capitolo 2

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Il povero Midoriya non era proprio abituato a tutti quei occhi puntati adosso.

Si sentiva tremendamente in imbarazzo!

Yagi notò il disagio del ragazzo dai capelli verdi, e decise di intervanire.

"come vi ha già illustrato il giovane Midoriya, rimarrà con noi per tutto il primo quadrimestre e potrà decidere, durante le vacanze estive, se tornare a Londra o no! Miraccomando, fate in modo che rimanga con noi!" Disse il preside.

Il sorriso a trentadue denti del preside influenzò l'intera classe, facendo alzare tutti gli studenti gasati del nuovo arrivo.

Izuku era sorpreso di tanta energia sprigionata: nel suo vecchio istituto inglese nessuno si sarebbe mai permesso un simile conportamento, e mai il preside si sarebbe atteggiato in questo modo con gli alunni.

A Londra, l'aria che si respirava nelle scuole era grigia come il tempo, invece, in Giappone era una continua esplosione di colori.

La domanda che ruotava in testa al ragazzo era se mai si sarebbe ambientato...

"bene bene! Questo è lo spirito! Giovane Midoriya, vai a sederti nel banco libero nrl centro della classe, quello sarà il tuo nuovo banco!" Informò il ragazzo.

"s-si, grazie di tutto, preside!" Si inchinò Izuku.

Il ragazzo era completamente rosso in viso.

" su via, ragazzo, quanta formalità! Chiamami All Might, come fanno tutti gli studenti!" Rise Toshinori, uscendo dalla stanza.

Midoriya si diresse verso il proprio banco, con ancora tutti gli sguardi puntati su di sè.

Si stava sedendo, quando un brivido gelido gli attraversò la spina dorsale.

Uno sguardo tagliente quanto un rasoio lo stava fissando. Non sapeva di chi fosse, ma non gli si staccava di dosso.

Era sorprendente quanto spiccasse in mezzo a tutti gli altri, che sembravano messi lì solo per farlo risaltare.

L'entrata in classe del professore di giapponese fece scomparire quell'orrida sensazione che perseguitava il ragazzo, il quale smise di sudare freddo.

Grazie al cielo, Izuku non ebbe problemi di alcun tipo con la comprensione delle lezioni: sapeva molto bene il giapponese, dato che i suoi genitori erano degli immigrati provenienti dalla terra del Sol Levante, giunti in Inghilterra per lavoro.

Ma a volte gli veniva da dire alcuni termini in inglese... un piccolo difetto che doveva sistemare, essendo nato e cresciuto a Londra.

La lezione finì quasi subito, per via del tempo che aveva speso il preside per far conoscere il nuovo arrivato agli alunni.

Secondo l'orario della 2°A, ora rimanevano un'ora di religione e, infine, due ore di scienze.

Pultroppo la professoressa di religione mancava, perciò il bidello avrebbe sostituito l'insegnante e gli alunni avrebbero dedicato l'ora a sistemare i nuovi appunti presi.

Ma l'unico risultato fu una folla di circa venti persone intorno al banco di Midoriya...

" benvenuto nella 2°A, Midoriya, io sono il rappresentante di classe: Tenya Iida! È un'onore fare la tua conoscenza" si chinò un ragazzo dagli occhiali, capelli e occhi blu, massiccio di corporatura.

"E-ecco... il piacere è mio, Iida-kun!" Sorrise imbarazzato Izuku.

" ecco a te i riassunti degli anni passati, i libri di quest'anno, gli orari scuolastici e exstrascuolastici, le varie divise per le materie di indirizzo, mappe concettuali degli argomenti svolti oggi e, per finire, le chiavi del tuo armadietto per gli spogliatoi" elencò Tenya, appoggiando sul banco del verde fogli, su raccoglitori perfettamente suddivisi e qualche libro di testo.

~ from beginning to end~ katsudeku/bakudekuWhere stories live. Discover now