•One time, One love, One life• ||Justin Bieber||

Capitolo 7: Te sei mia!

Te sei mia!

#Destiny

Era lui, dio che cazzo ci faceva qui? Perché? Stava andando tutto alla grande mi stavo divertendo e ecco che arriva.

"Che cazzo ci fai qui? Lasciami in pace"

"Non sei contenta di verdermi?"

"Dio ti prego scollati e vai a scoparti le tue care amiche puttanelle stronzo."

Scappai. C'è più che altro mi allontanai, andando verso l'uscita, sentivo le lacrime percorrere di nuovo il mio viso.. Correvo a testa bassa e davo spallate in continuo per uscire. Quando sbattei addosso a qualcuno..

"Piccola che succede?"

Era Harry menomale..

"N-niente devo solo andare a casa"

"Lascia che ti accompagni"

"S-sta tranquillo vado a piedi?"

"Piccola ma stai piangendo?"

"N-no sta tranquillo"

"Vieni qui."

Mi immersi nel suo caldo abbraccio.. E iniziai a piangere a dirotto.. Ero così stanca di soffrire prima David, ora Justin.. Basta. Basta. Basta. Ero la solita ragazzina che piangeva per qualsiasi cosa. Be è ora di cambiare.. Si cambierò, diventerò più stronza e egoista, degli altri, sti cazzi, affari loro.. Era ora di imparare a pensare più a se stessi piuttosto che agli altri.

"Dai piccola ti accompagno a casa"

"Grazie Harry.."

"Di niente andiamo.."

Prese la sua auto vicino all'uscita (una Ferrari blu) e ci avviammo verso casa..

"Piccola dove abiti?"

"Oh scusami abito sulla 65º strada 3º villetta"

"Sta tranquilla, arriviamo fra poco non siamo molto lontani.."

"Grazie ancora Harry.."

"Di nulla piccola.. Vuoi parlare di cos'hai? Non voglio vederti piangere"

"B-beh.. Ecco mi sono innamorata di Justin. Oggi quando è arrivato a casa l'ho visto baciarsi con Selena.. E-e..."

Stavo piangendo di nuovo. Ancora? Per quel puttaniere di merda che non si merita niente.

"Mi dispiace tantissimo, conosco abbastanza bene Justin, c'era da aspettarselo. Lui è così. Dimenticalo è la soluzione migliore."

"Lo so, ci proverò"

Dopo 5 minuti ero davanti casa mia.. Ero felice di essermi sfogata con Harry..

"Siamo arrivati"

"Vuoi entrare? Tanto gli altri non ci sono.."

"Certo!"

"Vieni andiamo.."

Entrati salimmo in camera mia.. Mi sedetti sul letto insieme a lui..

"Beh dai Harry sono curiosa raccontami qualcosa di te"

"Che ti devo dire fino a poco tempo fa non mi conosceva nessuno ed ora eccomi qui.. Sono famoso è così strano lo stile di vita che abbiamo ma comunque adoro cantare è un modo per esprimere i miei sentimenti.. "

"È fantastico.. Non so ho sempre desiderato essere famosa, non so perché comunque puoi permetterti cose che gli altri non possono"

"Piccola è qui che sbagli.. La libertà? La libertà di fare quello che vuoi non c'è più. Ovunque vai ci sono paparazzi e giornalisti pronti a scattarti foto o ad intervistarti e cambiare totalmente ciò che hai detto e postarlo su quei famosi giornalini di gossip che non valgono nulla perché sparano solo cazzate.."

"Questo non lo sapevo.. Mi dispiace.. Quanto sono stronzi!"

"Dai piccola ora vado buonanotte"

"Aspetta!"

"Dimmi"

"Mi dai il tuo numero?" Ero diventata rossa ero imbarazzata..

"Certo tieni!"

Scambiati i numeri lo ringraziai per la terza volta lui mi tranquillizzó per la terza volta e andai a domire.

Mi svegliai abbastanza presto presi il cellulare e vidi un messaggio:

Da Harry<3: Hey buongiorno dolcezza sta mattina ti passo a prendere per le 10:00 andiamo a fare colazione e usciamo così ti distrai un po.

A Harry<3: Okay va benissimo <3

Erano le 9.00 così iniziai a lavarmi.. Una bella doccia non guasta mai no? Finito scelsi un paio di leggins attillati neri un maglione nero con la scritta "Swag" e le mie vans.. Misi un filo di trucco staccai il telefono è scesi giù di sotto.

Erano di nuovo li. Entrambi. Lui. La persona che aveva reso la mia vita quasi un inferno.. Ma che amavo con tutta me stessa.

Senza salutare mi misi sul divano in attesa dell'arrivo di Harry..

"Giorno Destiny"

"Giorno Tay"

"Dormito bene?"

"Si."

Ero fredda, si stavo ancora male e non volevo dare confidenza a nessuno.

"Dove vai così?"

"A te cosa cazzo frega?" Sbottai infuriata. Dio sto coglione i cazzi suoi mai.

"Mi interessa e vorrei saperlo!" Sbotto incazzato.

"Non sei mio padre chiaro? Fatti i cazzi tuoi che campi cent'anni"

"Non me li faccio e sai perché?

"No se non me lo dici coglione." Sbottai al quanto ovvia, dio che bimbetto deficente.

"Perché te sei mia e di nessun'altro chiaro?".