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Ethan's pov

Chissà perché ora mi sento così vuoto.

Sono chiuso questa stanza silenziosa e non faccio altro che pensare a lei. Sono seduto sul mio letto e sto fissando il nulla.

Sorrido mentre le lacrime cominciano a scorrere sul mio viso.

"Che coglione." Mi dico da solo stringendo i pugni.

Non mi guarderà più in faccia.

Cosa pensavo di fare? Baciarla e farla innamorare di me in due secondi? Non funziona così cazzo! Sono veramente un idiota.

Perché l'ho fatto proprio in quel momento? Perché proprio quando Max se n'è andato lasciandola a pezzi?

Mi asciugo le lacrime versate, mi scombino i capelli per poi andare sul balcone a fumare una sigaretta.

Mentre lo faccio dal mio cellulare parte una chiamata e quando controllo il display scopro che si tratta di Max.

Proprio ora deve chiamare?

Lui e il tempismo non sono la stessa cosa.

Rispondo e subito risento la sua voce allegra che mi fa scappare un sorriso.

"Hi darling!" Mi dice cercando di imitare un qualche accento americano. "How are you babe?"

Rido, anche se malinconicamente.

"Piuttosto che chiedermi come sto, parlami dell'America idiota. È bella?"

"Senza di te? No." Dice per poi scoppiare a ridere.

Ma è forse pazzo?

"Che ti prende Max?" Chiedo seriamente preoccupato prendendo un tiro dalla sigaretta.

"Oddio Ethan! Un gabbiano ha cagato sulla testa di un ragazzo che si stava mettendo in mostra davanti a due ragazze!" Mi spiega mentre riprende a ridere trascinando anche me nella sua allegria.

"Allora hai già trovato amici?" Chiedo.

"Sì, un nerd con gli occhiali e la camicetta. Sai che qui bullizzano più che in Italia? Quando l'ho conosciuto era seduto in un angolino e veniva ignorato dalla classe. Per sua fortuna è arrivato Max a salvarlo. Detesto tutti quelli della mia classe, si credono chissà chi. Sai che non giocano neanche a calcio? Sono tutti fissati col basket." Mi dice a raffica per poi sbuffare. "Devo dire a Trump di inserire il calcio nelle scuole, o almeno nella mia." Continua facendomi ridere. "Come sta Emma?" Mi chiede poco dopo facendo fermare il mio battito cardiaco.

"Scusa, ma mia nonna sta volando e devo aiutarla, devo proprio andare ora Max!"

"Aspe, cosa? No. Non provare ad attacca-"

Attacco.

Accidenti. Sono andato nel panico...

Lui non sa nulla di tutto quello che sta succedendo ed è meglio che non lo sappia.

Con che coraggio dovrei dirgli di aver baciato Emma, la sua ormai ex ragazza che ama ancora?

Mi arriva un'altra sua chiamata e per non essere uno stronzo patentato rispondo.

"Ethan, io appena torno in Italia per prima cosa mangio una bella pizza, poi ti ammazzo. Ma che ti è preso? Tu non puoi attaccare a me!"

"E perché no?" Chiedo già pronto a ridere.

"Perché non puoi attaccare ad un ragazzo bello come me."

Scoppio a ridere mentre lui comincia ad insultarmi.

"Devo davvero cambiare migliore amico, il mio è uno stronzo."

"Non puoi cambiarlo, io sono l'unico e il solo migliore amico di Max Caulfield." Dico sorridendo.

Grazie a Max ho già dimenticato la questione di Emma, anche se non appena finiremo di parlare mi tornerà in mente, per ora non voglio proprio pensarci.

"Ethan, facciamo una videochiamata? Sì, ok, va bene." Dice rispondendosi da solo per poi attaccandomi e chiamarmi su WhatsApp.

Rido per poi accettare la sua videochiamata.

"C'è un giorno in cui non fumi Ethuccio?"

Scoppio a ridere.
"Ethuccio? Neanche mia nonna mi chiama così."

"Se è la stessa nonna che stava volando poco fa, non ti devi sorprendere. Solo io posso chiamarti così Ethino."

"Smettila con questi nomi idioti Max Power."

Mi fa la linguaccia per poi mostrarmi la spiaggia in cui si trova e il ragazzo che è stato colpito da un 'regalino' di un gabbiano.

"Ora devo proprio andare, sai, qui la scuola comincia adesso." Dice indicando lo zaino che ha sulle spalle.

"Mi manchi Max, e manchi anche ad Emma." Dico tornando ad essere serio mentre lui mi sorride come sempre.

"Non sto andando in guerra, tornerò. Poi magari quest'estate venite a trovarmi. Sarò la vostra guida personale." Dice ridendo. "Ciao Ethan. Ci sentiamo stasera."

"Per me equivale a domani mattina, lo sai?"

"Io non credo, però se lo dici tu..." Continua a dire roteando gli occhi per poi scoppiare a ridere assieme a me. "Ciao Max."

Spengo la chiamata e finisco la sigaretta per poi spegnerla in un posacenere.

Ed ecco che mi ritorna in mente la cazzata che ho fatto con Emma.

Non me ne pento, però so di averla in qualche modo ferita.

Come devo comportarmi con lei ora?

In quel momento la vedo passare proprio davanti a casa mia e fermarsi davanti al mio cancello, con a fianco l'ultima persona che credevo sarebbe mai tornata: mia sorella.

Lascio cadere il posacenere a terra mandandolo in frantumi per poi dirigermi verso l'entrata.

Quando apro il cancello guardo prima mia sorella, poi Emma, e poi abbasso lo sguardo in imbarazzo.

"Che ci fai qui?" Chiedo mentre mia sorella entra con la sedia a rotelle.

"Ci vivo anche io qui. È stato scortese da parte tua far venire solo Emma, così per rimproverarti ho deciso di tornare a casa per qualche giorno."

Ora che me lo fa ricordare Emma mi aveva chiesto di ritornare assieme da mia sorella, ma non pensavo che ci sarebbe ritornata dopo quello che è successo tra noi.

Mi faccio da parte per far passare anche Emma per poi chiudere il cancello ed entrare in casa assieme a mia sorella e ad Emma.

Sono a disagio, ma sono anche felice di rivederla.


Spazio autrice:
Sono tornataaa! 😂❤️
Scusate per i ritardi, ma ho avuto molte idee per altri libri, come sempre. 😂😅
Spero possiate perdonare i miei ritardi e che continuiate a seguire questa storia. ❤️
Come vi è sembrato questo capitolo?
Fatemelo sapere come sempre.❤️
A presto! 🤗

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