Capitolo 6 • Il niente o il tutto dell'amore •

1.1K 55 7
                                    

"Cosa pensi che sia l'amore?" chiese Cassie sdraiandosi sul suo letto.

"Non credo nell'amore" disse semplicemente Cherry alzando leggermente le spalle.

"Come no?"

"Se l'amore esistesse mio padre sarebbe rimasto" rispose semplicemente Cherry sorridendo, per niente turbata. Ormai ci aveva fatto l'abitudine. Credeva davvero che una persona ti potesse piacere, ma basta.

L'amore era solo una favola. Per lei era il babbo natale degli adulti.

"Tu invece?"

"Io ci credo nell'amore. Per me l'amore non è solo quello tra un marito e una moglie. Per me me l'amore è anche il nostro. Per me l'amore sono i nostri abbracci, il modo in cui ci prendiamo in giro, la mia finestra, le nostre serate telefilm, le tue canzoni, le mie foto, le giornate al mare, i sogni espressi insieme sotto le stelle" Cassie prese una grande respiro e aggiunse "credi ancora che l'amore sia una favola?"

"Riesci sempre a farmi cambiare idea" rise la bruna.

Poi chiese all'amica bionda: "ma basta l'amore?"

"Non sempre"

Cherry, tre anni dopo, si era accorta quanto quelle parole fossero vere. Si accorse quanto il loro amore fosse vero, quanto la loro amicizia fosse reale. Ma si era accorta che, a volte, non bastava.

Ashton, invece, credeva nell'amore.

Ci credeva davvero.

Ma per lui l'amore era svegliarsi con il sole dritto in faccia. Oppure addormentarsi al chiaro di luna.

Per Ashton l'amore erano le melodie che si canticchiava nella testa. L'amore era il suono della sua batteria.

L'amore erano le prove che facevano tutti insieme al parco. Oppure le serate in spiaggia attorno al fuoco.

Per Ashton l'amore erano i suoi vecchi LP e la radio gracchianti.

I suoi due gemelli, ingenui e curiosi del mondo.

Sua sorella, la sua lontana sorella.

Per Ashton l'amore si nascondeva in ogni cosa ed ormai lui era specializzato nel trovarlo.

Però, per Ashton l'amore era anche la speranza di essere amato e di amare veramente.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Luke quella mattina si svegliò presto. Anzi non si svegliò proprio, non aveva chiuso occhio.

Continuava a fissare quel messaggio: "Domani torno, mi puoi venire a prendere all'aeroporto?"

Così diceva, come se niente fosse successo. Come se i chilometri e i mesi non fossero passati.

Sapeva che ci sarebbe andato, non sapeva resisterle. Eppure continuava a far finta di pensarci, per mantenere quel briciolo di orgoglio.

Quando Ashton lo chiamò rifletté un'attimo prima di rispondere.

"Ciao Bro"

"Ehi" rispose Luke senza troppa allegria.

"Tutto bene?"

"Sisi. Scusa ma ora devo andare. Oggi non ci sono neanche alle prove" e subito Luke attaccò.

Luke non ci riusciva a nascondere qualcosa al suo migliore amico, non più almeno.

Restò fermo nel letto per molto tempo, non so di preciso quanto.

Ma poi si alzò e scrisse due semplici parole "A dopo".

Quando arrivò all'aeroporto è inutile nascondere che aveva immaginato il suo arrivo diverse volte, eppure non sarebbe mai stato pronto.

Quando la vide il suo cuore perse un battito.

Corricchiava insicura, cercandolo con lo sguardo.

I suoi capelli un tempo marroni e strettamente lisci erano biondi e mossi, eppure per lui era sempre la stessa.

La riconosceva dagli occhi celesti e dalle spesse sopracciglia marroni. Indossava una camicetta bianchi e dei normali jeans neri.

Elle era sempre bellissima. Era sempre stata fuori dalla porta di Luke, eppure ad Elle non era mai veramente importato. Non le importavano gli anni di differenza o i voti più alti. Non le importava il suo piercing e il fatto che non fosse di molte parole. E non le importava neanche che Luke fosse il migliore amico di suo fratello minore.

Eppure i chilometri erano arrivati, e quelli erano importati ad entrambi.

Elle Irwin corse incontro a Luke e si abbandonarono in un lungo abbraccio.

"Hai il mio stesso colore di capelli, ti mancavo così tanto?" disse Luke ridendo, sempre senza lasciare la presa.

Lei si allontanò leggermente ridacchiando. Però disse -stupendo entrambi- : "Mi sei mancato davvero tanto, Lukey"

"Anche tu Elly, anche tu" disse subito il biondo per poi aggiungere "tuo fratello sa che sei qua?"

"No, voglio fare una sorpresa a tutti"

"Diventerà pazzo quando scoprirà che sono venuto io a prenderti"

"Anche questo faceva parte del piano" ridacchiò lei buttando leggermente la testa all'indietro.

"Elle.."

"Si?"

"Perché sei tornata?"

"Mi hanno licenziato" rispose lei semplicemente cercando di dimostrarsi indifferente.

Luke sapeva che non doveva dire niente e così fece.

Uscirono dall'aeroporto spalla contro spalla, le loro mani si sfioravano timidamente.

"Cosa mi sono persa a casa?"

"Credo che sarà Ashton a volerti raccontare tutto"

Elle nascose la sua preoccupazione e fece la seconda domanda: "Di te invece, cosa mi sono persa?"

"Nessuna novità" rispose sicuro Luke.

"Niente di niente?"

"Credo che ad Ashton piaccia una ragazza" sbottò il biondo per poi coprirsi la bocca, sentendosi colpevole.

"Oh mio dio, chi è?"

.

.

.

.

.

.

A/N: Già Irwin, chi è?

Credo che molte di voi abbiamo già un idea..ma se non fosse quella? oppure sto solo cercando di confondervi?

Eh, belle domande.

Le risposte arriveranno presto, ma ad una condizione...commentate, per favoreeeeee ❤️❤️

Ci tengo davvero molto a questa storia e vorrei che fosse "più conosciuta"!

Btw spero che non vi spiaccia che ho scritto il capitolo sopratutto su Luke, ma almeno avete scoperto chi era la canzone di Out of my limits, no?

Vi piace Elle? Sarebbe Cara Delevigne...

Ora vi saluto, grazie mille per tutto❤️❤️siete fantastiche!

Lots of Love.

Withered • Ashton Irwin •Where stories live. Discover now