Cap. 10 Senza Di Lei..

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Pov. Percy
Erano passati tre giorni da quel pomeriggio piovoso che non scorderó mai. Era una tortura vedere Annabeth a scuola ogni giorno e venire respinti appena si accennava il minimo monosillabo, era una tortura vederla vicino a me in classe e non poterle mettere un braccio intorno alle spalle senza essere schiaffegiati, una vera e propria tortura. Ormai non uscivo più di casa se non per andare a scuola, passavo tutti i pomeriggi a piangere come un bambino dell'asilo ma non potevo farci niente, io amavo Annabeth e soffrivo come un cane. Ormai non avevo più contatti con il gruppo, anche con Jason avevo chiuso i rapporti ma lui cercava sempre di parlarmi ma io gli rispondevo con un dito medio bello piazzato. Mi sentivo uno stronzo a fare quelle cose ma stavo morendo dentro e avevo intenzione di dimostrarlo al mondo intero, non ero il tipo da nascondere le emozioni. Uscii solo un giorno ma per comprare il pane, rigorosamente incappucciato e con la musica più triste che riuscissi a trovare sparata nelle orecchie. La signora alla cassa mi guardava male e di sottecchi mi lanciava occhiate con circospezione, finchè alla fine si decise a chiedermi - qualcosa non va Ragazzo - io senza neanche pensarci troppo le dissi bruscamente - non sono affari suoi! - e me ne uscì tutto incazzata da quello stupido negozio. Arrivato al portone di casa la mia testa scoppiava, manco uscito di casa che già mi ritrovavo a discutere con una persona che non c'entrava niente '' sono un mostro '' mi dissi scuotendo il capo. Alzai lo sguardo per incastrare le chiavi nella mia serratura ma mi caddero dalle mani per lo stupore : Annabeth era riflessa sul portone di casa. A quel punto mi girai e lo sguardo sicuro della ragazza mi pervase, con molta calma mi disse - dobbiamo parlare -.

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