thirteen

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Mi sveglio di soprassalto, guardandomi intorno. Zayn non c'è, ma sento dei rumori provenire dal piano inferiore. Afferro il telefono e trovo dei messaggi da parte di Jessica, Ashton e Leila.
Leila: Jane? Tutto ok?
Leila: Jane santo Dio non farmi preoccupare, come stai? Cos'è successo?
Ashton: Jane cos'è successo, stai bene?
Jess: Jane sei uscita da scuola?
Jess: Dove sei?
Jess: Rispondimi, non farmi preoccupare.
Jane: Sì Jess, scusa. Mi sono trattenuta in biblioteca, quando completo alcune cose tornerò a casa.
Jane: Sì Ash, sto bene tranquillo.
Jane: Leila tranquilla, non è successo nulla di che, sto bene.
Blocco il telefono sospirando. Noto di essere vestita: ho dei pantaloni di tuta e una felpa addosso, entrambi grigi. Mi alzo guardandomi allo specchio.
Ho le gote rossissime e i capelli scompigliati, che faccia da culo mamma mia. Torno indietro per guardare l'ora: 18:13. Quanto cazzo ho dormito, sono andata in letargo praticamente. Apro la porta, scendendo lentamente la scale. Non conosco questa casa, ci sono molte stanze, forse troppe, e non so dove andare. Seguo i rumori di piatti e pentole, arrivando in cucina.
Zayn è indaffarato a cucinare dei pancakes. Sorrido guardandolo, se solo non fosse così stronzo.
-Ehi.-, entro imbarazzata nella stanza, ho la voce molto rauca. Non mi degna neanche di uno sguardo, prende lo sciroppo d'acero, poi si dirige verso il tavolo, con il telefono in mano.
Voglio convincere me stessa che semplicemente non mi abbia sentito. Mi sento così presa in giro ed umiliata. Salgo di sopra, afferrando il cellulare. Chiedo ad Ash se può passare a prendermi, so che gli dovrò dare delle spiegazioni, ma non importa. Poi mi guardo intorno, cercando i miei vestiti. Dove cazzo li avrà messi?!
-Sono in lavanderia. Non sapevo se fossero stati sporchi o meno, ho preso tutto e via.-, Zayn è sulla porta, ancora che pasticcia qualcosa col suo telefono in mano, mentre mastica.
-E come ci torno a casa?!-, chiedo stizzita, guardandolo dritto negli occhi.
-Wow, qualcuno qui si è svegliato di pessimo umore.-, alzo gli occhi al cielo, posando una mano sul fianco.
-Beh, hai comunque i miei addosso.-, sto per urlare davvero.
-Allora, io dovrei tornare a casa MIA, a quest'ora, con i TUOI vestiti sapendo che JESS è in casa? Hai mai optato per una visita psichiatrica?-, sorride quando termino di parlare, poi si avvicina.
-Tu dovresti scopare di più.-, respiro profondamente, infilandomi le scarpe.
-Non ti sei fatta nessun problema a fare sesso con me, ora tutto questo casino per una tuta?-, lo guardo spalancando la bocca, non ho nulla con cui controbattere, tecnicamente ha ragione. Scendo le scale velocemente, con Zayn dietro che mi mette un'ansia assurda.
-Dove stai andando?-
-Via.-, rispondo aprendo la porta.
-A piedi?-, mi chiede ridendo e mordendosi un labbro.
Noto che piove parecchio, non so quanto mi convenga aspettare Ash qui fuori.
-No, sta arrivando Ashton.-, il suo sguardo si incupisce subito, i suoi occhi color miele diventano castani.
-Il tuo ragazzo mi urta-, sbotta dandomi le spalle, afferra il pacchetto di sigarette che è su un mobile lì vicino e la accende.
-Non è il mio ragazzo, ed è dolcissimo. Solo che a te urtano tutti.-, dico con un tono sarcastico l'ultima parte. Lui annuisce facendo un mezzo sorriso.
-Quasi vero.-, si avvicina alzandomi il viso con due dita. Rispetto a me, lui è molto più alto e mi sento estremamente a disagio.
-Jane, ascolta-, Zayn viene interrotto dal clacson di Ashton.
-Okay va' pure, ne riparleremo.-, in due secondi è totalmente cambiato, ora sembra incazzato a morte. Mentre esco mi incrocio con il ragazzo che mi perseguita. Mi fermo, seguendolo con lo sguardo. Non è la cosa più saggia da fare, anche perchè piove tantissimo. Entra in casa di Zayn ma prima mi da una breve occhiata, è sempre più inquietante.
