La Violenza Di Un Uomo

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La notte passò e la mattina arrivò presto. Lucy era ancora terrorizzata e quando Sting aprì la porta della sua camera, non se ne accorse, persa nei suoi pensieri. Sting si avvicinò a lei e finalmente Lucy gli corse in contro scoppiando a piangere.

Sting spaesato cercò di chiedere <<che succede? Tuo padre ti ha di nuovo urlato contro ?>> ma Lucy non rispose.

Solo dopo parecchi minuti si decise ad aprir bocca <<Sting.. Ieri è venuto Hiro a casa... >> inizió ma senza volerlo le lacrime sgorgarono dai suoi occhi.

<< Lucy che ti ha fatto..>> il biondino la prese per le spalle con gli occhi pieni di terrore sperando che non fosse accaduto il peggio

<< lui.. Mi ha violentata Sting! >> urlò Lucy scoppiando in un pianto disperato.

Le braccia di Sting scivolarono via dalle sue spalle e ricaddero a penzoloni del suo corpo. Sting non ci poteva credere. Con i pugni chiusi pieni di rabbia si appoggiò alla scrivania dietro di lui cercando di calmarsi.

Ma Lucy continuò il duro colpo << è venuto dentro.. Ho.. Ho..paura di essere incinta >> sussurrò Lucy piena di terrore.

Ma in una frazione di secondo lo specchio sulla scrivania si ruppe in mille pezzi e le nocche di Sting si ricoprirono di sangue e vetro.

<<Lucy, non la passerà liscia. Dov'è ora? Lo farò fuori personalmente! >> il corpo di sting si stava ricoprendo di scaglie di drago e il suo potere di Dragon Slayer traboccava dal suo corpo.

Lucy lo abbracció da dietro fermando la sua avanzata verso la porta <<Ti prego rimani con me! Ho bisogno di te Sting! Sei il mio unico amico... Perfavore >> disse Lucy stringendo forte la sua maglia.

Sting si girò e la abbracció più forte che poté << Sono qui.. >> gli sussurrò e gli posó un bacio sulla testa.

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Lucy era in bagno, dalla finestra ormai era sera. Lei era rivolta verso lo specchio ma all'improvviso cadde per terra tremando tenendo una mano sul lavandino cercando di riprendersi.

Piangeva Lucy, aveva in mano un bastoncino che buttò malamente sul tappeto lontano da lei. Un test di gravidanza. Positivo.

<<Sono incinta.... Non è possibile >> continuava a dire. Un conato di vomito la costrinse ad alzarsi e a rimettere tutto nel water lì affianco.

Sting bussò alla porta << Lucy tutto okey? >> ma alla mancata risposta della ragazza, entrò nel bagno.

Appena vide Lucy rimettere tutto quello che aveva in corpo si precipitò a trattenerle i  capelli. Appena finì Lucy si sciacquó la bocca e si appoggiò al lavandino. Guardò negli occhi Sting e prima che potesse aprir bocca, lei prese il test da terra e glielo porse con mani tremanti. Sting lo prese e appena vide spalancò gli occhi.

<<Sono incinta>>  disse Lucy che ormai non piangeva più

<< Hiro viene tra qualche ora, glielo dirò e vedremo che ne pensa>> concluse freddamente.

Sting si avvicinò, posó il test sul lavandino e la strinse forte nella sua presa calda e dolce.

<<Qualsiasi cosa accadrà io sarò sempre con te>> gli disse e Lucy si agrappó forte a lui.

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<<Sting, Hiro sta venendo, tu aspetta in una stanza qui vicino qualsiasi cosa accada saprò che posso contare su di te! >>  disse Lucy al biondino abbracciandolo velocemente e rientrando in camera sua.

Hiro salì le scale e andò dritto in camera di Lucy. Spalancò la porta e Lucy seduta sul letto sobbalzó.

Si alzò e disse <<Devo parlarti >> Non senza tremare un po' dalla paura che potesse violentarla di nuovo.

<< Bambola non sono qui parlare! Spogliati, muoviti! >> gli intimó freddo mentre inizió a slacciarsi le scarpe.

<< Hiro! Sono incinta! Ed è tuo! >> proferì Lucy quasi piangendo. Ma Hiro non fece una piega

<<non mi interessa! Sono affari tuoi! Non voglio un moccioso tra i piedi!>>

Lucy stava per rispondergli arrabbiata ma Hiro le molló uno schiaffo in pieno viso scaraventandola sul pavimento.

<< Non permetterti di urlarmi contro! Stupida ragazzina!>> la prese per i capelli alzandola da terra. Ma quando Lucy tentò di dargli un calcio per spingerlo via lui le diede un pugno nello stomaco spingendola sulla scrivania.

Lucy sbatté la testa e la spalla sull'armadio cadendo per terra semi cosciente. Si portò le mani al ventre, che gli doleva come se  non ci fosse un domani. Ma le urla attirarono Sting, che si fiondó lí abbattendo la porta con un calcio. Appena vide Lucy sanguinante per terra e Hiro mezzo nudo su di lei non ci vide più dalla rabbia.

Diede un pugno a Hiro, talmente forte da mandarlo dall'altro lato della stanza << Brutto Bastardo! Non osare mai più toccarla! Mai sfidare un drago!>> ruggì Sting. Il suo potere fuoriuscì e con qualche pugno ben assestato Hiro era fuorigioco.

Sting corse da Lucy. La scosse per le spalle <<Lucy!Lucy! Rimani cosciente! Non svenire! >> gridava disperato il dragon slayer della luce.

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Sting gridava contro un dottore in un sala d'ospedale

<< Mi dica come sta! Mi dica subito come sta Lucy! La prego! >> Il medico impaurito rispose subito

<< la paziente ha sbattuto la testa e la spalla. Ci sono un po di problemi. La spalla è lesionata. Ma per la testa.... Per ora la paziente è in coma >>

Il mondo per Sting gli crollò addosso << non è possibile!? E il bambino? È stata violentata!>>  gridò ormai disperato.

<<La ginecologa se ne sta occupando in questo momento>> il medico rispose freddamente e se ne andò, lasciandolo lí. Sting si sedette fuori la stanza di Lucy aspettando notizie.

Si portó le mani al viso. Le prime lacrime iniziavano a farsi spazio nei suoi occhi. E lì da solo, su quella sedia d'ospedale Sting scoppiò in lacrime sperando con tutte le sue forze che Lucy si svegliasse.

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La ginecologa uscì dalla stanza. Sting balzó in piedi

<<come sta?>> chiese subito

<<Per la violenza che ha subito diciamo che non ci sono problemi, in futuro potrà avere dei figli se vuole>>

a quelle parole Sting tirò un sospirò di sollievo. Ma la ginecologa continuò

<< ma il bambino non c'è l'ha fatta, mi dispiace>> Sting non sapeva se esserne felice o no

<< se vuole può entrare>>

Sting non se lo fece ripetere due volte e  corse nella stanza di Lucy. La ragazza era in un lettino. La testa bendata, la spalla completamente fasciata. Un braccio era collegato con un ago alla macchina che segnalava i suoi battiti. I suoi capelli erano spenti. Gli occhi chiusi, le occhiaie e la pelle pallida. Sting si avvicinò. Si sedette sulla sedia accanto al lettino.

Le prese una mano tra le sue.

<< Lucy, mi dispiace di non averti protetta! Quando ti sveglierai non ti lascerò più! >>

Un giorno sarò felice [Nalu] Where stories live. Discover now