|Numero 24|

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Era veramente molto tardi quando
arrivammo alla villa, avevo paura di come avrebbe reagito mio padre a trovarsi attorno, Creepypasta killer.
Fortunatamente non andò poi nemmeno così tanto male, Bhe non era da tutti giorni incontrare assassini, ma per fortuna rutto era andato bene.
Lo Slenderman gli aveva dato una stanza, e non l'avevo ancora ringraziato per bene, mi alzai dal letto, guardando Jack dormire, il vaso continuava a chiamarmi ma capì che era qualcosa dentro la mia testa, quindi lasciai volare via quella stupida idea di aprirlo, uscì dalla stanza quando il telefono squillò:
"Sconosciuto"

"Pronto?" Risposi a bassa voce dato la
Tarda ora.
"Sei (T/n) giusto?" Mi domandò la voce sconosciuta.
"SONO UN AMICO DEL TUO ADORATO JACK MOLTO PIACERE" Urlò dal telefono, facendomelo spostare dall'orecchio per quanto rumore faceva.
"Vi ho visto oggi al manicomio, e grazie a un'altro tuo amico sono riuscito a scappare." Rise.
Non riuscivo a capire cosa stava succedendo, senti un'altra voce sotto la chiamata, una voce molto famigliare:
"Ciao (T/n)"
"Tu.." risposi sorpresa.
"Laughing Jack! Bastardo devi vergognarti!" Gli urlai era già molto
Tardi speravo che non avevo svegliato qualcuno.
"Pensi che sia io il cattivo?" Fece la finta voce triste, non risposi.
"Cosa c'è (T/n) IL GATTO TI HA MANGIATO LA LINGUA?!" Urlò.
Iniziai a spaventarmi seriamente, quello che mi stava parlando non era quel "Laughing jack" che avevo conosciuto.. quello che avevo conosciuto per davvero era un burattino.
"(T/n).. ci sei?" Fece di nuovo la voce triste, e stetti di nuovo zitta.
"Ho detto.. ci sei?!" Urlò ancora.
La finestra nel corridoio si spalancò, rivelando la forte luce della luna, mi avvicinai lentamente restando sempre con l'orecchio sul telefono, ma la chiamata venne interrotta, facendo diventare la voce reale:
"Allora sei ancora viva." Disse serio, mi girai spaventata, la persona che fino a un mese fa consideravo come un caro amico.. o meglio come un fratello si trovava davanti a me, lo guardai aveva le braccia incrociate, i suoi occhi grigi erano incollati ai miei.
Una leggera lacrima scese lungo il mio viso, cercai di trovare le parole:
"P-perché.. J-Jack perché.. hai fatto tutto questo." Da una lacrima diventarono varie lacrime, trasformandosi in un vero e proprio piango liberatorio, mi inginocchiai a terra, non guardandolo nemmeno.

Sentì i suoi passi avanzare verso di me,
Asciugai alcune lacrime con il pigiama, guardando le sue scarpe, i capelli mi coprivano il viso, e un suo urlo mi fece sussultare:
"Alzati!" Mi alzai lentamente non guardandolo mai negli occhi.
All'improvviso mi abbracciò, facendomi mancare il respiro per pochi secondi e senza accorgermene mi stava accarezzando i capelli, cercando di rassicurarmi in tutti i modi possibili ma la paura non passava tutto quello che lui e sua sorella avevano fatto a Jack e Toby, non poteva essere perdonato, mi alzò il viso senza staccarmi gli occhi di dosso.
"Non te l'ho mai detto per paura.. ma ti ho sempre amato." Mi baciò facendomi un taglio sul braccio.

Mi svegliai facendo un leggero urlò, mi guardai attorno, il letto era vuoto Jack non era lì, era probabilmente andato da qualche parte il sole era alto ragionai che era un sogno.. Laughing Jack non era più tra noi, era morto così aveva detto Jack mi disse che aveva accettato la sconfitta teletrasportandosi, avendo delle ferite mortali sarebbe morto pochi minuti dopo da qualche parte.
Un bruciore al braccio sinistro mi fece allarmare, alzai la manica del pigiama ritrovandomi un graffio di artiglio, molto visibile.. ragionai su una cosa quello non era un sogno, Laughing Jack era ancora vivo.

|Laughing Jack|
Gli ho detto che la amo, e l'ho baciata, non riuscivo a tenere più questo peso dentro, si so che ormai è innamorata di quell'altro, ma dovevo dirglielo almeno alla mia unica ragione di vita, però l'ho dovuta graffiare, facendola anche svenire, non doveva ricordarsi del nostro incontro, doveva scordarsi di me come questa notte, la presi in braccio andando verso la sua stanza.
Un leggero sorriso apparì sul mio volto, un sorriso di felicità, capì che ad almeno qualcuno sono importato per
davvero, non ho mai considerato Jill come una vera sorella e per questo non gli ho mai voluto bene per davvero, abbiamo solo avuto un rapporto di simpatia e nient'altro, le uniche cose che avevamo in comune, poteva essere che eravamo due killer psicopatici, che avevamo una storia veramente simile o che amavamo qualcuno per davvero.
Poteva sembrare una ragazza dai facili costumi si, ma amava veramente Jack come io amo la mia (T/n), ma tutto e tutti hanno visto solo quello che volevano vedere ovvero una pazza che per una scopata ti diceva quello che volevi sapere, ma invece no, lei non era così.

Aprì la porta della sua stanza, trovando Eyeless Jack sdraiato sul letto senza essersi accorto di nulla, appoggiai (T/n) acconto a lui, dandole un leggero bacio sulla fronte.
"Ti prometto che questo non è un addio.. ma un arrivederci" sussurrai per poi scappare.

|Reader pvs|
Sospirai, cercai di non pensarci dovevo parlane con lo Slenderman, mi alzai dal letto andandomi a fare una doccia veloce per poi vestirmi, guardai l'orologio che segnava le "9:16" era veramente presto e la CreepyHouse sembrava deserta, incontrai Jeff e Toby che mi salutarono dicendomi che mio padre si trovava in salone, e infatti era lì seduto sul divano che si gustava una calda tazza di caffè, seduto alla poltrona accanto a lui, si trovava lo Slenderman.
(Qui qualcosa non va)
Entrai in salone salutando entrambi andando a sedermi vicino a mio padre.
Accesi la Tv trovandomi subito un telegiornale.
"si salve cari spettatori benvenuti al tg della mattina, sono esattamente le 9:20 e la notizia dell'ultimo minuto è di un orrendo e spietato massacro al manicomio della nostra piccola cittadina, le morti totali sono esattamente 10, i feriti invece sono 5, non sappiamo come un solo paziente Marco Couth malato di schizofrenia e di visioni abbia potuto fare una cosa del genere, sulla scena del delitto è stata trovata una scritta di sangue 'Laughing Jack è stato qui.' Molti associano questo nome a un'altro personaggio inventato dallo spietato killer, grazie per averci seguito anche questa mattina maggiori informazioni al tg di stasera, vi lasciamo al temp-" spensi la tv rimanendo sconcertata come lo Slenderman, tranne mio padre che guardava entrambi non capendo sapendo solo che quello era il manicomio dove era poche ore prima.
"Quel ragazzo sta facendo un'enorme cazzata." Disse lo Slenderman infuriato.

|Eyeless Jack| PREDATOR Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora