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Mi sveglio con il ronzio di alcune voci dietro la porta. Borbottano qualcosa di incomprensibile. Strabuzzo gli occhi con le mani e stiracchio le braccia. Ho un leggero mal di testa, colpa dell'alcool ingerito ieri sera. Mi volto lentamente riconoscendo il profumo della persona che ho accanto. Konnor dorme profondamente con un braccio posizionato sotto la nuca, l'altro poggiato sulla bocca dello stomaco. È a torso nudo e lo osservo arrossendo, soprattutto dopo che le immagini di ieri sera mi si proiettano davanti. Mi alzo, afferro la maglietta di Wonder Woman e la indosso, copro con un lenzuolo Konnor e mi avvicino alla porta. Le voci sono proprio lì dietro. Apro di scatto trovando mia madre e Jason intenti a spiare dallo spioncino della serratura. «Avete finito di borbottare e, a quanto vedo, di spiare?» domando incrociando le braccia. Mamma cerca di spostare lo sguardo all'interno della camera ma non le do modo di vedere nulla. «Konnor è rimasto a dormire qui?» domanda Jason. «Perché?» ribatto sviando la domanda. «Mamma dice di averlo visto qui ieri sera. Eravate come dire...» si porta l'indice sul mento. «Felici. Allegri. Si insomma si stavano divertendo nel corridoio.» continua mamma con i cuoricini che le spuntano dagli occhi. «Mamma! Hai già raccontando questa storia a tutta Bakewell per caso?» incrocio le braccia al petto sbuffando. «In realtà la signora Foreman sta raccontando in giro da questa mattina le sei che ha visto te e Konnor vicino al fiume Wye impegnati a scambiarvi la saliva. Testuali parole!» ride sornione Jason. Arrossisco di colpo portando una mano sulla testa scuotendola. Non puoi fare nulla che vieni subito smascherata. «Che paese di pettegoli!» impreco sciogliendo le braccia. «Allora è rimasto qui?» domanda mamma sorridendo. Non ho modo di rispondere che Konnor sbuca dietro di me in pantaloni e a petto nudo borbottando. «Sì ho dormito qui!» sorride mostrando tutti i denti e vorrei ucciderlo per avermi messa in imbarazzo in questo modo. «Dovevi per forza fare quest'uscita plateale?» lo guardo in cagnesco. «Che c'è? Lo sai che amo stare al centro dell'attenzione!» fa spallucce e torna a fissare mio fratello e mia madre che, nel frattempo ci guardano come se stessero vedendo Obama e sua moglie in carne ed ossa. «Konnor. Potresti vestirti? In questo modo non fai altro che farmi pensare a te e mia sorella mentre fate qualcosa che non voglio nominare!» sbuffa roteando gli occhi. «Si dice sesso Jason! Un ragazzo giovane come te non dovrebbe farsi tanti problemi a parlarne.» sbotta mia madre e quasi mi cade la mascella. «Ma state davvero parlando davanti a me di sesso?» domando scioccata da ciò che ho davanti. «Hazel. Non fare la finta tonta. Non siete stati per niente silenziosi questa notte!» Cazzo voglio sprofondare. Konnor strozza un lamento e tossisce imbarazzato mentre io sto andando letteralmente a fuoco e voglio sotterrarmi per l'eternità. «Oddio non ce la posso fare! Torno in camera!» sbotto, voglio allontanarmi da queste due persone e soprattutto da mia madre. «Vi aspetto per la colazione! Spero almeno che siete stati attenti. Sono troppo giovane per diventare nonna.» non le do modo di dire altro che mi chiudo la porta e mi ci appoggio sopra sbuffando. «Non uscirò mai più dalla mia stanza!» sbuffo sistemando la maglietta. «Posso restare con te? Almeno ti faccio compagnia!» sorride con un ghigno malizioso. «Oh smettila. Mia madre mi tormenterà per il resto della vita!»

