𝑊𝘩𝑎𝑡 𝐼𝑓 [𝐵𝑟𝑜𝑘𝑒𝑛 𝐺𝑖𝑟𝑙𝑠 𝐷𝑢𝑜𝑙𝑜𝑔𝑦 𝑉𝑜𝑙.𝟣]

ABIGAIL

ABIGAIL

"Eri e continui ad essere bellissima." È la prima cosa che sento quando mi intrufolo sotto la coperta. Pensavo dormisse ormai, invece mi sbagliavo. Stringe un braccio attorno a me e io ne approfitto per bearmi del suo profumo. "Grazie." Riesco a mormorare mentre trovo i suoi occhi. In tutta risposta Heath mi sorride e l'attimo dopo si appropria delle mie labbra. Gemo quasi di sollievo al contatto, come se non aspettassi altro che quello. La sua lingua si insinua nella mia bocca mentre un brivido mi corre giù per la schiena. È voglia quella che sento, voglia allo stato puro, e qualcosa mi dice che non sono l'unica a percepirla. Spazzo via ogni pensiero, ho la mente annebbiata dal suo nome mentre i suoi baci si spostano sul mio collo e le sue mani sotto il tessuto della felpa. "Toglila." Biascico in preda al desiderio. Se c'è una cosa di cui sono sicura in questo momento è proprio lui. Lo desidero con tutta me stessa, non c'è altro posto al mondo in cui vorrei trovarmi adesso. Il ragazzo mi accontenta liberandomi dalla felpa ingombrante, quello che avevo momentaneamente rimosso era l'assenza del reggiseno al di sotto di essa. "Abigail." Mormora sulla mia pelle prima di trovare i miei occhi. Avvicino la sua bocca alla mia e faccio scivolare le mani sull'orlo della sua maglia, la tiro su e la scaccio via, poi sussurro un breve 'sì' e ha bisogno solo di questo per accanirsi sul mio seno fin troppo sensibile. La sua bocca lecca e morde ogni centimetro di pelle disponibile, lascia una scia di baci su ogni livido presente sull'addome fermandosi proprio sul bordo dei pantaloni, poi ritorna su cercando la mia bocca. Le mie mani stringono le sue spalle, sentendo la pelle calda mentre sento la sua scivolare al di sotto del tessuto dei pantaloni. Trova il mio punto sensibile in un baleno, lo massaggia sorridendo sulla mia guancia quando piccoli gemiti abbandonano le mie labbra. Sono in completa balia della sua mano, chiudo gli occhi ansimando in cerca d'aria e quando il moro capisce cosa sta succedendo la sfila, lasciandomi insoddisfatta. "Ti voglio da morire, Abigail." Respiro sulla sua bocca, trascino l'indice sul suo petto fino all'addome e sfilo il laccetto dei suoi pantaloni. "Anche io." È il massimo che riesco ad articolare. Heath sorride e riacciuffa le mie labbra mentre con le mani sfila via tutto il resto. Copio le sue azioni e riporto le braccia sulle sue spalle avvinghiando le mani tra i suoi capelli. Non c'è più niente che ci separi, sento ogni centimetro della sua pelle bollente attaccato alla mia e non mi dispiace. Mi sento giusta con lui, non in difetto. Heath si allunga sul comodino per aprirne il primo cassetto ed estrarne un profilattico. Alla sua vista realizzo che sto davvero per fare sesso con lui. Non impazzisco, in realtà sono calma e la cosa mi stupisce. Pensavo che sarei stata nervosa come la prima volta con Spencer, invece mi ritrovo a sorridere mentre aspetto che si sistemi meglio tra le mie gambe. Heath è un uomo, non un ragazzino ed è forse questa la differenza. Sa come mettermi a mio agio, come farmi sentire una donna. E mi piace tantissimo. Trova la mia bocca per un altro bacio disperato e disordinato e poi spinge, mi riempie in una singola mossa lasciandomi senza fiato. Oh, mio Dio. Rimane immobile in attesa di qualche mio segno ma tutto quello a cui riesco a pensare in questo momento è come io lo senta ovunque viste le sue dimensioni. "Heath." Lo imploro silenziosamente di muoversi e quando succede quel briciolo di lucidità che avevo va perso. Comincia piano, come volesse prepararmi e solo adesso che le sue spinte cominciano a farsi più leste mi rendo conto che è così. Faccio fatica a contenere gli ansimi che abbandonano la mia bocca mentre Heath continua a spingere e spingere. Mi perdo tra i gemiti che rilascia e avvolgo le gambe attorno alla sua vita. Le sue mani trovano il mio fondoschiena per avere un appiglio e un'angolazione migliore e dopo non capisco più niente. Siamo un ammasso di corpi che si cerca, si unisce e si plasma. Sento le sue mani ovunque e le mie arpionate sulla sua schiena. Fremo, in preda all'euforia più totale mentre un'ondata di piacere mi travolge facendomi esclamare il nome di Heath che lui si affretta a camuffare con la sua bocca. Tremo abbandonandomi sulle lenzuola, il respiro pesante e spezzato. Osservo lo spettacolo che mi sovrasta e assisto all'orgasmo che non risparmia nemmeno il ragazzo sopra di me. Si abbandona al mio fianco, facendo attenzione a non farmi male e tutto quello che posso far io in questo istante è ridere. "È stato strepitoso." Rilascio una risata voltandomi verso il moro che mi osserva divertito. "Io te lo avevo detto che ero fantastico." Mi fa l'occhiolino. Reprimo un'altra risata e premo il mio petto sul suo posando il braccio sulla sua vita mentre lui intreccia le sue gambe alle mie. "Hai ragione."