Terzo Capitolo (Parte 1/2)

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Ottobre 2008

«Jimin» mormora Yoongi, massaggiandosi le tempie. «Se non la smetti—»

«Di far cosa?» dice Jimin, l'innocenza che gronda sul suo viso mentre soffia nella cannuccia facendo rumoreggiare la Coca Cola. «Questo?»

«Park Jimin»

Jimin sorride, lasciando andare la cannuccia e schioccando le labbra. «Okay, okay, ho finito»

«Grazie» brontola il maggiore, tirandosi su il cappuccio e aggiustandosi gli occhiali da sole mentre osserva miseramente il cortile della scuola. È tutto troppo luminoso. È tutto troppo luminoso dentro la sua testa.

«Stai bene?» gli chiede Jimin, guardandolo e aprendo le braccia da dove è seduto, appollaiato sulla panchina accanto a lui. «Vuoi delle coccole?»

Yoongi annuisce, emette un pietoso lamento e si stringe contro il minore, mettendogli le gambe sulle cosce finchè non si ritrova sopra di lui, con la testa sulla sua spalla.

«Fanculo a questo stupido test di merda» si lamenta, spingendo su gli occhiali finchè non gli sfiorano le ciglia.

«Dopo puoi andare a casa okay? Okay?» ripete in coreano, per precauzione, nel caso gli siano morte le cellule celebrali.

«Okay» borbotta, in una strana mescolanza di entrambe le lingue e Jimin sbuffa, prima di accarezzargli la frangia bagnaticcia di sudore che sta infelicemente spuntando da sotto il cappuccio.

«Non dovevi venire oggi, lo sai. Potevi semplicemente rifarlo. Sembri star morendo»

«E ricordare tutta quella fottuta storia di merda? No. Col cazzo. Sono preparato. Fallirò con dignità. E poi morirò» dice Yoongi realisticamente, annuendo come se avesse appena creato una innovativa teoria scientifica.  Jimin sbuffa nuovamente, spingendogli un dito contro la fronte.

«Ah» piagnucola il vecchio. «Sono malato, non picchiarmi»

«Che diva» borbotta Jimin, accarezzandogli invece la frangia e Yoongi sospira di sollievo, ma non fa nulla per far passare il male che gli pulsa nel cranio.

«Lo giuro» borbotta a tono basso in coreano e Jimin deve avvicinarsi per riuscire a sentire quello che dice; entrambi chiari segni che Yoongi non resisterà a lungo. «Se questo test non fosse cosí importante, avrei già sparato ai coglioni di Colombo tempo fa»

«Min Yoongi, ma che dici?» dice Jimin ridendo. «Stai dormendo?» aggiunge cautamente, quando vede che non gli risponde per almeno mezzo minuto.

Il maggiore emette un rantolo rumoroso in risposta.

Jimin dovrebbe davvero essere pagato per questa merda uno di questi giorni.

⛺️

In difesa di Yoongi, non era sua intenzione ammalarsi.

Era a casa, il naso sepolto in profondità nel suo libro di storia, perchè il test che il loro insegnante spocchioso gli aveva assegnato dal nulla avrebbe a quanto pare contato per il 50% del loro esame finale, e Yoongi era determinato a non fallire. Non aveva mai fallito in vita sua e non aveva intenzione di iniziare ora.

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⏰ Last updated: Mar 15, 2019 ⏰

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