CAPITOLO 4.

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I corridoio del Hogwarts Express erano affollatissimi, ci spingevamo a vicenda disperatamente.Non ero di certo l’unica impaziente di arrivare a scuola. Come cambiano le cose. Solo pochi mesi fa ero stanca di andare a scuola, non sopportavo più né i miei compagni né i maestri. Insegnavano delle materie babbane inutili, che non mi sarebbero mai servite a nulla. E ora invece volevo solo entrare a scuola, stavo per scoppiare dalla felicità e dall’ansia. Non vedevo l’ora di entrare nella Sala Grande, per come me l’avevano descritta i miei genitori e i miei zii doveva essere mozzafiato. Seguii la folla di studenti fino a quando non cominciai a scendere gli scalini e riuscii finalmente ad uscire. Respirai a fondo l’aria fresca chiudendo gli occhi. Ero davvero arrivata, non stavo sognando. Era tutto reale. Quando riaprii gli occhi mi resi conto che ero in mezzo alla folla di studenti scatenati. Mi voltai da tutte le parti cercando disperatamente Albus, James o persino Melissa. Non riuscii a vedere nessuno. Stavo per andare nel panico più assoluto. Cosa potevo fare ora? Mentre mi guardavo ancora attorno disperatamente, sentii una mano afferrare la mia, il mio corpo fu tirato all'indietro contro quello della persona che aveva ancora la mia mano stretta nella sua. Ansimai quando sentii il suo fiato caldo che mi solleticava il collo. Mi venne la pelle d’oca e i miei muscoli si contrassero. I brividi ricominciarono. Ormai sapevo chi si trovava dietro di me. Era lui, non avevo dubbi. Sentii di nuovo i suoi muscoli e il suo corpo caldo che mi stringeva a sé. Mi abbandonai a quella sensazione indescrivibile. “Hai bisogno di una mano, piccola mezzosangue?”, mi sussurrò al orecchio impedendomi di respirare. Ricominciai a respirare e ricordai il motivo per il quale l’odiavo. Non riuscii a trattenere la mia mano mentre si catapultava direttamente verso la sua faccia, ma il suo braccio bloccò le mie intenzioni prima che riuscissi a colpirlo. “Io non lo farei se fossi in te.”, sibilò mentre sorrideva e mi stringeva il polso. “Lasciami subito andare Malfoy.!”, esclamai mentre mi divincolavo dalla sua presa e correvo via. Non mi importava dove sarei andata a finire. Volevo soltanto andarmene lontano da Scorpius e togliermi quella sensazione di impotenza. Io avevo sempre la situazione sotto controllo, come mia madre. Cosa mi prendeva?. “Rose. Dove stai andando?”, sentii Albus gridare alle mia spalle.

Rose Weasley.Where stories live. Discover now