CAPITOLO 41 REVISIONATO

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Lola’s pov

Il giorno dopo mi alzo un po’ con più forza di andar avanti, non posso più star male per Noah, e soprattutto non devo far soffrire la nostra famiglia, così mi viene una bellissima idea.


<<Pronto?>> risponde papà dall'altra parte del telefono. <<Papà sono Lola, che dici se stasera tu e Crystel venite a cena alla mia nuova casa?>> chiedo entusiasta. <<ma certo piccola, manda un messaggio anche a Noah>> dice per poi staccare il telefono, sbuffo buttandomi sul divano.


Per Noah:


"Noah, stasera ho organizzato una cena insieme a papà e Crystel, sei invitato anche tu. Conosci la strada"


Quando arriva l'ora di cena aspettiamo tutti insieme Noah, ma ancora nulla. <<Tesoro, prova a chiamarlo>> mi dice Crystel. Annuisco andando a telefonarlo. Dopo due squilli risponde. <<Noah, ti stiamo aspettando>> dico velocemente per porre fine alla conversazione. <<Non vengo>> dice Noah. <<Perché?>> domando non capendo se per caso ha a che fare con la "litigata" di ieri sera, avevamo deciso di rimanere in buoni rapporti. Non ricevo nessuna risposta. <<Noah, ieri abbiamo deciso di rimanere in buoni rapporti>> dico cercando di non arrabbiarmi, ma Noah stacca il telefono. Sbuffo irritata gettando il telefono sul divano. <<Iniziamo a mangiare, Noah non viene, sta con Chloe>> dico mentendo.


Alla fine della serata papà e Crystel vanno via, così approfitto di lavare tutti i piatti. Quando ho finito sento che qualcuno bussa alla porta, cosa avranno dimenticato? Quando la apro mi ritrovo Noah davanti, il cuore balza nel petto inziando a battere velocemente. <<Noah, non dovresti essere qui>> cerco di dire, ma mi scosta entrando. Chiudo la porta alle spalle, raggiungendolo. <<Smettila di dirmi cosa devo fare o non fare, mi hai chiesto perché non sono venuto alla cena perché sapevo che se ti avessi vista non sarei più tornato a casa, tu sei la mia anima gemella...>> inizia a dire, ma lo blocco subito. <<No Noah...>> cerco di dire ma mi interrompe. <<Sì che lo sei, mi risveglio ancora sperando di trovarti accanto a me, perché se ti guardo il resto del mondo non esiste più>> sussurra dolcemente avvicinandosi. Mi accarezza il viso. <<Basta Noah, va via per favore>> lo supplico allontanandolo. <<No, ora tu mi senti perché sono stanco, voglio dirti che non c'era un minuto, un secondo in cui io avevo smesso di pensarti, che quando guardavo le stelle esprimevo sempre e solo lo stesso desiderio, perché ti volevo accanto a me, volevo dirti che era bello uscire, ma senza di te non era la stessa cosa. Volevo dirti che non sai quant'è bello averti adesso accanto a me, quando sorridi, sorrido anch'io.


Voglio dirti che non sei una persona facile con cui stare, ma in fondo non lo sono neanch'io.  Io ti amo Lola, ti ho sempre amata>> dice Noah ed io mi sciolgo ad ogni sua parola con il cuore che sembra uscire fuori dal petto. Corto verso di lui premendo le mie labbra sulle sue. Ricambia subito con passione. Mi trascina verso il tavolino senza staccarci dal bacio, poi mi prende in braccio e mi porta verso la camera. Ci stacchiamo ormai senza fiato, con il cuore che parla per noi. Ci spogliamo velocemente. Lui alza lo sguardo per accettarsi che può continuare; annuisco senza dubbio anche se so che è sbagliato, ma per una volta voglio pensare a me. Mi lascia umidi baci sul collo, per poi scendere sul petto, sulla pancia, sulle gambe, ogni centrimento che percorre scatena delle scosse sulla schiena, delle emozione che solo Noah può darmi. Entra in me mentre io graffio la sua schiena, mi bacia, mi accarezza, mi sussurra parole e penso non ci sia un posto migliore dove io voglia stare a parte le sue braccia. <<Ti amo>> sussurro più a me stessa che a lui, perché lo amo follemente anche se già lo sapevo, ma penso che lui sia la mia rovina; non potrò mai amare un ragazzo che non sia lui.


Mi risveglio accanto a Noah e le immagini della sera precedente scorrono lentamente. Sorrido per quando sono felice, ma il sorriso mi muore in volto appena vedo il telefono di Noah squillare, è Chloe. Lo sveglio velocemnte <<Noah, meglio che vai via>> dico alzandomi velocemente è preparandomi. Quando esco dal bagno lo vedo appoggiato alla porta che mi aspetta. <<Buongiorno, come stai?>> chiede dolcemente, mentre io mi perdo nei suoi occhi <<Bene, ma va via, papà tra poco passerà>> dico mentendo. Mi da un bacio a stampo e corre via. Chiudo la porta e mi appoggio ad essa, perché dev'essere tutto così difficile? Perché per una volta non può andare tutto bene? Ma ho sbagliato, questa volta non dovevo andare a letto con lui, è sbagliato e io non voglio far soffrire Chloe.


Per tutto il resto della giornata evito i messaggi e le chiamate di Noah, così capira che non voglio sentirlo. Mi arriva una chiamata da papà così rispondo. <<Piccola passa a casa, hai dimenticato alcuni vestiti>> afferma dolcemente papà, ma so per certo che sta mentendo e che vuole solo vedermi. <<Certo papà, ora passo>> sussurro staccando il cellulare, per poi andare alla mia vecchia casa. Quando entro papà mi abbraccia. <<Dove sono i vestiti?>> dico ridendo. Lui fa spallucce per poi ridere a sua volta. <<Erik, puoi lasciarci un attimo da soli?>> dice Noah entrando dalla cucina. Annuisce chiudendo la porta e lasciandoci soli; bene.


<<Perché mi stai evitando?>> domanda confuso e triste, ma io non rispondo abbassando il viso.


<<Lola è una bella cosa, siamo fatti l'una per l'altra>> sussurra accarezzandomi il viso, ma lo allontano. <<Ieri sera è stato un errore, un tradimento>> mormoro torturandomi i capelli. <<No Lola, è la nostra occasione, cosa devo fare Lola?>> mi chiede stufo sedendosi sullo sgabello. <<Non lo so, ma io non posso essere l'altra donna>> confesso guardandolo negli occhi. <<Lola, io voglio stare con te, lo so che è difficile, ma insieme possiamo farcela, Chloe è...>> cerca di dire ma lo interrompo. <<La tua fidanzata, la mia amica, non posso farle questo>> soffio andando via da lì. Ho sbagliato è vero, ma non posso farlo ancora, Chloe è la mia amica anche se lei non farebbe tutto questo per me visto che mi ha rubato Noah. Quando esco di casa incrocio Chloe che viene verso di me <<Ciao Lola, volevo parlare con Noah ma ho preferito cominciare con te>> dice decisa. <<Va bene>> mimo aspettando che parli. <<Sta succedendo qualcosa tra di voi?>> domanda d'un tratto. Mi blocco cercando di dire qualcosa, ma non ho il coraggio di mentirle guardandola negli occhi. La scruto dispiaciuta, mentre lei gira lo sguardo tristemente. <<Grazie, non voglio sapere altro>> dice voltandomi le spalle. <<Aspetta>> inizio a dire mentre lei si gira per ascoltarmi. <<Ho sbagliato ok? Non so perché l'ho fatto, ma ormai non posso più tornare indietro e me ne pento, lui deve stare con te>> ammetto sincera con il cuore che si stringe. <<Questo lo hai capito prima o dopo esserci andata a letto? Come faccio a guardare Noah in faccia e non sentirmi io l'altra donna?>> domanda con voce tremante. <<Tu non sei l'altra donna, tu sei la sua fidanzata>> preciso arrabbiata, superandola. <<E tu non sei una qualsiasi che si è portata a letto, lui ti ama ancora>> urla alle mie spalle, ma non mi fermo per ascoltarla.

DO NOT FORGET ME {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora