Capitolo 9

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Nell'antichità tutto era più semplice.

Può sembrare una frase da anziani e persone vissute, effettivamente io sono una delle creature più vecchie esistenti, a parte per questo piccolo dettaglio, sono convinta che questa affermazione sia vera.

Non molti sanno quando abbiamo iniziato il nostro lavoro sulla terra, questo perchè ora le persone preferiscono insegnare ai bambini cose insignificanti come la Mesopotamia, l'impero romano, il regno di Carlo Magno e tutte quelle vicende ormai finite, passate e inutili da sapere.
Dimenticandosi la parte fondamentale che ha forse determinato tutte queste storie infinite, ovvero noi.

La vera storia, che ormai non si racconta e insegna più, iniziò nel 30,000 prima di Cristo, noi esistevamo già da molto tempo, ma prima di allora non eravamo mai scesi sulla terra per poter connetterci con l'uomo, li abbiamo visti nascere, evolversi e abbiamo sempre sorvegliato su di loro spostando i pianeti e decidendo per loro quale strada fosse la migliore.

Un giorno, Pesci ci radunò e ci convocò per comunicarci che il tempo era arrivato, che gli uomini erano pronti per sapere di noi, erano abbastanza evoluti da poterci capire e credere nella nostra forza e potenza.
Nessuno di noi era pronto, tutti volevamo conoscere il mondo sotto di noi ma nessuno aveva mai veramente pensato di poterlo fare, l'unico che sapeva esattamente quello che sarebbe successo era Niall.
Ricordo ancora la paura negli occhi dei segni sentendo la notizia, io stessa ho smesso anche solo di respirare, anche i segni più coraggiosi come Ariete e Leone non avevano niente da dire riguardo la notizia.

Non sapevamo come erano gli uomini, se ci avrebbero accolti o combattuti come nemici, ma Pesci lo sapeva e sapeva anche come creare un legame con loro e chi mandare per la prima spedizione.

Scelse i segni cardinali, non per il nostro coraggio, quello non era tanto, scelse noi per il nostro modo di comunicare, per il nostro modo di farci piacere dalle persone e non incutere paura, scelse me per il mio modo di conoscere sempre cosa è giusto, scelse Ariete per la sua fiducia in se stessa, scelse Capricorno per il suo essere sempre responsabile e pacato e infine Cancro per il suo essere comprensivo e dolce.

Nessuno di noi moriva dalla voglia di compiere quel viaggio, eppure, sotto la spinta prepotente dei segni mobili, cominciammo a scendere verso una zona remota di quella che allora non era ancora chiamata Africa, ci ritrovammo in una steppa con i primi uomini, non avevano una grande cultura, non avevano vestiti elaborati e vivevano ancora di caccia e raccolto.
Quando ci videro ebbero paura di noi, non eravamo vestiti come loro, non camminavamo come loro e sicuramente non gli assomigliavamo, il primo che decise di iniziare una discussione fu Zayn, ma fallì miseramente capendo che ancora non erano pronti, avevano paura e per combattere la paura cercarono di ucciderci.

Ovviamente anche al tempo avevamo i nostri poteri e con uno schiocco di dita Ariete incendiò le loro lance usando il suo elemento, si spaventarono così tanto che l'unica cosa che ci chiesero o gesticolarono fu da dove provenissimo e ognuno di noi indicò il cielo facendo accendere le nostre costellazioni.
Non capirono molto, quasi niente se dobbiamo essere onesti, ma quella non fu la nostra ultima volta sulla terra.

Dopo lunghi studi da parte dei segni Mobili, Gemelli con la sua intelligenza, Vergine con il suo essere analitico, Sagittario con la sua curiosità e Pesci con la sua saggezza, individuarono luogo e tempo perfetto per tornare in terra e riunirsi con l'uomo.

Nel 680 prima di Cristo io e il mio gruppo vacanze, tornammo sulla terra, non in un posto a caso ma in Babilonia, il luogo in cui gli umani si sono dimostrati più intelligenti e portati a capirci.
I miei ricordi dei dettagli sono molto sfocati e molto imprecisi, del resto non è stato qualcosa avvenuto pochi anni fa, quello che ricordo meglio sono le grandi mura in pietra nel mezzo del nulla, ricordo quanto rimasi sorpresa dalla loro dote di costruire edifici così alti senza l'uso dei nostri poteri, ricordo i colori vivaci delle case e dei templi, ricordo questo blu acceso con dipinti sopra le loro vicende.
Ricordo i loro abiti colorati e le acconciature delle donne particolari e diverse dalla mia, a quel tempo eravamo vestiti come loro ma non ci potevano considerare parte del loro gruppo.

STAR DIVINATION// LUKE HEMMINGS Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora