【24】

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Finché non lo vidi accucciato davanti a una tomba.....

Mi avvicinai a lui.

Sussurrava "scusa" di continuo.

Una volta vicina a lui, tentò invano di nascondere i polsi pieni di tagli alcuni già cicatrizzati altri ancora sanguinanti.

In mano teneva una lametta, ricoperta di rosso.

Y/N:"T-Tae"

Taehyung:"scusa scusa scusa Jimin...sorry... I'm sorry I'm sorry I'm sorry my brother...."

Abbassai lo sguardo.

Era come se non mi sentisse,ma aveva avvertito la mia presenza.

Taehyung:"Stava tanto male, troppo male non ce la facevo a vederla così...chiedevano soldi, troppi soldi...i dottori chiedevano ciò che non avevo..."

La sua voce tremava, stava piangendo.

Taehyung:"Uscii...mi ubriacai e camminai per sfogarmi...finii in un vicolo, dove c'era un volantino...vidi solo la scritta 'soldi' e mi bastò...Corsi nel posto indicato e c'era una donna...mi porse una foto, un indirizzo e un coltello e mi disse che se gli avessi uccisi tutti e quattro mi avrebbe dato 1 milione....mi servivano quei soldi....mi servivano..."

Tirò un pugno per terra.

Taehyung:"Ero ubriaco io...non mi controllavo..."

Iniziò a raccontarmi talmente dettagliatamente la sua storia che mi sentii partecipe, come se fossi io Taehyung.

Taehyung's memories

Era notte, gli smeraldo flowers brillavano delicatamente sotto la luna.

Ne raccolsi uno e lo annusai, aveva un profumo paradisiaco.

Entrai in casa stringendo la mia arma.

Avevo già ucciso persone per soldi, ma erano tutti sconosciuti...

Le gambe mi tremavano e dentro di me sentivo di non volerlo fare, ma non riuscivo a fermarmi.

Salii le scale, quelle scale che salivo sempre di corsa per andare dal mio migliore amico.

Aprii la porta della camera dei suoi genitori, dove da piccoli ci intrufolavamo per saltare sul letto.

Erano lì, quei due adulti che erano stati i miei secondi genitori, coloro che mi avevano sempre trattato come un figlio.

Volevo tornare indietro, scappare, ma l'immagine di mia sorella con tutti quei aggeggi strani sulla faccia e sul corpo mi tornò in mente.

La vidi sdraiata sul letto ospedaliero che mi supplicava di spegnere le macchine.

'Non ce la faccio più....' ripeteva di continuo.

Non sopportavo l'idea di doverla lasciare, non se c'era ancora la possibilità di salvarla.

Il ricordo di mia sorella mi diede la forza di farlo,e proprio come uccisi mio padre, uccisi i genitori del mio migliore amico.

Fu una morte silenziosa.

Il coltello si sporcó di sangue e così anche le mie mani e la mia coscienza.

Non potevo più tornare indietro, la vita di Jimin, al contrario della mia, è sempre stata felice e non volevo che vivesse sapendo che il suo migliore amico aveva ucciso i suoi genitori....

~The Truth Untold~         {Taehyung x Reader} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora