Capitolo 22

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Mi soffermai su un nome in particolare o meglio sulla sua foto, c'era un piccolo particolare che aveva attirato la mia attenzione. Uno dei tanti risultati che avevo trovato con il nome di Helsa Mcberry aveva cambiato foto.
Una donna ben vestita che abbracciava vari bambini di età differenti, alcuni anche di nazionalità diversa.
La donna sulla cinquantina dai biondi capelli tinti e gli occhi castani fasciata in un tailleur blu aveva alle sue spalle un edificio del quale riuscivo solo a vedere il colore grigio e un pezzo del giardino adiacente.
Aprii quel profilo e vidi come descrizione ' I bambini possono cambiarti il futuro',
che fosse un' appassionata di adozioni ? Qualcosa non quadrava.
Mi resi conto che non avevo guardato bene quel profilo.
Tra le foto in cui era stata taggata c'erano varie famiglie con bambini , ma i bambini erano sempre diversi, e trovai vari post dove ringraziavano la signora Helsa per aver cambiato la loro vita.
Una certa Melania, la ringraziava per il sostegno e l'appoggio, per aver reso possibile il suo sogno, ma non c'era nessun riferimento a cosa fosse questo sogno comune realizzato dalla signora Mcberry , anche se in realtà era palese e poi trovai un post di un certo Cole
'Gli occhi verdi, i riccioli biondi e le sue manine sono un sogno per noi. Aspettiamo presto sue notizie'
Cliccai su questo profilo ma non trovai nulla, solo foto di Cole con sua moglie Mia.
Nessun figlio, nulla di nulla fino a quando non vidi che sulla foto profilo dei due c'era un like della signora Helsa, ritornai sul suo profilo e cliccai sulla parola amici.
Jackline era tra loro.
Mi ricordai le parole lette su quel fascicolo, perché i signori Hepery non volevano che fosse rivelato il contenuto?
Poi capì il nesso di tutto ciò.
Il primo pezzo andava al suo posto ' Piano di adozione'.
La busta che recapitavano sempre con mittente Helsa Mcberry conteneva delle foto, ecco perché la donna aveva detto che cambiava la foto di Melissa nel portafoto, ma come avevo già visto io durante la mia visita, erano delle foto di Melissa da bambina, sempre se lei era Melissa.

Un urlo mi fece sobbalzare. Mi avvicinai alla porta e lentamente la aprii.
Tante ragazzette adornate andavano verso l'uscita e alcune di loro urlavano eccitate mentre sobbalzavano sui trampoli che si rotrovavano ai piedi.
Sospirai tornando all'interno.
Mi sedetti sul letto. Fissai le mie vans ferme in un angolo.
< Fanculo>
Le misi velocemente e poggia la giacca in pelle sulle spalle.
Seguii le ragazze e vidi che erano dirette verso il dormitorio maschile.
Era ormai buio e la temperatura era calata notevolmente.
Sentii la musica provenire dalla parte posteriore.
C'era una festa.
< ciao, wow non ci posso credere , sei davvero tu > Roxy mi si fermò davanti < non sto sognando ? >
Sorrisi e scossi la testa < no non stai sognando >
Mi si gettò al collo < oh Courtney come stai ? > non mi diede il tempo di rispondere che continuò < ho seguito tutto il tuo caso da quando sei andata via, oh tesoro mi dispiace tanto, non posso immaginare che condividevano il nostro tempo con Rachel la pazza >
Sospirai < eh si >
Fece cenno di no con la testa
< no no basta parlare di queste cose > agitó le mani davanti il mio volto < ti vedo bene, sei uno schianto Courtney > mi prese la mano e mi fece fare una giravolta su me stessa.
< come mai una festa di martedì sera ? >
< per il ritorno della squadra, l'abbiamo organizzata noi cherleaders, loro non lo sanno>
< ah perché dov'erano ? >
Si arrotoló una ciocca nera attorno al dito
< una partita contro un college di Los Angeles, e stanno tornando vittoriosi. Non sono venuti per niente qui, appena sono finite le vacanze estive sono andati lì, oggi è il loro primo giorno>
Annui
< tu rimani vero ? >
La guardai dritta negli occhi.
< non penso di avere l'outfit giusto, vado a cambiarmi e ci vediamo di nuovo qui >
Spalancò gli occhi
< sono solo le otto, abbiamo tutta una notte >
Le sorrisi e mi diressi in stanza.

Mai provocare il gatto che dorme o si viene graffiati.
Quel posto mi aveva lasciata andare in modo al dir poco pietoso, c'era bisogno di un ritorno in gran stile, ero pur sempre Courtney Grunt.
Era il momento giusto per indossare i pantaloni a vita alta in pelle con tasconi e catena laterale, top bianco con scollatura vertiginosa e tacchi bianchi.
Andai allo specchio, raccolsi i capelli in una lunga coda liscia, indossai degli orecchini a cerchio in argento che era impossibile non notare e come ultimo tocco un rossetto viola.
Guardai la mia immagine nello specchio, feci un giro su me stessa e senti il cellulare squillare.
< grazie per avermi detto della festa >
< so che queste cose non fanno per te poi vista la motivazione della festa >
< tu dove sei io sono già pronta >
< sto con Josef, stiamo per scendere.. > ci fu un moneto di esitazione < che intendi con sono pronta >
< avevi ragione Melik, non posso cambiare, ero solo in letargo >
Un fischio dall'altro lato stava per spaccarmi il timpano < oh Courtney mi eri mancata, ne vedremo delle belle >

Melik e Joseph vennero a bussare nelle mia stanza, sapevo che la mia checca preferita scoppiava dalla curiosità.
Joseph era forse più sorpreso di quella volta che mi vide alla festa a New York e in quel momento sentivo la soddisfazione che tanto amavo.
Camminai per il corridoio del dormitorio maschile diretta verso la loro area relax nella parte posteriore, le vetrate erano aperte per far continuare il tutto all'esterno.
Non avevo bisogno di guardare in faccia quella gente, sapevo già quelle che erano le loro facce, sentii gente tacere, sentivo lo sguardo, la gente che fino a quel giorno era lì a ridere di me, in quel momento era lì a salutarmi e a chiedermi come stavo, a congratularsi con me.
Sono tutti al tuo fianco quando stai bene, quando sei ciò che loro invidiano e amano allo stesso tempo.
Sprofondai su quel divano con in mano una birra che mi aveva portato Melik, vidi Henry il ragazzo che ci provó con me alla festa in palestra l'anno prima, vidi i suoi amici e poi lo vidi che veniva a sedersi al mio fianco sul bracciolo del divano.
< ciao Linus>
Sorseggiai la mia birra
< la tua entrata è stata più clamorosa di quella in tribunale >
< no Linus, quella è stata epica>
< e così senza saperlo, sono stato il burattino della tua amichetta, un piano architettato alla perfezione >
< nulla è perfetto Linus, altrimenti non sarebbe lì dentro in questo momento, ma ti assicuro che i pezzi di quella serata stanno continuando a cedere >
< sei forte, tutto ciò ne è la dimostrazione >
Lo guardai dritta negli occhi
< mi ha fatto piacere che tu fossi lì quel giorno, alla fine io e te neanche ci conosciamo >
< si chiama destino, così lontani ma così uniti. Ti auguro un buon proseguimento di serata >
Mi fece un occhiolino < attenta sei una gran bella preda stasera, non vorremmo far arrabbiare il gran capitano >
Risi < non sono un suo problema >
< ma stai facendo in modo tale da diventarlo, il lupo perde il pelo ma non il vizio cara Courtney , e tu sei un palese esempio. Bentornata élite >
Si allontanò con dei ragazzi che li passarono un cocktail nel quale si stava sciogliendo a poco a poco una pasticca.
< il vizio rimane tale > sussurrai guardandolo bere.
Finii il mio bicchiere e lo poggia sul tavolino al mio fianco.
Misi il giubbotto in jeans nero alla maniche e andai verso il tavolo per farmene preparare un altro.
< l'hai vista la vipera? > mi poggiai di spalle al bancone mentre Melik ordinava due gin tonic
< si l'ho vista > risposi prendendo il bicchiere dal ragazzo < Jenna ha bisogno di una sfoltita al pelo riccio presumo >
Rise.
< comunque devo parlarti di una cosa >
< dimmi tutto >
Scossi la testa < penso di aver scoperto qualcosa, ma ora siamo a una festa. Ne parliamo domani >
Annuii
<Vieni andiamo fuori> propose.
Sentii il gin scendere e bruciare allo stesso tempo mentre la festa cominciava finalmente a prendere realmente vita.
Le luci, una ragazza che faceva scorrere il contenuto di un bicchiere sul sul corpo, Roxy che mi attirava a se per ballare mentre continuava a farmi complimenti seguita da tutte quelle della squadra, Melik che mi faceva l'occhiolino mentre andava ad appartarsi, la musica che diventava sempre più forte, Jenna ubriaca che sculettava nel suo outfit color bronzo, Linus con il suo gruppo di drogati che immaginavo strani mondi in un angolo, un ragazzo mi passó una canna dal quale feci un tiro prima di passarla alle altre, vidi Brianna salutarmi emozionata mentre si sentiva di aver conquistato il mondo assieme alle sue amiche per il semplice fatto di essere lì.
E poi vidi un ragazzo che conoscevo che poggiava il borsone per terra mentre salutava un ragazzo che gli passó una birra.
Roxy si staccò da me per andarlo ad abbracciare insieme alle altre volteggiatriaci di pon pon.
I ragazzi della squadra di football esattamente alle 11 erano tornati al college.
Tra poco l'avrei rivisto.

Secret Memories ( Secret Silence 2)Where stories live. Discover now