Capitolo 2

6.3K 167 27
                                    

DRIIIN DRIIN

Cavolo é già arrivata l’ora di scendere dal letto. Sono a pezzi. Ieri sera abbiamo rincasato alle tre.Alla faccia del “Non facciamo tardi promesso”. Ieri sera  ho conosciuto un ragazzo al bar della discoteca. Mi ha offerto da bere e si è presentato. Si chiama Mattia  ed è al secondo anno di ingegneria. Sono sicura che molte ragazze si sarebbero sciolte al posto mio davanti a quell’ aria seducente, a quegli occhioni verdi e al suo sorriso sghembo .Abbiamo chiacchierato tutta la sera sui divanetti bianchi ai lati della pista da ballo e a fine serata ci siamo scambiati il numero di cellulare. Ci siamo ripromessi di incontrarci al mio ritorno dal viaggio di lavoro. MI ha riempito di complimenti e per la prima volta dopo tanto tempo sono riuscita a lasciarmi andare con un ragazzo. È’ così simpatico, genuino e la sua risata è contagiosa. Ancora rintronata mi dirigo verso il bagno, mi do una rinfrescata, mi faccio una coda di cavallo alta e cerco di nascondere le occhiaie con un kilo di correttore. Sono le 5,45 perciò prendo la valigia, chiudo casa e scendo in strada. Arrivata all aeroporto trovo Elena ad aspettarmi davanti al Check-in e dopo aver imbarcato le valigie ed essere passate sotto il metal detector saliamo sull’ aereo.Per fortuna mi siedo vicino al finestrino e di fianco a me si siede la mia manager.

.E “Hai avuto il tempo di leggere il programma che ti ho dato?” Cavolo, me ne ero davvero scordata! Il programma!                                                                                                                          M”Ehmmm”                                                                                                                          E “Sentimi bene Maria. Questa volta chiuderò un occhio ma soltanto perché è presto e mi sento buona. Il nostro arrivo è previsto per le 8,30. Alle 8,45 faremo il check-in nell albergo e sta mattina sei libera di girovagare per la città fino alle 10.Hai capito? Poi è importantissimo che tu torni in albergo in modo che io possa accompagnarti sul set”                                                                                                                                          M “Ho afferrato e ti prometto più impegno da parte mia”                                                                                                                                             Dopo l atterraggio decido di seguire il consiglio di Elena e vado a farmi un giro per la città.

I raggi del sole bruciano la mia pelle pallida coperta solo da un paio di shorts a vita alta e una canotta blu notte aderente. E’ una giornata splendida così ne approfitto per fare un giro per la Ramblas.  Secondo la guida cartacea che ho comprato è la via più lunga della città e collega la centre Plaça Catalunya con il Porto vecchio.Lungo tutta la strada si esibiscono artisti di strada e sono esposte bancarelle .Vado a fare un salto all Hard Rock caffè li vicino e mi faccio un selfie con la sagrada familia da mandare a chicca e a mia madre su whatsapp prima di tornare in albergo.

Siamo da poco arrivate sul set fotografico. Si trova in un capanno poco lontano dal Camp Now. Appena entro mi iniziano a pizzicare e a bruciare gli occhi per le luci troppo forti. Saluto l’equipe della replay ed Elena mi accompagna a conoscere il fotografo. E’ un uomo sulla trentina ed è di nazionalità italiana.Mi sento in soggezione in sua presenza. Lui ha fatto la storia della moda. Prima di me ha fotografato modelle professioniste del calibro di Adriana Lima, Alessandra Ambrosio e Bianca Balti. Non sono sicura di essere all’ altezza dell’ impresa.

F“Oggi dovrai fare degli scatti singoli e degli scatti in coppia. Non preoccuparti. Ho visto il tuo book fotografico e sono sicurissimo che farai un figurone “Penso che si sia accorto del mio imbarazzo ”Entra in quella sostanza li.” Mi indica una porta in legno “Lì si occuperanno del trucco e della tua acconciatura” Mezz’ora più tardi esco e mi sento bellissima e sicura di me. Ho i capelli mossi e selvaggi e indosso un paio di pantaloni bianchi in raso abbinati a una camicia a maniche lunghe di jeans. . I miei piedi ringraziano Per fortuna per questo servizio non sono contemplati i tacchi.

Gli scatti singoli vanno benone.Mivsento addirittura a mio agio e do il meglio di me.Mi dicono che il mio compagno è in ritardo perciò vado a prendermi un caffe alla macchinetta. Quando torno vedo il fotografo parlare con un ragazzo leggermente più alto di me con i capelli castani. MI sembra di averlo già visto da qualche parte..

Fotografo”Maria vieni qui per favore” mi avvicino con calma e quando vedo il volto del ragazzo tutti i tasselli del puzzle tornarono al loro posto.Quei bellissimi occhi marroni pagliuzzati di verde e quei tratti sud americani sono inconfondibili.Ha un sorriso stampato sulle labbra..Non ho mai visto delle labbra cosi ”Farai il servizio in coppia con lui.Credo tu lo conosca di fama.Si chiama..”

M”Neymar” Sussurro con voce flebile, incredula di avercelo davanti.

Fotografo”Proprio così.Vi lascio soli 5 minuti..Vado a prendere l’attrezzatura e poi si comincia”

N”Piacere,Neymar”Mi dice lui compiaciuto di come io abbia reagito alla sua vista.

M”Il piacere è mio.Io mi chiamo Maria”

Lo so che é tardi ma l ispirazione ha preso il sopravvento su di me!Fatemi sapere se vi piace il capitolo!

Un bacione

ps scusate se ci sono degli errori ma scrivo con il cellulare e ho il correttore automatico che fa pasticci

In amore vince chi fuggeWhere stories live. Discover now