Vëntîtrę

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Edelgyth aspettava sulla torretta di vedetta, in attesa di scorgere qualcosa nell'immensità del mare del nord che lambiva le coste di Kattegat.

Era lì da ormai più di un'ora , ad attendere l'arrivo di quella fatidica nave.

Poi la scorse, seguita dal suono del corno della sentinella.

Le scappó un risolino che sapeva di ansia ed eccitazione , emozioni che oramai non provava più da molto tempo.

Correndo e rischiando di inciampare più volte , arrivò al piccolo molo dove vide una persona che le mancava da troppo tempo.

Alfred se ne stava in piedi in tutta la sua regalità, con uno sguardo fiero e una posa del tutto studiata, ma appena scorse la cugina, i suoi lineamenti si rilassarono e le labbra si aprirono in un meraviglioso sorriso.

Edelgyth lo accolse con un caloroso abbraccio e un bacio sulla guancia.

- Alfred! Non puoi nemmeno immaginare quanto tu mi sia mancato!-

Alfred le prese le mani - Per questi mesi non ho fatto altro che pensare a te . Ho un sacco di cose da raccontarti.-

Edelgyth annuì - Lo stesso vale per me, ma andiamo ora. Ivar ha fatto preparare un banchetto per il tuo arrivo.-

Prendendolo sottobraccio lo accompagnò per le vie di Kattegat.

Alfred si guardava attorno curioso, vedendo come il popolo norreno lo squadrava con diffidenza , ma altre volte con curiosità.

Edelgyth invece si muoveva ormai sicura in quella che era da tempo la sua nuova casa.

Vestita con un abito rosso e azzurro, con i capelli del colore dell'ebano intrecciati con fili d'argento,rivolgeva sorrisi e cenni alla piccola folla che si era riunita al loro passaggio.

Una donna si fermò davanti a loro con un cesto di pesce e si rivolse alla ragazza in quella lingua sconosciuta ad Alfred.

Lei rispose senza esitare in quell'idioma particolare , porgendo alla donna quello che doveva essere un pendente e fece un segno ad un soldato vicino affinché prendesse il pesce della donna.

Notando lo sguardo confuso del cugino, si affrettó a spiegare.

- Il pesce per il banchetto di stasera. -

Senza aggiungere altro lo portó fino al centro della città, dove sorgeva la residenza reale.

I guerrieri si fecero da parte lasciando entrare prima la regina e poi Alfred .

Edelgyth si staccò dal cugino.

- Devo entrare prima io così potranno annunciarti come ospite ufficiale.-

Lo avvolse ancora una volta in un caloroso abbraccio - È così bello avere qualcosa di casa qui con me.-

Poi entrò nella sala.

Alfred aspettò che la donna fosse entrata per varcare la soglia a sua volta.

- Alfred, re del Wessex!- intonò la voce del suo personale banditore.

Si ritrovò in un'ampia sala , illuminata da torce e con numerose pelli alle pareti e sul pavimento.

Sul fondo erano presenti due troni.

Uno più grande e maestoso, coronato da alcuni teschi di animali, l'altro più piccolo ma riccamente decorato con tessuti colorati e gioielli.

Una tenda venne scostata e il re e la regina fecero il loro ingresso.

- Re Ivar il Senz'Ossa e la regina Edelgyth!-

Ivar indossava la corona che gli aveva visto al matrimonio , mentre Edelgyth portava uno dei suoi diademi .

|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora