11 Minutes || Klave

5. Acceptance

Il cielo era azzurro brillante sopra la città. Personalmente, Klaus avrebbe preferito fosse quantomeno nuvoloso, come con il funerale del vecchio padre suicida/omicida.

Quel cielo era fuori luogo in un funerale.

Klaus non aveva detto una preghiera, né aveva ascoltato una parola di ciò che il prete aveva detto. Era semplicemente rimasto a guardare la bara, da quando fu portata nella chiesa a quando fu calata nella fossa.

Vedere i presenti a quel lutto era a dir poco ridicolo. Nessun parente di Dave era lì per compiangerlo, in quella chiesa c'erano solo i suoi fratelli e dei vecchi che probabilmente non si erano persi un solo funerale.

Per fortuna che i suoi fratelli erano lì. Se non ci fossero stati, Klaus era certo che sarebbe crollato.

Il loro supporto lo tennero sano di mente, dalla pacca sulla spalla di Luther all'abbraccio di Diego, dalla mano posata sull'altra spalla di Allison a un timido sussurro da parte di Vanya: "Mi dispiace, Klaus, mi dispiace tantissimo".

C'era anche il suo ragazzo con lei, Leonard, ma lui non fece altro se non dire "Condoglianze". Cinque, invece, non fece nemmeno quello, ma Klaus sapeva che tanto quello che aveva da dire già glielo aveva detto.

Alla fine rimase solo davanti alla tomba.

Ben apparve accanto a lui e disse: "Klaus, stai bene?".

"Alla buon'ora, Ben, mancavi solo tu al funerale".

"Scusami, ero impegnato ad accogliere una persona. Guarda là".

Klaus guardò verso l'entrata del cimitero e lì lo vide.

"Dave", sussurrò con le lacrime agli occhi.

Dave lo raggiunse e il ragazzo desiderò con tutto il cuore di poterlo abbracciare, baciare, sentirlo ancora vivo.

Poi lui lo abbracciò e Klaus si accorse che era solido. Lo strinse subito a sé e lo baciò con passione, felice come mai lo era stato.

Cinque aveva ragione. Era stato stupido a non capire prima che Dave non lo avrebbe mai potuto lasciare davvero.

In vita e in morte, loro sarebbero stati insieme.

THE END