1. Principessa di ghiaccio

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||Ryn pov.||

<<Ryn che stai facendo?>> la voce di Noah, il mio migliore amico, mi giunse quasi ovattata mentre con rabbia mettevo i vestiti all'interno del borsone.

Il ragazzo si avvicinò prendendomi delicatamente il polso:<<Ehi, ehi...fermati un secondo, tranquilla>> sussurrò accarezzandomi una spalla con dolcezza.
Chiusi un gli occhi per un istante beandomi del suo tocco gentile.

<<Ryn che succed->> alzai gli occhi fissandoli nei suoi azzurri.
Le parole gli morirono in bocca.

Sapevo benissimo di fare quell'effetto a qualsiasi ragazzo e un po mi dispiaceva essere sempre così fredda e distaccata anche con lui.

<<Ho preso una decisione.
Verrò a vivere con te come mi avevi proposto, non voglio più stare in questa merda>> la mia voce sicura e decisa così come il mio sguardo erano traditi dal leggero tremore delle mie mani e lui lo notò stringendole fra le sue.

<<Ok piccola, non preoccuparti ci penso io a te. Chiamo Alex così andiamo a fare un giro col furgone, tu finisci di preparare la valigia, verrai a stare da noi>> disse con sicurezza estraendo il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans.
Si allontanò di un poco ma prima che potesse varcare la soglia lo richiamai

<<Grazie...di tutto davvero, Noah>>
Mi schiacciò l'occhiolino ed uscì dalla stanza.

Sospirai passandomi una mano fra i lunghissimi capelli biondi.
Sapevo che stavo sbagliando.
Ne ero perfettamente cosciente...eppure era troppo per una sola ragazza gestire tutta quella situazione.
Avevo resistito tutta la vita in quella gabbia di pazzi.
Era giunto il momento di vivere la mia vita libera.

A nessuno importava di me in quella casa perciò anche io avrei dovuto agire allo stesso modo disinteressandomi...o almeno questo era ciò che mi ripetevo sempre nella mente, ma come potevo farlo fino in fondo?
Se non fosse stato per Noah ed Alex, i miei due migliori amici, probabilmente in quel momento non sarei stata nemmeno ancora viva.
Dovevo tutto a loro che mi avevano salvata e protetta.

Li conoscevo ormai da sei anni, esattamente da quando mi ero trasferita in Corea.
Era quasi divertente come gli unici amici che avessi fossero stranieri.
Noah ed Alex erano fratelli, il loro padre era sempre fuori città per lavoro mentre la madre era morta due anni dopo che li conobbi e quel tragico evento riuscì ad avvicinarci.
Anche se per ragioni e circostanze differenti eravamo simili.

I miei pensieri furono interrotti da Noah che entrava nuovamente nella stanza infilando il cellulare in tasca.

<<Alex sta arrivando>>

Annuii in risposta sospirando.
<<Stai facendo la cosa giusta Ryn..>> Mi allontanai da lui prima che potesse toccarmi una seconda volta fingendo di non essermene accorta afferrando la valigia.
Mi avviai alla porta della camera ma un improvviso rumore bloccò i miei passi.

Noah mi fu subito vicino e il mio sguardo, diventato improvvisamente serio ed impenetrabile si fissò nel suo mentre la porta di casa al piano di sotto veniva aperta e un rumore di passi che ben conoscevo si avvicinava sempre più.

<<È lui>> sussurrai.

<<Lo ammazzo>> disse Noah facendo qualche passo avanti prima di essere fermato dalle mie mani aggrappate al suo braccio quasi con disperazione.

Non volevo certo che lui si facesse male.
Lo tirai per la giacca vicino a me e gli indicai la finestra.

Il mio migliore amico si morse i labbro inferiore con insistenza, indeciso se seguire il mio consiglio di sgattaiolare via o scontrarsi con quell'uomo per fargliela pagare.

Daddy || Min Yoongi ||                                    (IN CORSO)Where stories live. Discover now