Solo io e te

Prologo

Non riesco a sostenere il suo sguardo. Scruta nei miei occhi con una tale intensità che mi sento bruciare dentro. Sta cercando un varco per arrivare alla verità, per leggermi dentro come solo lui sa fare. Interrompo il contatto visivo, guardando a terra con le guance infuocate. Mi afferra il mento tra pollice e indice, obbligandomi ad alzare il viso e a guardarlo di nuovo in quei suoi occhi così scuri da sembrare neri. Così calmi, imperscrutabili. Come un lago in una notte buia, senza la luce della luna e delle stelle a rischiararlo. Così quieto e immobile all'apparenza, ma brulicante di vita appena sotto il pelo dell'acqua. La tentazione di tuffarsi in quelle profondità scure è forte. Ma il pensiero di ciò che si può trovare sul fondo è terrificante. E ancora più spaventosa è l'assoluta certezza dell'impossibilità di risalire in superficie.

Alla fine, i suoi occhi si posano sulle mie labbra. Fa scorrere piano le dita dal mio mento, cominciando a percorrere con lentezza esasperante la curva della mascella. Mi sfiora delicatamente l'orecchio, scendendo giù lungo il collo. Poi si ferma e preme piano sulla mia pelle surriscaldata. Il mio battito accelera e le sue labbra si curvano in un sorriso soddisfatto. Infine, mi parla con una carezza che sento fin dentro le ossa, fin nella parte più profonda e nascosta di me, fino all'anima.

«E adesso... batte abbastanza forte il tuo cuore?»

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