Capitolo 4 - Il temuto Alpha del Nord

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La sala è avvolta in un silenzio. Gli schiavi sono tutti nascosti dietro le colonne. L'aura di questo Alpha è molto potente, riesci persino a toccarla. I peli della pelle si addrizzano come se l'aria fosse ricca di elettricità. Il potere che emana è strabigliante e non è ancora entrato dentro il castello.
Vedo il mio Alpha che sta entrando nella sala da pranzo con i suoi beta al fianco destro e sinistro. Vicino al  fianco destro dove c'è uno dei Beta, si trova Agnes. Lei non manca mai.

Io sono ancora impegnata a finire il più in fretta possibile, ma il mio corpo sta facendo metà delle azioni che il mio cervello manda.

Agnes nota che sono l'unica in mezzo alla sala china. Mentre lei è sul piccolo rialzo in cui si trova la tavola apposita dell' Alpha e per i suoi vice oppure quando ci sono gli ospiti di tale rango. Sento il suo sguardo, poi quello del mio Alpha e degli altri schiavi. Quelli che sembrano minuti invece sono secondi. Avverto i passi di Agnes mentre l' Alpha sta fermo pronto ad accogliete gli ospiti, lei viene mi prende lo straccio che avevo in mano si china alla mia altezza e nemmeno il tempo di capire cosa stava per accadere che mi colpisce in viso un' altra volta. Finisco a terra sul pavimento pulito che inizia un nuovo pestaggio, con questo oggi è il quarto. Quello di prima si sente ancora, ferite e dolori compresi.

E poi ...

La porta della sala viene aperta. Il silenzio regna. Dei passi si sentono leggermente in lontananza; Agnes sembra che ignora questa entrata molto attesa dalle persone circostanti. Lei è talmente presa da me che vuole punirmi perché non ho saputo rispettare i tempi.

Mi umilia di fronte, non solo al mio branco, ma anche davanti agli ospiti.

Ad un certo punto mi rannicchio in posizione fetale, vedendo ormai la mia fine. Poi vengo salvata, credendo che Morfeo mi abbia accolto tra le sue braccia.

Silenzio totale
E poi una voce, che emana ancora con più  freddezza possibile riferite al nostro Alpha.

< come benvenuto, non mi è piaciuto> sento in lontanza, la durezza di tali parole.

Non avrei mai sentito tale suono, se non fosse stato cosi deciso e non fosse stato cosi forte.

Sento un suono tipico di uno schiaffo, io li conosco ormai da tanto tempo. E subito si sentono sussurri.

< Alpha del Sud, io non giudico il tuo modo di comportarti all' interno tuo branco. Non sta a me decidere. Il tuo popolo è la tua forza, con questo benvenuto cosa devo pensare di te ? >

< Alpha del Nord è un onore averla qua oggi. Mi scuso per il comportamento della mia governante per non averla accolta in maniera educata. Mi scuso ancora di più per la schiavasa oggi non ha svolto adeguatamente i suoi lavori. Agnes stava provvedendo a punirla. - adesso si rivolge direttamente ad Agnes - Agnes credo che sia meglio scortare la nostra ragazza in un luogo più opportuno e più tardi provvederò personalmente.
In quanto a lei, Alpha del Nord la invitò ad accomodarsi sia a lei che al suo branco.>

Silenzio ... solo passi.

E poi una mano che mi tocca, mi chiudo a riccio anche se a fatica.

< Ehi, Stai bene ? >
Silenzio da parte mia, come potrei parlare visto che non so come si fa.

Nel mio stato di semi conscienza, anche se vedo sfocato e sento in maniera ovatta. Capisco che intorno a me la situazione è tesa e ricca di elettrictà.

< Cosa ti hanno fatto ? -  lo dice  sotto voce, un suo pensiero uscito dalla bocca, un pensiero udito da me. - Ju! >

Si alza dalle ginocchia e anche Agnes si è alzata e spostata di qualche passo.

< Alpha del Nord quella ragazza non parla, la mia governante se ne prenderà cura. La conosce fin da piccola è come se fosse una madre adottiva per lei. >

< Ne sono certo Alpha del Sud. Ma voglio affidarla a mani più delicate delle sue e della sua governante, se mi permette. Il mio curatore aiuterà la sua governante a curarla visto che conosce in maniera più approfondita le arti mediche >

Mi sembra di essere estrania al mio corpo, lo sento debole e stanco. Sembra che questo Ju mi stia controllando, le sue mani sono cosi calde. Sembra di scottare oppure sono io. Ho molto sonno.

E poi sento udire da una voce bassa <è messa veramente male>

Poi delle braccia mi alzano. Sembra di essere appoggiati sopra una nuvola. Anche se la nuvola come mi muove mi fa male .

Mi gira, non vedo il suo volto i miei occhi combattono la luce, sono stanchi. Comincio a vedere nero che circonda la luce e piano piano si allontana.

Sento delle braccia sulle mie spalle, piano piano prende le ginocchia e nel sollevarmi lentamente non riesco a trattenere un piccolo gemito di dolore. Mi fa tutto male, e lui non è la causa.

<Luxus - credo che vengo passata nelle mani di qualcun'altro-  fate attenzione e controlla Ju andate insieme alla governante> sento dei sussurri lievi.

Sento una piccola voce nella mia testa che mi dice di lasciarmi andare. Forse dovrei, se il paradiso mi vuole tra le sue braccia, lasciatemi andare.

< Adesso sei al sicuro >

Dopo tanto tempo finalmente chiudo gli occhi. Il nero mi circonda portandomi lontana da quella realtà.

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                                                   NOTA D' AUTORE

SALVE

Perdonate la mia assenza ho avuto dei problemi personali.

Non li ho risolti tutti, ma mi sembrava doveroso almeno pubblicare un' altro capitolo di questa storia e di spiegare un attimo. Non voglio sospendere la storia, vorrei anzi continuarla.

Ho un sacco di idee che mi frullano nella testa per questa storia e le altre.

Mi devo organizzare e prometto di dedicare a voi un angolino del mio tempo.

Ringrazio chi sta leggendo la mia storia facendomi capire che ci tiene a sapere come continua. Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto con una stellina o un commento.

Grazie Buona Serata.

Sirvi23


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⏰ Última atualização: Dec 05, 2020 ⏰

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La lupa in cerca di un futuroOnde histórias criam vida. Descubra agora