Edelgyth aspettava sulla torretta di vedetta, in attesa di scorgere qualcosa nell'immensità del mare del nord che lambiva le coste di Kattegat.
Era lì da ormai più di un'ora , ad attendere l'arrivo di quella fatidica nave.
Poi la scorse, seguita dal suono del corno della sentinella.
Le scappó un risolino che sapeva di ansia ed eccitazione , emozioni che oramai non provava più da molto tempo.
Correndo e rischiando di inciampare più volte , arrivò al piccolo molo dove vide una persona che le mancava da troppo tempo.
Alfred se ne stava in piedi in tutta la sua regalità, con uno sguardo fiero e una posa del tutto studiata, ma appena scorse la cugina, i suoi lineamenti si rilassarono e le labbra si aprirono in un meraviglioso sorriso.
Edelgyth lo accolse con un caloroso abbraccio e un bacio sulla guancia.
- Alfred! Non puoi nemmeno immaginare quanto tu mi sia mancato!-
Alfred le prese le mani - Per questi mesi non ho fatto altro che pensare a te . Ho un sacco di cose da raccontarti.-
Edelgyth annuì - Lo stesso vale per me, ma andiamo ora. Ivar ha fatto preparare un banchetto per il tuo arrivo.-
Prendendolo sottobraccio lo accompagnò per le vie di Kattegat.
Alfred si guardava attorno curioso, vedendo come il popolo norreno lo squadrava con diffidenza , ma altre volte con curiosità.
Edelgyth invece si muoveva ormai sicura in quella che era da tempo la sua nuova casa.
Vestita con un abito rosso e azzurro, con i capelli del colore dell'ebano intrecciati con fili d'argento,rivolgeva sorrisi e cenni alla piccola folla che si era riunita al loro passaggio.
Una donna si fermò davanti a loro con un cesto di pesce e si rivolse alla ragazza in quella lingua sconosciuta ad Alfred.
Lei rispose senza esitare in quell'idioma particolare , porgendo alla donna quello che doveva essere un pendente e fece un segno ad un soldato vicino affinché prendesse il pesce della donna.
Notando lo sguardo confuso del cugino, si affrettó a spiegare.
- Il pesce per il banchetto di stasera. -
Senza aggiungere altro lo portó fino al centro della città, dove sorgeva la residenza reale.
I guerrieri si fecero da parte lasciando entrare prima la regina e poi Alfred .
Edelgyth si staccò dal cugino.
- Devo entrare prima io così potranno annunciarti come ospite ufficiale.-
Lo avvolse ancora una volta in un caloroso abbraccio - È così bello avere qualcosa di casa qui con me.-
Poi entrò nella sala.
Alfred aspettò che la donna fosse entrata per varcare la soglia a sua volta.
- Alfred, re del Wessex!- intonò la voce del suo personale banditore.
Si ritrovò in un'ampia sala , illuminata da torce e con numerose pelli alle pareti e sul pavimento.
Sul fondo erano presenti due troni.
Uno più grande e maestoso, coronato da alcuni teschi di animali, l'altro più piccolo ma riccamente decorato con tessuti colorati e gioielli.
Una tenda venne scostata e il re e la regina fecero il loro ingresso.
- Re Ivar il Senz'Ossa e la regina Edelgyth!-
Ivar indossava la corona che gli aveva visto al matrimonio , mentre Edelgyth portava uno dei suoi diademi .
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|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘
Historical FictionIX secolo dopo Cristo, Inghilterra. Edelgyth è una giovane principessa sassone cresciuta nella corte sfarzosa del regno più vasto delle Isole Britanniche: il Wessex. Nipote e cugina di re , si ritrova a destreggiarsi in una società misogina , propri...