𝐜𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝟏 ~ 𝐝𝐞𝐚𝐫 𝐀𝐭𝐥𝐚𝐬

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"Caro Atlas,
C'è un piccolo problema... potrei, e dico potrei, aver rotto la tua scopa stamattina.
Ti giuro che chiederò oggi stesso alla mamma se te ne compra un'altra, molto più bella di quella che avevi.
Scusami tanto,
Roxy"

La ragazza lasciò il piccolo diario sul letto del cugino, approfittando della sua temporanea assenza.
Avevano sempre utilizzato quelle pagine per comunicarsi l'un l'altro ogni cosa della quale non riuscissero a parlare faccia a faccia. Dai piccoli guai, ai litigi, ai dilemmi amorosi che, anche alla tenera età, credevano di possedere.

Si consolavano, con quel libricino, quando i genitori li mettevano in punizione, tanto che questi ultimi erano stati costretti più volte al sequestro dell'oggetto, che era stato, però, prontamente recuperato dalle due pesti.
Erano due cuginetti come tanti altri, legati più che da un semplice legame di sangue; erano sempre stati inseparabili, fin da quando essi stessi ne avevano memoria.

<<Maia sei lenta!>> urlò Roxy alla sorella di Atlas, la sua migliore amica, nonché cugina.
<<Sul serio?>> Maia rise, correndo più veloce fino a raggiungerla.
Dopo qualche minuto, entrambe erano a terra, sfinite e ricoperte di fango dalla testa ai piedi.
Annabeth, la gemella di Roxy, fece il suo ingresso nel grande giardino di Villa Black, nella quale i Potter avevano deciso di restare qualche giorno, con la famiglia al completo, al fine di passare un po' di tempo con i figli prima dell'imminente partenza per Hogwarts.
<<Avete undici anni e ancora giocate con il fango?>> chiese la bionda con un sorriso, invitandole a tornare in casa per la cena.

I Potter e i Black erano imparentati tra di loro sotto vari aspetti, con un albero genealogico più complesso di qualsiasi altra famiglia purosangue.
Roxy e Annabeth erano le figlie di Alice Malfoy, figlia di Draco Malfoy e Astoria Greengrass, e Albus Potter, conosciuto da tutti come il bambino del prescelto, Harry Potter.
Atlas e Maia erano i figli di Melissa Potter, sorella di Albus, e Ain Black, figlio di Aksel Black e Isabelle White.

Tutti questi intrecci avevano portato a un legame profondo tra le due famiglie e tra i cuginetti, entusiasti di poter finalmente trascorrere la loro adolescenza tra le accoglienti mura di Hogwarts.

Le ragazze, ancora sporche di terra, si sedettero a tavola sghignazzando senza guardare i genitori.
<<Maia sei giusto un po' sporca>> rise Atlas sistemandosi i capelli con un gesto della mano.
<<Non vi mando a letto senza cena solo perché dovete essere in forma domani>> mormorò Melissa sospirando alla vista delle due.

La mattina seguente, Roxy si svegliò dopo una notte senza incubi, grazie alla presenza della sua migliore amica durante il sonno.
<<Pensa che tra pochissimo saremo a Hogwarts, insieme>> mormorò Maia con la tipica voce di qualcuno che si è appena svegliato.
<<Non proprio insieme, probabilmente io sarò in Serpeverde come tutti i miei parenti...>> sbuffò Roxy. Peccato, le sarebbe piaciuto condividere la stanza con la cugina.

Roxy si alzò dal letto per preparare le ultime cose per la partenza: qualche altro maglione, l'enorme pila di libri che ormai avevano raggiunto la sua altezza, la bacchetta...
Il suo sguardo cadde sul comodino, dove il piccolo diario era stato evidentemente appoggiato da Atlas dopo che le ragazze si erano addormentate.
Lo prese e lesse le poche righe, con la calligrafia ondulata che conosceva tanto bene.

"Ti perdono solo se prometti di farmi riavere la mia scopa. Non ho intenzione di lasciare inesplorati i dintorni di Hogwarts quando sarò là.
Sappi, comunque, che non sono arrabbiato con te, non ci riesco.
Atlas"

Lei sorrise e, con un movimento preciso del polso, lanciò il libretto nel baule, pensando bene che pure nella prestigiosa scuola ne avrebbe avuto bisogno.

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