Prologo

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SOPRA

Persephone si trovava sulla cima brulla della montagna, il suo vestito a pieghe color avorio le si muoveva intorno alle gambe, la sua massa di ricci bianchi ondeggiava dietro di lei. Era trasparente, immateriale, qualcosa soffiato tra quei macigni e catturato su uno di loro. Il vento era impetuoso qua su senza alberi a frenarlo. Il mondo sottostante era magnificamente autunnale.

Adam Parrish stava in piedi di fianco a lei con le mani infilate nelle tasche dei suoi pantaloni cargo macchiati di olio per macchine. Sembrava stanco, ma i suoi occhi erano limpidi, meglio dell'ultima volta che lo vide.

Persephone prestava attenzione solo alle cose importanti, tanto che non aveva considerato la propria età per molto tempo, ma fu colpita quando guardando il ragazzo le sembrò "nuovo". Quell'espressione cruda, quel giovane incurvarsi delle spalle, l'irrequieto spandersi dell'energia dentro di lui.

È una giornata perfetta per questo, pensò lei. Era fresco e nuvoloso, senza interferenze provenienti dalla forza del sole, o dal calendario lunare o dalla vicinanza di una strada.

"Questa è la via dei morti" disse lei, allineando il suo corpo con l'invisibile sentiero. Come lo fece, poté sentire qualcosa dentro di se che iniziava a mormorare gradevolmente, una sensazione molto simile al piacere derivato dall'allineare le costine dei libri su una mensola.

"La linea di prateria," corresse Adam.

Lei annuì serenamente. "Trovala da solo."

Lui si posizionò immediatamente sulla linea di prateria, il suo viso voltato ad ammirarne la lunghezza con la stessa spontaneità con cui un fiore guarda il sole. Persephone impiegò più tempo per sviluppare questa abilità, ma in fondo, al contrario del suo giovane allievo, lei non aveva mai fatto nessun affare con delle foreste soprannaturali. Non era solita stringere patti. I lavori di gruppo in generale non facevano per lei.

"Cosa vedi?" chiese.

I suoi occhi si chiusero, le sue ciglia polverose rimasero immobili sulle sue guance. Solo perché lei era Persephone, e perché era una giornata perfetta per questa attività, riuscì a vedere quello che vedeva lui. Non era nulla collegato alla linea di prateria. Era una confusione di figure fatte a pezzi sul pavimento di una villa deliziosa. Una lettera ufficiale stampata su un foglio da cancelleria. Un amico in preda alle convulsioni ai suoi piedi.

"Fuori da te," Persephone gli ricordò gentilmente. Lei stessa vide così tanti eventi e situazioni diverse sulla via dei morti che nessuna di esse sembrava risaltare. Lei era molto più brava come veggente quando si trovava con le sue amiche Calla e Maura: Calla per riordinare le sue sensazioni e Maura per inserirle in un contesto.

Adam sembrava avere del potenziale in questo campo, ma era troppo nuovo per rimpiazzare Maura – no, metterla in questo modo è ridicolo, Persephone disse a se stessa, gli amici non si rimpiazzano. Si sforzò per pensare a una parola più adeguata. Non rimpiazzare.

Salvare. Si, certamente, questo è quello che si fa per gli amici. Maura aveva bisogno di essere salvata?

Se Maura fosse stata lì sulla montagna, Persephone sarebbe stata in grado di dirlo. Ma se Maura fosse stata lì sulla montagna, Persephone non avrebbe avuto bisogno di dirlo.

Sospirò a fondo.

Sospirò parecchio.

"Vedo delle cose." Le sopracciglia di Adam si curvarono sia per la concentrazione che per incertezza. "Più di una cosa. È come – come per gli animali alle Stalle. Vedo delle cose... dormienti."

"Sognanti," concordò Persephone.

Nel momento in cui lui richiamò l'attenzione su i dormienti, loro raggiunsero i riflettori della sua coscienza.

Blue Lily, Lily Blue (ITA)Where stories live. Discover now