CAPITOLO 1 REVISIONATO

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Quando pensi che ci sia una fine ad un dolore che poi passerà, ma poi ti accorgi che non può cessare, bensì puoi solo convivere con la sofferenza che ti porti dentro, 

Ed è uno strazio vivere con quella sensazione continua di essere sul punto di crollare, mollare la presa e cadere, ma invece resti sull’orlo, sospesa fra paura e dolore.

<<Lola, forza andiamo, la macchina ci aspetta giù>> dice papà entrando dalla porta con in mano la sua valigia. Annuisco senza proferire parola e guardo un'ultima volta la mia stanza, per poi seguire papà alla volta dell’auto.

E così, dopo sedici lunghissimi anni, lascio Brooklyn per trasferirmi a Manhattan, precisamente nella casa di mio padre e la sua nuova compagna.

Dopo quasi un'ora siamo giunti a destinazione, così scendo dall'auto, ritrovando una villetta abbastanza grande davanti ai miei occhi.

<<Bella vero? Ora però entriamo>> esordisce l’uomo al mio fianco, allungando una mano verso di me e costringendomi ad entrare. L’interno non può essere da meno, infatti è molto grande e moderno. Ad accoglierci c’è una bellissima signora della stessa età di mio padre che penso sia la sua nuova fiamma.

<<Siete arrivati, vi aspettavamo, vieni Lola>> dice con entusiasmo la donna di cui non ricordo nemmeno il nome. Ha detto "vi aspettavamo", lei e di chi altro papà non mi ha raccontato?. 

Senza proferire parola, li seguo nel salone, mi siedo sul divano e mi guardo intorno.

<<Che sbadata, comunque piacere, io sono Crystel>> mi guarda con un sorriso a trentadue denti <<Piacere, Lola>> sussurro; non ho nulla contro di lei, ma non voglio che pensi che possa essere una seconda mamma per me, perché non riuscirà mai a prendere il suo posto.

<<Eccoti Noah, stavamo giusto aspettando te, sono arrivati Erik e sua figlia>> annuncia Crystel. Mi volto per vedere a chi si sta riferendo e noto un ragazzo entrare. Presumo sia della mia stessa età, ha una maglia nera aderente che fa intravedere i suoi addominali, le braccia sono ricoperte da tatuaggi e, mentre osservo il suo viso perfetto, distolgo gli occhi dal suo aspetto notando che l'ho guardato più del dovuto. E, difatti, mi ritrovo i suoi occhi guardarmi maliziosamente, ecco, lo sapevo.

Cerco di alzarmi, quando lui procede verso me <<Piacere, Lola>> dico con un piccolo sorriso <<Sono Noah, sarò il tuo peggiore incubo, vedrai>> sussura al mio orecchio, mentre dei brividi percorrono la mia schiena. Sarà il freddo visto che ho una maglia leggera <<Vedremo...>> soffio, fingendo di non ricordare il suo nome << Noah, Noah Wilson>> dice con un sorriso terrificante che non so come interpretare, dopodiché si volta e va verso, credo, la cucina. Sbuffo, buttandomi sul divano. È solo il primo giorno, cosa mi aspetterà?

SPAZIO AUTRICE

Ciao questo è il primo capitolo della mia nuova storia spero vi piaccia.
Scusate se ci sono degli errori grammaticali appena avrò tempo li controllerò spero che leggete la mia prima storia e mi accompagnerete in questa nuovo racconto vi lascio un bacio.
Lasciate un commento e delle 🌟🌟🌟 grazie di cuore.

Ringrazio AlessiaS2000 per la revisione grazie mille davvero❤

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