56: La Voce della Spada

266 16 0
                                    

- Ho notato che siete molto brave a connettervi tra di voi e questo ci sarà d'aiuto. Prendetevi per mano e chiudete gli occhi...

Le Winx ubbidirono alle parole della ninfa e formarono un cerchio attorno a lei nel mezzo della sala insegnanti.

- Concentratevi su quello che provate. Immaginatevi che questo cerchio si espanda, che inglobi tutta la scuola. Dovete ascoltare usando più delle orecchie: c'è come una corda dentro di voi, che vibra ad una frequenza molto particolare. Estendete la vostra coscienza tutto intorno a voi e ascoltate...

Le loro menti si unirono e le loro percezioni si sovrapposero: il flebile canto di un uccello mattiniero, l'odore dei mobili di legno della stanza, il tamburellare nervoso di DuFour sul tavolo... ognuna di loro notava qualcosa di diverso e lo aggiungeva all'arazzo di sensazioni che andava dipingendosi nella mente di Hesperia, rendendolo sempre più complesso e profondo.

- State andando benissimo...

Il profumo delicato dei fiori del mobile all'angolo, il respiro dei professori, la sfumatura di colore della luce nella stanza, il calore delle loro dita che si stringevano... i loro sensi si affilavano sempre di più, amplificandosi da una fata all'altra.

- Ora andate oltre i vostri sensi e concentratevi sulla vostra nuova trasformazione... siete coraggiose, leali... dedite alla missione, altruiste... colme di senso giustizia e forza d'animo... ma c'è un minuscolo vuoto dentro di voi, che può essere riempito solo...- la sentirono sospirare per un attimo – solo da un oggetto molto importante che vi sta chiamando. Ascoltate la corda dentro di voi e percepite quel richiamo... vicino o lontano che sia.

Non era difficile percepirlo ma tutte loro lo sentirono: il vuoto di cui parlava la ninfa non si trovava dentro di loro ma dentro di lei. Seguirono ugualmente le sue indicazioni ed estesero la loro conoscenza più lontano possibile, concentrandosi, finché...

- La sento.

Quello di Flora era un mormorio appena percettibile ma appena quelle parole le uscirono dalla bocca la sensazione si amplificò in tutte loro e aprirono gli occhi, una alla volta.

- Avevi ragione, Hesperia... si trova qui nella scuola. Però...

La ninfa le volò accanto in un lampo: - Dove?

Come poteva una sola parola esprimere così tanto? Flora sentì come se qualcuno le avesse stretto il cuore.

- Credo che si trovi sul tetto ma non credo che sia la spada, sembrava piuttosto...

Uno scroscio di pioggia si abbatté di punto in bianco sulla scuola, assordante e così improvvisa che tutti i presenti sobbalzarono: senza che se ne fossero accorte il lieve chiarore dell'alba era stato di nuovo oscurato da una coltre di nubi. I vetri delle finestre iniziarono a tremare e una fragorosa risata maschile riempì la sala, costringendoli a tapparsi le orecchie.

Alle fate si ghiacciò il sangue nelle vene: era arrivata Taleia.

I professori, a onor del vero, reagirono in un attimo: Avalon incrociò le braccia per creare una sfera di luce che si allargò lentamente attorno a loro fino a sovrapporsi ai muri esterni e fermò il tremore dei vetri, DuFour scattò in piedi e agitò le dita in un incantesimo di comunicazione diretto alle studentesse e Palladium si avvicinò alle ragazze, seguito da Wizgiz.

- Griffin ha accennato alla possibilità che Alfea fosse il vero obiettivo di Taleia e ha acconsentito ad aiutarci a difenderla.

- E Saladin ha fatto lo stesso- aggiunse il leprecano – nel limite del possibile. Dacci il tempo di contattare entrambi e poi... combatteremo al tuo fianco.

- Difendere Alfea e combattere Taleia sono due cose molto diverse- rispose loro Aisha.

- Cercate di concentrarvi sulla prima e lasciate la seconda a noi... credo che la scuola abbia già perso abbastanza insegnanti per questa stagione.

Stella aveva pronunciato quelle parole nel suo solito tono un po' scanzonato che però fece impallidire entrambi i professori. Senza aspettare che i due rispondessero la ragazza si voltò verso la porta, seguita dalle compagne e dallo spirito svolazzante di Hesperia. La ninfa non aveva fatto altro che guardare da loro alla porta e dalla porta a loro, evidentemente impaziente di lasciare la sala.

- Qual è il piano?- chiese Musa mentre si spostavano verso il cuore dell'edificio. La scuola si stava animando: capannelli di studentesse ancora in pigiama affollavano i corridoi e di tanto in tanto un tuono rimbombava all'esterno... ma i vetri avevano smesso di tremare e una luce calda aveva riempito anche gli angoli di solito bui, avvolgendo la scuola in una luce confortevole.

Bloom proseguì verso il vano scale.

- Andiamo sul tetto- proclamò con decisione – Se veramente la spada si trova qui ad Alfea saremmo delle stupide a non approfittarne.

- Ma Flora ha ragione, non sembrava una spada...

- Dev'essere una spada- la interruppe Hesperia, serissima in volto – Non c'è altra possibilità.

Mentre salivano gli ultimi gradini la voce maschile che avevano sentito poco prima tornò a farsi sentire, ridendo malignamente.

Ormai era questione di passi: le porte in cima alle scale si aprirono su una calotta di pioggia e nuvole quasi nere che copriva il bell'edificio di Alfea e le fate si bagnarono in un istante.

Aisha e Stella si scambiarono un'occhiata e mossero le mani quasi all'unisono: un guscio invisibile si allargò sopra di loro, riparandole dalla pioggia, e una serie di frecce di calore le colpì, asciugandole all'istante. Bloom spalancò gli occhi e fece per replicare quando Flora indicò qualcosa alle loro spalle.

Una gigantesca sagoma le sovrastava, un uomo con barba e capelli rossi inzuppati dalla pioggia e uno sguardo molto intenso. Il terrazzo della scuola gli arrivava solo al petto.

E c'era una minuscola figura, tra lui e loro, una persona nascosta sotto un ampio mantello nero con cappuccio.

- Quello che abbiamo sentito...- urlò Flora per farsi sentire al di sopra dello scroscio della pioggia – La spada... Quella persona incappucciata è la spada!

Winx Club 8: Luci e OmbreWhere stories live. Discover now