Salgo in macchina e anche Ashton sembra incazzato.
-Grazie mille per essere venuto.-, mi giro verso di lui, ma non proferisce parola.
Sospiro buttando la testa all'indietro.
-Jane perchè eri qui? E perchè hai i suoi vestiti addosso? Cosa sta succedendo tra voi due?-, domanda all'improvviso, lasciandomi spiazzata.
-È una lunga storia.-, cerco di tagliare corto ma non funziona.
-Abbiamo abbastanza tempo, sicuramente. Racconta.-, appoggio i miei gomiti sulle ginocchia, portandomi le mani sulla fronte.
-Ashton, è tutto così sbagliato.-
******
-Non posso crederci!-, esclama Leila sbalordita.
-È il ragazzo di tua sorella, Jane! Il ragazzo di Jess!-, sbuffo pesantemente buttando a terra i cuscini.
-Grazie per avermelo ricordato, non ne ero proprio a conoscenza.-
-Non penso sia il momento migliore per essere ironici.-, conclude Ashton.
-Cosa pensi di fare?-, domanda Leila guardandomi fissa negli occhi.
-Se lo sapessi non starei qui a parlarne con voi, ma starei agendo.-, le loro reazioni sono del tutto giustificate, ma sempre fino ad un certo punto.
-Non capisco tu come abbia fatto.-, lo guardo confusa.
-In che senso?-
-Dopo tutto ciò che ti ha fatto, ti ha detto, tu sei andata a letto con lui.-, mi tappo le orecchie, non voglio più sentire quelle parole.
-Credete veramente che se potessi smetterla, non lo farei? Credete veramente che ferirei mia sorella di mia spontanea volontà?-, scuotono la testa in senso di negazione.
-Ma credete che sia una puttana, giusto?-, non rispondono, si limitano a guardare il pavimento. Me lo aspettavo e probabilmente non hanno tutti i torti. Vado via, mettendomi lo zaino in spalla, cerco di camminare il più velocemente possibile, cercando di non bagnarmi troppo. Infilo le chiavi nella serratura di casa, posando lo zaino lì. Cammino lentamente verso le scale, non voglio parlare con nessuno.
-Jane? Sei a casa?-, impreco mentalmente, riscendo le scale e annuncio che sono tornata. Poi salgo sopra, spogliandomi e mettendo qualcosa di altrettanto comodo.
La tuta odora di buono, odora di Zayn. La metto sulla sedia, dovrò lavarmela da sola se non voglio che Jessica abbia dei sospetti. Raccolgo i miei capelli in una cipolla disordinata e prendo l'ombrello. Mi avvio verso la biblioteca. Starà chiudendo a quest'ora, ma io ho bisogno di parlare con Luke. Come avevo previsto, il biondo è lì fuori, intento a chiudere le porte della biblioteca. Mi avvicino salutandolo.
-Ehi, Luke.-, si gira un po' impaurito, a quest'ora non c'è mai nessuno qui.
-Jane, oddio! Ma sei tornata!-, sono molto confusa.
-Sì, te l'ho scritto.-, lui mi guarda stranito.
-Quando?-
-Ieri, ti ho anche chiesto di uscire.-, arrossisce di colpo, spostandosi i capelli indietro.
-Credo che abbia risposto la mia ragazza, mi dispiace. Ecco perchè era incazzata con me oggi.-, sorride imbarazzato. Si avvicina e mi abbraccia, scusandosi.
-Tranquillo, non sapevo avessi una ragazza.-
-Beh sì, da poco.-, mentre sta per dirmi qualcosa, mi squilla il telefono. Mi scuso e lo tiro fuori per vedere chi è: Jessica.
Jessica: Jane? Sì ascolta, devi tornare a casa, c'è una persona che vuole vederti!-, il suo tono è molto squillante, deduco sia una bella sorpresa.
Jane: Okay, arrivo lì tra 10 minuti.
Metto giù, guardando Luke.
Mi sorride e scrolla le spalle. È sempre così dolce e carino.
-Mi spiace, ma mi ha fatto piacere vederti.-
-Sì, anche a me Jane. Vieni qui.-, ci abbracciamo di nuovo. Poi ci salutiamo, prendendo ognuno la propria strada.

love me 'till the day I die ||Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora