ᴛʀᴇɴᴛᴀsᴇᴛᴛᴇ

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Il resto della settimana fu strano. Hoseok non si stava comportando come faceva normalmente, c'era qualcosa che non andava. Usciva più spesso e, nonostante fossi abituata al fatto che partecipasse spesso a feste durante la settimana, non era mai capitato che uscisse consecutivamente tutti i giorni, ogni giorno. Usciva sempre alla stessa ora, alle nove di sera, e mi ripeteva la stessa identica frase ogni volta.

"Ci vediamo tra un'ora o due."

E se ne andava. Provavo a non pensarci troppo, ma il fatto che mi lasciasse sola così spesso e che ci fosse una sorta di distacco tra di noi sempre più evidente rendeva il tutto estremamente difficile da riuscire a togliermelo dalla testa. Hoseok non si era mai comportato in quel modo, in tutti quegli anni non mi aveva mai fatta sentire così sola come allora.

Sospirai e mi gettai sul mio letto. Ero rimasta sola e mi stavo annoiando ancora. Non avere nulla da fare mentre Hoseok era fuori e, insieme alle parole misteriose di Yoongi la volta precedente, non aiutavano certo a migliorare le cose. Non potevo neppure uscire visto che non sapevo quando Hoseok sarebbe tornato e, nonostante avessi potuto andare da Yoongi, la mia assenza lo avrebbe solamente insospettito: non sapeva neppure che avevo ripreso a parlare con lui e avevo come la sensazione che fosse meglio che non lo venisse a sapere.

All'improvviso sentii il mio telefono vibrare. Era Yoongi.

"Pronto?"

"Mijin, sei sola vero? Hoseok non è con te?" chiese Yoongi con uno strano tono di voce.

"Sì, perché?".

"Bene. Arrivo."

"Aspetta! Hoseok potrebbe tornare-"

Click.

Rimasi perplessa col telefono ancora attaccato all'orecchio. Hoseok sarebbe tornato da un momento all'altro, cosa diavolo gli passava per la testa?

Nel giro di pochi minuti, sentii qualcuno bussare alla porta della stanza.

"È-È aperto." balbettai.

Yoongi fece il suo ingresso e prese posto sul mio letto, accanto a me. Non si comportava come al solito, non si era messo a scherzare né stava cercando di infastidirmi. Non mi aveva neppure chiamato con quello stupido nomignolo che usava sempre. Era silenzioso.

Non sapevo cosa fare o cosa dire, ma ero sicura che ci fosse qualcosa che lo turbava. Finalmente mi schiarii la gola e interruppi il silenzio che c'era tra di noi.

"Uhm, qualcosa che non va?" chiesi.

"Mijin," disse "so dov'è andato Hoseok."

"C-Cosa?".

Yoongi sospirò e prese a grattarsi nervosamente il retro del collo.

"Ero a casa di Seokjin, il tizio di cui ti ho parlato l'altro giorno, per restituirgli dei soldi che gli devo," iniziò a spiegare "e Hoseok era lì, stava parlando con lui di un modo per pagarlo e ho sentito il tuo nome."

Sentii come un nodo in gola a quelle parole e iniziai ad agitarmi. Non ero sicura di cosa dovessi provare.

"P-Perché il mio nome?" mi sforzai di parlare "Cosa c'entro io?".

"Non posso essere sicuro di cosa sta combinando Hoseok," rispose  "ma credo di avere un'idea."

"I-Io non capisco-"

"Mijin, per tutto questo tempo ti ha sempre e solo usata per i tuoi soldi."

Fu strano perché quando Yoongi mi disse tutto quello, non sentii nulla. Non sapevo se fosse perché non riuscivo a credergli o perché ero in shock totale.

Conoscevo Hoseok dai tempi del liceo e mai una volta avevo avuto anche solo il minimo sospetto che mi stesse usando per i miei soldi. Era cambiato col tempo? Stava solamente fingendo di essermi amico? Forse era una bugia anche il fatto che gli piacessi? C'erano troppe domande a cui non riuscivo a dare una risposta. Tutto sembrava non avere più alcun senso.

"Mijin?" sentii chiedermi Yoongi mentre mi avvolgeva un braccio sulle spalle "Stai bene?".

Non risposi. Non potevo rispondergli. Non volevo credergli, non sapevo se credergli.

"Hoseok ha un enorme debito da pagare a Seokjin," Yoongi sospirò cercando di fare del suo meglio per consolarmi, ma il modo in cui mi stava abbracciando goffamente era la prova che non si sentisse esattamente a suo agio "quindi ha senso che si sia appoggiato a te per tutti questi anni, cosicché tu ti potessi fidare di lui e-"

Scostai il braccio di Yoongi con un movimento brusco della mano e mi alzai in piedi.

"Stai zitto." dissi seria.

Stringevo i miei pugni così forte che le nocche stavano assumendo un colore biancastro.

"Mijin-"

"Stai zitto!" urlai.

Sentii le lacrime iniziare a formarsi nelle mie orbite. Non volevo piangere ma non riuscivo neppure a trattenermi.

"Q-Questo non può essere vero," parlai cercando di regolarizzare il tremolio nella mia voce "perché mi stai mentendo? Sai che Hoseok è il mio unico amico e capisco anche che provi qualcosa per me, ma non ti sembra che mentirmi su che persona sia Hoseok sia un po' eccessivo?".

"Perché mai dovrei mentirti? Voglio solo proteggerti da loro, non so cosa hanno pianificato ma-"

"STAI ZITTO!" urlai nuovamente per poi tirargli un pugno sul petto.

Nell'esatto momento in cui me ne resi conto, me ne pentii subito. Era un pugno ovviamente debole, non gli aveva fatto chissà che male. Non aveva mosso un muscolo, la sua espressione rimase immutata, ma aveva un'espressione pentita sul volto, come se si volesse scusare. Mi coprii immediatamente la bocca con le mani e le lacrime iniziarono a scorrere. Mi gettai su di lui e collassai sulle sue gambe, afferrando la sua maglietta tra i palmi delle mani.

"Y-Yoongi mi dispiace così tanto," singhiozzai sul suo petto "lo so che non è colpa tua, mi dispiace così tanto."

Non riuscivo a smettere di piangere, mi sentivo scoppiare. Le braccia di Yoongi mi avvolsero in un abbraccio e mi strinse a sé esattamente come aveva fatto a casa sua. Quella volta, il modo in cui mi stava abbracciando risultò confortante e sicuro. Fece riposare il suo mento sulla mia testa.

"È-È s-solo che senza Hoseok," dissi tra i singhiozzi "non ho nessun altro, è stato il mio unico amico per anni e non posso accettare il fatto di rimanere sola per sempre... Non posso."

Yoongi si staccò da me solo per prendermi il viso tra le mani e tirarlo su, prima nascosto nel suo petto. Mi costrinse a guardarlo. Sentivo i miei occhi essere gonfi dal pianto e faceva male tenerli aperti per troppo tempo.

"Hai me, kitten."

Lo guardai e all'improvviso capii, tutti i miei dubbi si dissiparono. Avvolsi le bracci attorno al suo collo e lo baciai.

E quella volta, fu genuino.

ᴡʀᴏɴɢ ɴᴜᴍʙᴇʀ ♡ ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪ  ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora