Fiori.

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La prima drabble è stata scritta per il concorso #dilloconunfiore di ClubInchiostro. Poi non ho resistito, e ho scritto pure le altre due ;)

Il tema era l'amore disperato; fiore il tulipano giallo.

Sanguisuga.

La vedo, avvinta alle gambe energiche di Klauss, piegata sul talamo, le cosce scoperte. Le sento, le grida di piacere che la dilaniano a ogni spinta.

E qualcosa di sordido, malato, mi graffia le ossa e mi striscia addosso come una sanguisuga, lasciando lunghe vene rossastre sulla mia pelle e sulle lenzuola pulite.

Non la potrò avere, ma non l'avrà nemmeno lui. Nessuno dei due avrà altro, se non me.

Adesso urla, Catherine. Urla con voce ghiacciata, i luminosi occhi spalancati a condannarmi. Ma niente sarebbe stato più atroce di vederli godere, di osservarli contrarsi e tremare sotto mani che non sono le mie.

Va bene così. Il sangue si asciugherà, anche questa volta.

***

Oblio.

«Scendi da lì, Catherine!»

No, non scenderò, Richard. L'acqua sotto di me è troppo placida, troppo invitante. Leggera e profonda.

«Ti amo! Ti prego, ascoltami.»

Non mi ami abbastanza, non come meritavo. Il brigantino cigola, gli uomini stanno in silenzio.

«Perché mi vuoi fare questo?»

Perché tu non mi hai voluta mai, Richard. Perché mi hai condannata al silenzio. Mi hai costretta a percepire il desiderio di averti, malato, inquietante.

Un turbinio di vesti si dispiega attorno a me, un biancore di ali fatate che mi spingono avanti e mi trascinano a mollo, lì dove sempre avrei dovuto stare. Lì, nell'oblio riservato alle creature come me, cui non è stato permesso di amare.

***

Febbre.

Ogni giorno, il desiderio di stringergli le guance rasate di fresco, le gambe compatte, i rigidi muscoli delle spalle, mi dilania. La voglia di lui mi brucia, mi accende di febbre, mi fa tremare.

Ma la reprimo come faccio coi nemici, la tengo lontana con la canna del fucile Baker. L'abile fuciliere Klauss, ecco chi sono.

E sento crescermi un vuoto dentro, un nero malato di angoscia e pianto. Lo bramo, e nel farlo mi spezzo, prosciugo, faccio violenza, sferzandomi la schiena con parole d'astio e condanna.

Perché un uomo non può amare un uomo, nell'esercito di Sua Maestà.

Magari, un giorno, lontano da questi ranghi, Richard imparerà a guardarmi.

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