«Non posso farci nulla se sono stato così bravo da farci sentire da tutto il vicinato!» fiero di sé si atteggia. «Sul serio Konnor? Ti stai vantando? Perché ora ti faccio pentire di tutto.» lo minaccio con lo sguardo cercando di apparire più seria possibile. «Vieni qui.» mi afferra entrambe le mani e mi attira a sé stringendomi tra le sue forti e calde braccia. Mi lascio addolcire dal suo profumo e chiudo gli occhi inspirandolo. «Non ti ho nemmeno dato il buongiorno.» sussurra all'orecchio e si avventa sulle mie labbra in modo carnale. Avvolgo le mani dietro la sua nuca e gioco con i capelli. Le mani di Konnor scendono sulle natiche e, con un solo gesto mi solleva da terra. Avvolgo le gambe intorno alla sua vita e mi lascio trasportare da questo bellissimo Buongiorno. Mi stacco ansimando. «Konnor, andiamo a fare colazione o dovrò subirmi altri discorsi sul sesso e cazzate varie.» propongo alzando e abbassando il petto. Mi inchioda con i suoi occhi neri, ha le labbra gonfie e uno sguardo che lascia mozzare il fiato. Mi fa scendere lentamente. Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Sei bellissima.» ammette e mi scioglie. Mi sento una bambina imbarazzata. «Smettila di dirmi queste cose.» abbasso lo sguardo. «Perché?» domanda accigliandosi. «Perché non sopporto quando mi fanno i complimenti. E poi sono abituata al Konnor scontroso e rompi palle.» alzo le spalle e afferro dei pantaloni dall'armadio. «Vedi di vestirti. Ho subito già abbastanza imbarazzo questa mattina.» sbuffo sonoramente. «Non eri tu quella cambiata che non se ne frega di nulla?» si burla di me ridendo. «Smettila Konnor. Mia madre mi tempesterà di domande e mi farà lezioni illustrative sugli anticoncezionali. Sai che meraviglia.» roteo gli occhi e apro la porta spalancandola davanti a me.

Arriviamo in cucina e Jason insieme a mamma sono seduti a tavola che chiacchierano. «Finalmente!» annuncia mamma sorridendo. Scuoto la testa. «Oh signore.» sibilo sedendomi accanto a Jason. «Ti avverto! Jason indica Konnor con l'indice. «Hai un pugno in sospeso!» lo minaccia. «E per quale motivo?» afferra una brioche dal piatto al centro del tavolo. «Hai toccato mia sorella! Il minimo che possa fare e darti un pugno.» stringe gli occhi. «Ma se mi hai spinto tu da tua sorella! Ora ti lamenti anche?» addenta la brioche e gli sorride sornione sfidandolo. «Ti avevo detto di rivelarle ciò che provi non di buttarti addosso come un animale affamato!» mamma si gusta la scena ridendo. «Finitela. Non voglio parlare della mia vita sessuale. Grazie.» sembro una bambina capricciosa in questo momento. Ma odio fare questi discorsi come se stessi parlando di cosa ho mangiato a cena. La mia famiglia è aperta, certo, ma si tratta pur sempre di privacy, ed io non voglio sbandierare ai quattro venti ciò che faccio nel privato. «Quindi ora state insieme?» domanda mamma organizzando già il mio matrimonio nella testa. In realtà tentenno perché non so cosa rispondere? Stiamo insieme? Non stiamo insieme? Perché non ne abbiamo parlato è successo tutto velocemente. Guardo Konnor cercando aiuto nei suoi occhi ma sembra avere i miei stessi pensieri. «Ancora non ne abbiamo parlato.» vieni in mio aiuto Konnor. «Oh sarebbe così bello vedervi insieme. Mi ricordo ancora quando facevate a gara a chi si portava più neve dentro casa. Volevo uccidere Haz ma era bellissimo vedervi così competitivi.» sogna unendo le mani. «Si scioglieva non appena varcavate la porta di casa e urlavate perché non volevate arrendervi. Alla fine vi siete presi a cazzotti.» continua Jason ridendo. In effetti avevo dimenticato questo episodio. Guardo Konnor e, ancora una volta sembra leggermi nel pensiero e pensare le mie stesse cose. Sorrido e abbasso lo sguardo. Mi sento nuda in questo momento, come se i suoi occhi bruciassero tutto e mi mettessero troppo in mostra. Mi sento imbarazzata e stordita e voglio andare a farmi una doccia per sbollire tutto. «Vado a fare una doccia.» sposto alla sedia. Mi guardano tutti annuendo e mi sento gli occhi di Konnor addosso più del dovuto. Sorrido e mi chiudo nella stanza. Mi fiondo in bagno e giro la chiave per restare un attimo sola. Mi appoggio alla porta con la schiena e scivolo per terra portando le ginocchia al petto. Cosa mi sta succedendo? Non posso legarmi a lui. Penso. Tra otto mesi andrò via e tutto questo mi porterà solo ad avere un grosso macigno sul cuore. Allora perché non riesco a smettere di credere che tutto sarebbe diverso con Konnor accanto? Vorrei poter avere la soluzione sotto gli occhi. Svegliarmi e capire cosa fare. Perché ancora una volta mi ritrovo a scegliere. Il mio futuro nell'arte o scegliere qualcuno che potrebbe rendermi felice? La certezza di un lavoro o l'incertezza del mio cuore? Perché non posso essere sicura che tutto vada bene, potrei alzarmi domani mattina e tutto mi potrebbe crollare davanti agli occhi. Hazel cosa farai ora?

L'attimo in cui ti ho rivisto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora