Fiore Rosso

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La luce colpì i suoi occhi. Il leggero suono del vento e il frusciare di tessuto lo convinsero ad aprire gli occhi. Una stanza: un pavimento di piastrelle sconnesse, dalle cui crepe crescevano delle piantine. Indisturbate e di un verde intenso, così in contrasto con il resto del posto.
Guardò a sinistra. Un letto sfatto e una porta a vetri che occupava quasi tutta la parete. Scoprì così da dove proveniva il rumore. Una tenda bianca si stava muovendo.

Un triste senso di mancanza si fece strada nel suo cuore. Sentiva un qualche tipo di senso di appartenenza, ma allo stesso tempo di profonda differenza e lontananza. Un errore che poteva ancora percepire un mondo. Non era sicuro che quello che vedeva fosse reale.
Guardò in basso. Poté così constatare che i suoi arti erano tutti dove dovevano essere. Mosse le mani, piano - doveva pur sempre capire le modalità della sua esistenza. Il palmo destro era attraversato da un profondo taglio sanguinante. Sfiorò la ferita, ma si fermò subito. Adesso riusciva a sentirla, una lontana sensazione di dolore. Ebbe l'impressione che il suo corpo stesse reagendo per lui, guidato da un vecchio istinto.
Del sangue si fece strada verso il pavimento. Quando toccò terra, qualcosa prese vita: da una grigia piastrella iniziò a farsi strada un piccolo gambo, un bocciolo. Con velocità, vide sbocciare un fiore dai petali rossi.
Accanto a questo ve ne erano molti altri. Doveva essere il sangue perso fino a quel momento.
Vuoto. Niente si muoveva dentro di lui, bloccato in un senso di irreale. Qualcosa gli diceva che avrebbe dovuto reagire. Niente si muoveva.

Si accorse che i fiori disegnavano una strada. Una strada di delicati petali di un rosso intenso, conduceva verso una porta. Guardò alle sue spalle. Aveva intuito bene, aveva trovato l'uscita da quel posto. E provò ad uscire, senza risultati. Per quanto cercasse di fare forza la porta rimaneva nello stesso punto e non accennava a cedere.
Raggiunse allora il terrazzo. Scostando la tenda che gli aveva fatto riprendere i sensi, mise i suoi piedi nudi fuori. Il pavimento era più freddo. Dei brividi si fecero strada sulla sua schiena. Non c'era niente. Niente, ovunque guardasse, una distesa bianca, immobile, pesante. Più osservava, più ne sentiva il peso. Per questo smise poco dopo, si sentiva soffocare. In fretta, la sensazione lo indusse a ritornare nella stanza.
Era a tutti gli effetti intrappolato, ma non era colpito dalla situazione. Come se stesse accadendo ad un'altra persona, lui si stava solo guardando agire. Chi fosse "lui" non gli era chiaro.
Il suo sguardo tornò verso la porta all'interno. Era lì che doveva entrare, l'unica cosa che poteva fare. Ma quando vi si avvicinò, si trovò bloccato. Nel vuoto del suo cuore e della sua mente, sorse un monito. Come una sirena, diffondeva una sensazione di pericolo e disgusto.
Qualunque fosse la verità si trovava al di là.

Appoggiò la mano sulla maniglia. L'immagine di un braccio e molto sangue si formò, così come fu veloce ad andarsene. Il monito si fece più pressante. La sua testa si stava schiacciando sotto una pressione invisibile.
Aprì.
Davanti ai suoi occhi giaceva una distesa di fiori rossi. Così tanti, ovunque, non rendevano visibile il pavimento. Entrò, un paio di passi. Schiacciando la sua stessa creazione. Sulla sinistra, una vasca da bagno. Un liquame nero la riempiva, una consistenza densa e compatta, impossibile vedere il fondo, macchiava anche parte della parete. Si aspettava che avrebbe iniziato a sciogliersi da un momento all'altro.

Si diresse verso il lavandino accanto alla vasca. I suoi movimenti erano naturali, guidati da qualcosa che non era lui, ma a cui non sentiva di doversi opporre. Si lavò le mani, prendendosi il suo tempo.
"Per te" era inciso sul palmo sinistro, adesso ben visibile.
Sul polso, poco più in basso, una lunga cicatrice verticale marchiava il braccio. Delle lacrime uscirono dai suoi occhi. Una sensazione di piacevole calore lo avvolse. Si sentì portato verso la vasca, un'altra volta.
Sorrise, prima di entrarvi dentro, così com'era.
Poteva ricominciare.

Miscellanea - RaccoltaWhere stories live. Discover now