I'm still afraid.

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Capitolo 5;

I'm still afraid.

Sarah's pow.

Mi teneva le mani saldamente e mi guardava, forse avevo fatto male a dirgli che non avevo paura, perché non era così.

Ero spaventata da lui, ma non volevo lo pensasse, non doveva nemmeno lontanamente immaginarselo.

— Pensano che io sia un assassino, pensano che io abbia ucciso mia sorella — scosse la testa.

Si massaggiava le mani, freneticamente.

— Come possono pensarlo? — mi guardò — Ti sembro un mostro? — aggiunse.

Io scossi la testa, fingendomi stupita di quello che aveva detto, perché già sapevo tutto.

Mi sorrise, per poi spingermi verso di lui e racchiudermi in un caloroso abbraccio.

Rimasi un attimo impietrita, non me l'aspettavo proprio.

— Grazie — mi sussurrò.

Lo strinsi forte.

Nessuno mi aveva mai dato un abbraccio del genere, nessuno, neppure mio fratello.

No, in quel momento non mi sembrava un mostro.

Ma, Sarah, non puoi fidarti.

"Le labbra screpolate, come se avesse avesse avuto un attacco d'ira".

Poteva essere eccome un assassino, ed io non potevo fidarmi.

La vita è troppo crudele anche per fidarsi di un bel ragazzo dai grandi abbracci.

Harry's pow.

Quando mi staccai dall'abbraccio, lei ricominciò a scrivere per dirmi qualcosa.

"Riposati un po'".

Aveva ragione, dovevo dormire.

Mi sdraiai sul suo letto e chiusi gli occhi.

La sentivo accarezzarmi la guancia ed i capelli, delicatamente.

Si stava prendendo cura di me, spaventata o meno.

Stava cercando di proteggermi.

Avevo speranza, sapevo che lei mi avrebbe aiutato, in qualche modo.

Mi svegliai con un forte mal di testa che mi premeva contro le tempie.

Mi misi a sedere e mi strofinai gli occhi, puzzavo di alcol in un modo disumano.

Mi girai e Violet era seduta su una sedia con la testa appoggiata alla scrivania che dormiva.

Mi aveva lasciato dormire sul suo letto per tutta la notte, mentre lei aveva dormito appoggiata al materiale duro e ghiaccio.

In fondo doveva tenerci a me.

Alzò la testa, aveva il viso stanco, si massaggiò la fronte e mi sorrise.

Alzò la mano e mi accennò un saluto.

Un bel modo per ricevere il buongiorno.

Le sorrisi e ricambiai il gesto.

Cavolo, il giorno dopo sarei stato in tribunale.

Dovevo andare davvero a cercare un avvocato.

Mi alzai e feci per uscire dalla sua stanza, ma lei mi bloccò, e scosse la testa.

— Cosa c'è? — aggrottai la fronte.

Lei aprì lentamente la porta e sbirciò fuori.

Oh, controllava se c'era qualcuno.

Poi mi prese per il colletto, mi trascinò fuori dalla sua camera, giù per le scale e fuori dalla porta di casa.

Mi fece cenno di andarmene, e quando mi girai per farlo, amareggiato, lei mi prese di nuovo per il colletto e mi baciò la guancia.

Poi mi sbattè la porta in faccia.

Sì, Harry, stai andando davvero forte.

Sarah's pow.

Mi accasciai contro il portone di casa, abbracciando le ginocchia e fissando il soffitto, stordita.

Gli avevo pure baciato una guancia.

Non posso prendermi una di quelle cotte, mio Dio.

No, non potevo.

Sarah, Violet.. Oddio, in qualsiasi modo io mi chiami.. Violet, forse? Forse quando lo pensavo, avrei dovuto chiamarmi così.

Bene, allora.

Violet, non puoi prenderti un debole per lui.

Ed scese le scale, si bloccò e mi guardò confuso per qualche secondo.

Alzò le spalle.

—Donne — rise.

Uomini.

Scossi la testa.

Il cimitero, come ogni giorno, era agghiacciante e oscuro.

Misi la violetta sulla tomba di George, e lo pensai un po'.

Lui avrebbe voluto che ricominciassi a parlare, lo sentivo anche se non poteva dirmelo.

Ma forse un giorno ce l'avrei fatta, forse il giorno che avrei avuto la fiducia ed il coraggio che merito.

Forse al momento che qualcuno me lo avesse trasmesso.

Una violetta di quelle più secche iniziò a volare per via del vento, ed io la seguii con lo sguardo.

Si appoggiò su una lapide un po' distante, una di quelle poche che invece di essere a forma di croce, era semplicemente rettangolare.

Mi alzai e mi avvicinai.

"Gemma Styles.

Nell'amore spesso,

si nasconde il peccato.

1990-2008".

La tomba della sorella di Harry, si riconosce dal cognome.

C'era qualcosa di più di un semplice omicidio, c'era qualcosa di più del dolore.

Harry ai miei occhi non riusciva ad essere una vittima, ma forse lo è sempre stata.

Vidi un'ombra scattare via correndo da una colonna a cinque metri distante da me.

Una forma scura indistinta, che sfrecciò via di colpo.

Mi sentii il cuore in gola.

C'era qualcosa di più, sì.

Sarah, non aver paura solo di Harry.

Violet, non aver paura solo di lui.

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Ragazze, volevo dirvi che appena potrò farò il trailer della ff, magari quando sarà più conosciuta o quando capirò come funziona il mio nuovo pc lol.

Comunque la nostra Sarah/Violet ho deciso che viene rappresentata dalla bellissima Chloë Grace Moretz. È la mia attrice preferita ed è perfetta perché la nostra protagonista la vedo esattamente come lei, poi voi ovviamente potete immaginarvela come più preferite.

Era solo per dire che appena farò il trailer userò lei.

Le uniche differenze sono che Chloë ha 17 anni e Sarah 18 (Grande differenza, eh? *sirotolanelridicolo*)

E poi che Chloë ha gli occhi verdi e Sarah marroni/neri.

Anywayyyy è questa qui:

http://youtu.be/PqVuTerCWzg

Fate il copia e incolla e guardate il video perché rende *-*

Un bacio, vi amo perché leggete la mia storia ^^

E se non la leggete allora siete delle sgualdrine con il culo leto :D

Violet.Where stories live. Discover now