22. Il luogo perfetto

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|| Yoongi pov. ||

Era mercoledì.
Stavo camminando a passo spedito verso la biblioteca.

La mia mente continuava a ripercorre assiduamente gli avvenimenti del giorno prima, in quello sgabuzzino.

La sua crisi, le lacrime che cercava di trattenere orgogliosamente, non volendo mostrare la sua debolezza.

Mi ero aperto con lei, le avevo accennato qualcosa del mio mondo non sapendo che in realtà lei ne fosse già al corrente.
E in quel momento non avevo potuto evitare di chiederle cosa fosse successo con mio padre; la sola idea di lui che la guardava in modo lascivo, che la toccasse o anche solo desiderasse, mi faceva ribollire il sangue nelle vene.

Aveva detto che la mia rabbia era esattamente come la sua, e le nostre labbra erano cosi vicine che avevo desiderato assaggiarle talmente intensamente... poi Taehyung aveva rotto il momento.

Era intervenuto esattamente quando Ryn stava per baciarmi, e in quell'istante avevo desiderato di ucciderlo.

Dopo quello, la mia biondina preferita se n'era andata senza lasciare traccia ne dire nulla...non si era neanche resa conto di essersi portata via la mia giacca di pelle.

Speravo solo che oggi si sarebbe presentata...

Varcai la porta della grande biblioteca e il profumo aromatico di libri vecchi ed impolverati, entrò nei miei polmoni.

Non ero mai stato un fan dello studio, ma leggere non mi dispiaceva.

Passai accanto a vari scaffali finché non la vidi; bellissima come sempre, seduta ad un tavolo in legno che scriveva appunti di matematica.

Mi avvicinai a lei:
<<Ciao>>

In risposta mugugnò un "mmh" continuando a leggere le pagine del libro.
Sembrava particolarmente concentrata.
Mi sedetti davanti a lei.
Le mie ginocchia toccavano le sue sotto il tavolo.
Un calore si espanse dalla bocca dello stomaco fino al viso, facendomi arrossire.

Per fortuna non aveva ancora alzato lo sguardo, altrimenti sarei stato decisamente in imbarazzo.

<<Che facciamo oggi?>> esclamai avvicinandomi maggiormente a lei posando i gomiti sul tavolo.

Un ragazzo seduto dall'altro lato della stanza, con gli occhiali da nerd e vestito di tutto punto come il classico "figlio di papà", si girò fulminandomi con lo sguardo.

Che cavolo voleva?

Riportai la mia attenzione sulla ragazza di fronte a me:
<<Gattina, ehi gattina~...che cosa stai leggendo? Non dovresti aiutarmi con matematica?->>

<<Shhhh!>> il ragazzo di poco prima si girò ancora facendo segno di stare zitto.
Innarcai un sopracciglio...ma seriamente?

<<Tieni. Leggi la teoria.>> mi mollò il libro aperto su alcune pagine segnate a penna.
Alcune frasi erano evidenziate di verde, probabilmente le cose più importanti.

<<Ma io non ho bisogno di leggere la teoria!>> rimbrottai scontento.

<<Invece si. Altrimenti non capirai gli esercizi. Smetti di far casino e lavora.>> concluse tornando a scrivere esercizi su un foglio di carta.
Era tornata la solita Choi Ryn, fredda ed impenetrabile.

La cosa mi dispiacque non poco, il giorno prima stavamo quasi per baciarci...ed ora eravamo di nuovo punto a capo.

Sbuffai aggrottando le sopracciglia ed iniziando a leggere con tutta la svogliatezza di cui ero capace.
Personalmente ritenevo fosse una totale perdita di tempo.
Cercavo di concentrarmi sul libro, e la mia mente continuava costantemente a rinvagare su di lei.
Pensavo al nostro primo incontro, allo zaino che mi aveva lanciato addosso, alla nostra partita di basket...

Daddy || Min Yoongi ||                                    (IN CORSO)Where stories live. Discover now