58: Le Rivelazioni di Taleia

267 16 0
                                    

- Sei ridicola!- rise Aemil, lanciando l'ennesimo globo di fuoco contro la sua avversaria. Il gesto di Meanna fu così rapido da essere quasi impercettibile e la donna si ritrovò fuori dalla portata del colpo.

- Guardati, sei esattamente dove lui ti ha lasciata cinquant'anni fa. Non c'è gusto a combattere contro di te in questo modo. Hai intenzione di metterti a fare sul serio prima o poi?

- Cosa ti fa pensare che io non faccia sul serio?- replicò la donna senza scomporsi.

- Sei come un frutto troppo maturo: se io ti toccassi nel posto giusto esploderesti. Sei repressa, mia cara, stai chiudendo dentro di te talmente tante cose che mi chiedo come tu riesca a non andare in pezzi.

- Non so di cosa tu stia parlando...

Meanna, sempre seduta a mezz'aria, aveva iniziato a far roteare un dito, creando come una sfera di tempesta proprio sopra di loro.

- Molto bene, allora, ma devi ammettere che te la sei voluta. Il tuo amato Mil non ha niente a che fare con ciò che successe quella notte a Monteluna.

- Credi che chiamandolo Mil le tue bugie mi facciano più effetto?

L'uomo si mise a scandire lentamente le parole.

- Io Vi Ho Messi L'Uno Contro L'Altra. Avevi così paura che lui potesse ferirti che appena ho insinuato nella tua mente la possibilità che lui ti stesse usando l'hai ascoltata senza farti alcuna domanda.

A quelle parole la donna si immobilizzò e la sfera di tempesta si dissolse in uno sbuffo.

- Tu ci hai messo...?

Aemil rise di nuovo.

- Le sue identiche parole! Ah, non hai idea dello stato in cui l'ho trovato, tutti questi anni a nascondersi da quello che pensava di aver fatto... Gli ho detto la verità ed è crollato come un bambino. Gli hai lasciato dentro un vuoto fin troppo facile da colmare...

A quel punto la magia di Meanna smise di funzionare e lei precipitò nel vuoto.

- Presa!

Aisha era stata rapidissima ed era riuscita ad afferrarla prima che si sfracellasse al suolo. Aemil torreggiava sopra di loro, i gomiti piantati sul parapetto, il volto poggiato sulle mani e l'espressione soddisfatta.

- Rovinare la loro relazione cinquant'anni fa è stato bellissimo ma rivelare loro la verità in questi giorni? Sono così soddisfatta che potrei quasi lasciarvi andare via...

Musa era volata al soccorso di Aisha e insieme riuscirono a riportare la professoressa al sicuro sulla terrazza in cima alla torre. Bloom, Stella e Tecna si erano schierate a fronteggiare l'uomo mentre Hesperia e Flora erano corse ad esaminare Meanna.

- ...ma non lo farò! È già abbastanza grave che Faragonda abbia prestato rifugio a questa traditrice dopo quello che mi aveva fatto cinquant'anni fa ma che nessuno, in tutto questo tempo, si sia reso conto che Meanna fosse una strega è veramente troppo, troppo sconveniente per una scuola di fate.

- Una strega?- esclamò Stella, voltandosi verso la donna che giaceva inerme sul pavimento.

- Assolutamente!

In altre circostanze sentir parlare Aemil con il tono e i modi di Taleia sarebbe stato quasi divertente ma in quel momento rendeva i suoi discorsi ancora più inquietanti.

- Vorrei che li aveste visti, questi due... Min e Mil, si chiamavano, erano una coppia tanto talentuosa quanto stupida. Volevano che il mondo li approvasse così cercarono un modo di imprigionarmi e ce la misero tutta ma... come vedete siamo ancora qui, con una ninfa in più e una scuola di magia in meno! Anzi, a breve due...- aggiunse, come ripensandoci.

- Aspetta un momento- mormorò Bloom – hai distrutto tu Monteluna?

- Assolutamente!- ripeté l'uomo, con un sorriso così compiaciuto da essere quasi folle. Le fate si sentirono ribollire il sangue e Aisha, che nel frattempo aveva raggiunto lo schieramento delle altre, si voltò verso Bloom.

- Se mai troveremo quella maledetta spada cerca di fare in modo di non darla in mano a me o potresti pentirtene.

- Sono certa che Meanna abbia la spada- mormorò la voce di Hesperia nelle loro teste – ma ho bisogno che distraiate Taleia finché non si sveglia. Credete di poterlo fare?

- Credevo avessi detto che il potere della Fiamma di Zaffiro è sufficiente per sconfiggere Taleia- le rispose Stella sorridendo – credo che sia il momento di scoprirlo una volta per tutte.

Le Winx presero il volo e accerchiarono il loro avversario, con l'eccezione di Flora, ancora inginocchiata accanto a Meanna. Aemil, che fino a quel momento aveva sferrato i suoi attacchi sempre da terra, lanciò loro un'occhiata annoiata e alzò entrambe le braccia, le dita rapidissime che tracciavano nell'aria linee rosse di magia.

- Si è disegnato un paio di ali...?- mormorò incerta Musa.

- È già sufficientemente ingiusto che mi attacchiate in cinque contro uno- esclamò l'uomo senza smettere di disegnare - lasciatemi almeno il vantaggio del volo.

Non appena si fu fermato le ali acquisirono profondità e presero vita, fondendosi sulla sua schiena dopo che si era voltato: ogni linea di quel disegno aveva preso a fiammeggiare e presto l'uomo fu in grado di sollevarsi in aria mentre le ali sbattevano come avrebbero fatto quelle di una fenice.

- Benissimo, dove eravamo rimasti?

Winx Club 8: Luci e OmbreWhere stories live. Discover now