Capitolo 3- Rikka

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N.d.A- Chaossu a tutti! Chiedo scusa per il ritardo, purtroppo la mia famiglia è stata colpita da un lutto che non ci aspettavamo, tra quello e le feste quindi non ho potuto dedicarmi alle storie come avrei voluto. Ora però la situazione di è un po' stabilizzata, pian piano mi sto rialzando e la scrittura è ancora quell'ancora di salvezza che mi manda avanti, che mi permette di sfogarmi quando il mondo sembra crollare. 

Ma basta con questa parte depressiva! Grazie a tutti voi per il sostegno e per seguire queste storie senza capo nè coda! Baci e Buon Natale a tutti!

ArhiShay





Rikka sbuffò, appoggiando un altro libro sulla già alta pila che, pian piano, cresceva sempre di più sul tavolino accanto a lei. Un altro buco nell'acqua.

Lasciò cadere la testa all'indietro, sedendosi scompostamente sulla poltrona in pelle rossa che era stata la sua compagna innumerevoli volte, quando sentiva il bisogno di allontanarsi dal mondo esterno per immergersi nella meraviglia che soltanto i libri sapevano trasmetterle.

Fino a quel momento, né i libri né la poltrona l'avevano mai delusa, eppure quel giorno non riusciva a liberarsi dello stress che sembrava schiacciarla come un masso, né a trovare le risposte che avrebbero potuto frantumare quella pietra di problemi.

La Bibliothèque Mazarine era situata sulla Rive Gouche della Senna, quasi sulle sponde stesse del fiume, esattamente di fronte al Ponts des Arts. Era stata la prima biblioteca pubblica di Parigi, fondata nel 1600 dal Cardinale Mazarine, uno dei più grandi bibliografi che Rikka avesse mai avuto il piacere di conoscere -e nella sua lunga vita ne aveva conosciuti molti.

Un uomo pacifico, provato dalla perdita di una precedente biblioteca, ma che non si era arreso alle sfortune della vita e aveva continuato a lottare per proteggere il sapere di cui andava fiero, salvando oltre 60.000 volumi durante la Rivoluzione e raccogliendo all'interno delle proprie mura, alcuni dei testi più preziosi ed inestimabili che l'uomo avesse mai scritto. E non soltanto gli uomini.

Agli occhi dei Paesani essa appariva come una grande e bellissima biblioteca, ricca di storia, libri e quanto altro potesse solleticare la curiosità di quei Paesani che facevano della conoscenza un'arte, i più interessanti a suo avviso, ma c'era molto di più, sotto la sua apparente normalità.

Nascosto oltre una porta che i Paesani non potevano vedere, oltre una lunga rampa di scale a chiocciola, si estendeva un'altra enorme stanza circolare alta tre piani, in cui gli scaffali non toccavano mai il terreno, in cui lunghe scale si spostavano a desta e a sinistra, seguendo gli spazi circolari, saltando da uno scaffale volante all'altro a seconda di ciò che il lettore necessitava in quel momento.

I libri sembravano disporsi in completa autonomia tra gli scaffali, scivolando tra le dita di coloro che ne avevano bisogno nel momento stesso in cui il titolo veniva pronunciato ad alta voce.

Una biblioteca viva, con un cuore pulsante nelle sue profondità, che accordava la propria conoscenza a coloro che ne venivano ritenuti degni.

Loro la chiamavano Tana della Conoscenza, la biblioteca che racchiudeva in sé tutti i misteri del mondo. Eppure quella volta, nemmeno lei sembrava avere le risposte che cercavano.

Si guardò attorno, cercando con lo sguardo le figure delle sue amiche sparse per la stanza, impegnate come lei in una ricerca senza frutti. C'era Ema, seduta composta ad uno dei numerosi scrittoi che occupavano la stanza, la fronte corrugata e concentrata sulla lettura che -Rikka ne era sicura- ormai non aveva più nulla a che fare con la loro ricerca. Accanto a lei Sophie si sosteneva il capo con una mano, sfogliando annoiata l'ennesimo volume che non aveva portato a nulla di concreto, privata ormai della motivazione necessaria a continuare la ricerca con la stessa determinazione con cui aveva iniziato.

Glasses Girls- Il Club degli OcchialiWhere stories live. Discover now