~ Chapter 39 ~

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I'm so tired being here

Suppressed by all of my childish fears

And if you have to leave

I wish that you would just leave

Because your presence still lingers here

And it won't leave me alone

× My Immortal - Evanescence ×

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Camminando a i piedi nudi sul pavimento freddo, che ad ogni passo mandava una scarica elettrica di brividi in tutto il corpo, che fremeva forte anche a causa dell'adrenalina in circolo, percorrevo il buio corridoio con una piccola torcia stretta in una mano,che illuminava il cammino tetro.

L'unico rumore che riuscivo a sentire era il battito accelerato del mio cuore, che non ne voleva proprio sapere di rallentare, forse volendo far compagnia al ritmo incalzante con i quali i miei pensieri si susseguivano.

Non potevo credere di star ripercorrendo la stessa strada che per due volte aveva portato ad avvenimenti macabri, tristi e tremendamente insopportabili da ricordare.

Mi fece strano ripercorrere quei gradini con le mie gambe, e non rotolandovi sopra, graffiandomi la pelle, provocandomi lividi e quasi rompendomi le ossa.

I brividi si ripresentarono più forti di prima, e quella volta non fu per il freddo.
Sentivo quasi l'eco di quelle familiari urla agghiaccianti risuonarmi nei timpani, accompagnato da mormorii incomprensibili che arrivavano alle mie orecchie come se fossero state pronunciate dalla sua agghiacciante voce.

Ed insieme mi si ripresentarono tutte le emozioni, le parole, le azioni, i gesti e le violenze accadute all'interno di quelle celle che adesso fissavo spaventata, come se qualcuno potesse spuntare all'improvviso e cogliermi in fallo, per poi farmi vivere di nuovo quei tormenti strazianti.

Ma non era possibile.
Era notte fonda e il Padrone quella stessa mattina mi aveva comunicato che non avrebbe passato la nottata in casa, anche se non aveva specificato in quale altro luogo si sarebbe recato."Non è affare tuo" mi aveva detto, liquidando ogni mia curiosità, ma alla fine l'informazione più importante l'avevo ottenuta.

Voleva dire che avevo finalmente la possibilità di vedere Liam, dopo che aveva comunicato con me solo attraverso magici bigliettini che comparivano nella mia stanza. Non sapevo come facesse a recapitarmeli senza farsi scoprire, ma mi ero appuntata mentalmente di chiederglielo una volta incontrato, assieme agli altri dubbi che mi assalivano da tempo ormai riguardo la sua situazione dopo quel fatidico giorno.

Ed era proprio grazie ad uno dei suoi bigliettini misteriosi che mi ritrovai a vagare per quei corridoi.

Stanotte, ore 22, sotteranei, sinistra, dritto.

  
-Liam

Era sempre molto essenziale e succinto nei messaggi, non si perdeva in parole inutili o comunicazioni di poco conto.
Solo l'indispensabile.

Mi affrettai a svoltare a sinistra e a percorrere quel tratto di strada a me sconosciuto.

Le altre volte avevamo sempre svoltato a destra, arrivando così alle anguste celle che avevano ospitato quegli eventi così drammatici, ma qualcosa nella mia testa mi suggeriva che la parte sinistra avrebbe ospitato ugualmente qualcosa di terribile.

DangerousWhere stories live. Discover now