CAPITOLO 9.

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ROSE POV.

 Sentivo il battito del suo cuore rallentare, rimanemmo abbracciati per diversi minuti, fino a quando le risate che provenivano dalla Sala Grande non ci fecero ritornare alla realtà. “Penso che dovremmo rientrare, prima che comincino a cercarci …”, sussurrò Scorpius mentre mi aiutava a rialzarmi. “Sì, hai ragione. Ti ringrazio di nuovo, se non fosse stato per te… Non oso neanche pensare cosa sarebbe successo.”, sussurrai mentre afferravo la sua mano. “Non ti preoccupare.”, rispose mentre le sue labbra si curvavano in uno dei quei sorrisetti speciali. “Ti senti bene? O hai bisogno di qualcosa?”, mi chiese con un tono dolce. “Mi sento meglio grazie.”, risposi mentre ci avviavamo mano nella mano verso la Sala Grande.

SCORPIUS POV.

Sentivo la sua mano stringere con forza la mia. Come se avesse paura che qualcuno le potesse fare del male. Ma io non lo avrei mai permesso. Qualcosa in lei mi costringeva a proteggerla, come se fossimo legati da un filo invisibile. Il suo petto si alzava e si abbassava lentamente, era nervosa e tesa. La strinsi ancora di più verso di me, così che sentisse che c’ero io lì per lei. Che non le sarebbe successo niente. Mi resi conto solo quando stavamo per attraversare il portone che sembravamo una coppia. Lascia istintivamente la sua mano, prima che cominciassero le polemiche. 

ROSE POV.

Quando la mano di Scorpius lasciò la mia sentii una sensazione di vuoto immensa, il freddo che provai era incredibile. Ma cosa mi aspettavo? Di rimanere appiccicata a lui per tutta la vita? Ci sedemmo al tavolo dei Grifondoro, ognuno da una parte. Non riuscivo a capire perché era cambiato improvvisamente lasciandomi da sola e sedendosi dall’altra parte del tavolo. Forse si vergognava di stare con me…

SCORPIUS POV.

 Mi avvia verso l’altro lato del tavolo lasciando Rose da sola. Non potevo sedermi accanto a lei. Dovevo allontanarmi il più possibile da quella ragazza e dalle emozioni che provavo quando era vicina a me. 

ROSE POV.

“Ehi Rose, dove ti eri cacciata?”, esclamò Albus mentre mi accomodavo accanto a lui. “Avevo bisogno di un po’ di aria fresca.”, risposi sorridendo. Lui annuì, ma non sembrava molto convinto. “Hai visto? Siamo entrambi dei Grifondoro. Per una volta sono io quello che dice: Te l’avevo detto!”, esclamò mentre mi dava una pacca sulla spalla. “Hai ragione.”, risposi sorridendo. “Ehi, tu sei Rose Weasley giusto?”, esclamò una ragazza alla mia sinistra. Era bellissima. Aveva dei lunghi capelli biondi e lisci, degli occhi azzurri come il mare e una carnagione chiara e delicata. Sembrava una di quelle modelle che si vedevano nei televisori babbani. “Sì, sono proprio io, piacere. E tu chi sei?” “Mi chiamo Sabrina Langcaster. Il piacere è tutto mio. Sei amica di Scorpius Malfoy?”, quella domanda così esplicita mi fece sobbalzare. Guardai Scorpius notando che anche lui mi stava guardando. Amica di Socrpius, io? “No, cioè, ci conosciamo, ma non posso chiamarlo mio amico. Voi invece, siete amici?”, chiesi quasi sussurrando. Non volevo sembrare troppo curiosa. “Diciamo, siamo stati insieme, ma nulla di serio…”

Rose Weasley.Where stories live. Discover now