👄Fiftyfive👄

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Quando raggiunsimo l'hotel ci dividemmo a coppie per le stanze.
Io e Mark prendemmo le chiavi della nostra stanza e salimmo con l'ascensore al quarto piano per andare in camera nostra.
Quando entrammo ci ritrovammo davanti una camera abbastanza spaziosa con due letti da una piazza e mezza ognuno. Posai la mia valigia accanto al letto che avevo scelto, quello più vicino alla porta ed all'unico armadio che c'era nella stanza oltre alla cassettiera dove era appoggiata la TV, invece dalla parte del letto di Mark c'era una piccola scrivania dove era appoggiato un vassoio con delle bustine di tisane e due tazze insieme a dei cucchiaini.
Notai dopo un po' che c'era un tavolino in vetro ed acciaio vicino alla poltrona accanto alla cassettiera, sopra alla lastra di vetro erano appoggiati dei bicchieri e una grossa bottiglia d'acqua minerale.
-Wow, non ci fanno mancare nulla- commentò Mark ridacchiando.
-Già- risposi ancora pensando al sogno che avevo fatto.
Era stato così dannatamente reale.
L'avrebbe mai fatta una cosa simile?
Dopo pochi secondi, però, il moro tornò serio.
-Posso sapere cos'hai sognato per averti fatto piangere in quel modo?- disse sedendosi sul suo letto senza perdermi un attimo di vista.
-Ho sognato di essere lasciato da te. Dicevi che avevi abbandonato gli NCT e che non ti avrei più rivisto- dissi sul punto di piangere un'altra volta.
Mark in un secondo mi fu davanti e mi abbracciò forte ancora una volta.
-Non farei mai una cosa simile, lo sai benissimo- sussurrò al mio orecchio per calmarmi.
-Ti ho promesso che non me ne sarei mai andato, che non ti avrei mai più lasciato solo un'altra volta. Stai tranquillo piccolo mio, starò sempre con te, qualsiasi cosa accada- disse per poi staccarsi da me ed iniziare a baciarmi sulle labbra. Una lacrima scese sul mio volto rigando una mia guancia, dopo poco però iniziarono s scendere altre lacrime. Iniziammo a baciarci lentamente, però lui iniziò a camminare verso il mio letto con me al seguito contrario dallo staccarmi dalle sue labbra.
Si sedé sul letto e io salii a cavalcioni su di lui continuando a baciarlo come se fosse la prima volta.
Lui portò le sue mani sui miei fianchi mentre io misi le mie sulle sue spalle. Mi sollevai un po' dalle sue gambe facendogli tirare sempre più su il volto per non staccarsi da me.
Lui spostò le sue mani tra il sedere e le cosce facendomi sobbalzare un po'.
-Ti amo- dissi in lacrime staccandosi un attimo dalle sue labbra.
-Ti amo così tanto- continuai con il viso ormai completamente umido.
-Scemo smettila, mi metti in imbarazzo- rispose facendomi ridere, lo sapevo che non l'avrebbe detto facilmente, ci sarebbe voluto ancora un bel po' di tempo a fargli dire un "ti amo".
-Chi sarebbe lo scemo?- risi io.
-Tu- disse per poi attaccare di nuovo le mie labbra, questa volta però con più violenza.
Mi morse il labbro inferiore facendomi gemere dal dolore.
-Dio. Rifallo ti prego- pregò riferendosi al gemito.
Mi baciò di nuovo con foga.
-Non posso farlo di mia volontà- Risi sulle sue labbra.
-Questa è una richiesta?- chiese lui leccandomi il labbro inferiore.
-Io non ho detto niente- risposi con una piccola linguaccia.
Alle mie parole però Mark non poté non reagire, in un secondo mi ritrovai con la schiena sul letto con lui sopra di me.
Rise sulle mie labbra e poi si abbassò sul mio addome alzandomi i vestiti fino alle clavicole.
Iniziò lentamente a baciare la mia pelle intorno all'ombelico per poi iniziare a mordere qualche lembo di pelle qui e là facendomi gemere di nuovo per il dolore.
-Aah~, Ma-ark fa m-male- gemei ancora. Mi aggrappai ai suoi capelli.
-Dio quanto ho desiderato mordere questa pelle- disse salendo fino al mio petto.
-M-mark ti pre-ego- piagnucolai.
Sentivo le scosse in tutto il corpo, il mio respiro diventava sempre più irregolare.
-"Ti prego" cosa?- disse guardandomi con quei suoi occhi enormi.
-C-onti-inua- dissi gemendo ad un altro morso.
Lui rise salendo alle mie labbra per poi baciarmi nuovamente senza pietà.
Sentimmo bussare alla porta, ma il moro se ne fregò altamente ritornando a mordere ed a leccare la mia pelle come se niente fosse.
-C-chi è?- cercai di dire senza gemere nuovamente a causa delle provocazioni di Mark.
-Sono Jaehyun, dobbiamo andare a parlare con il manager perché ci ha chiamati in vista della tappa di domani- disse il maggiore da fuori.
-Ok, arriviamo t-tra un atti-imo- risposi maledicendo Mark in dieci lingue differrenti.
Dopo poco riuscii a fermare il moro e a risistemarmi i vestiti.
-Cretino- dissi con il fiato spezzato.
-E questo linguaggio?- rise lui alzandosi dal letto.
-Maledetto, sei un maledetto, altro che- dissi a denti stretti fingendo di essere arrabbiato.
Lui in risposta mi diede un bacio sul naso.
-Sei così carino quando fingi di essere arrabbiato- disse facendomi perdere un battito.
In risposta gli tirai una botta anche abbastanza forte sulla spalla che lo fece scoppiare a ridere.
-Sei tutto rosso! Vatti a sciacquare la faccia!- rise ancora facendomi imbarazzare ancora di più.
Corsi in bagno a lavarmi il viso e per calmarmi, alzai la maglietta e guardai quanti morsi mi aveva lasciato sulla pelle.
-Dannato...- sussurrai guardando ogni singolo marchio, uno più profondo e con la pelle più gonfia dell'altro.
Uscii dal bagno e con il moro andammo a parlare con il manager insieme agli altri.

ꜰxᴄᴋ ɪᴛ | ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋWhere stories live. Discover now