Una morte

181 9 0
                                    

Quando il primo calcinaccio piomba a un centimetro dalla mia testa, urlo a Luke: - Dobbiamo andarcene di qui! -. L'esplosione mi ha lasciato nelle orecchie un ronzio talmente intenso che faccio fatica a sentire la mia voce.

-Aiutami! – mi urla Luke di rimando. Lo sforzo lo fa tossire.

Mi passo il braccio di Vader intorno alle spalle. Luke fa lo stesso. Cerchiamo di alzarlo, ma è troppo grosso, troppo pesante. Vader emette un ruggito di dolore e io vorrei fermarmi, trovare un modo migliore, ma in quel momento salta la luce in tutta la sala, lasciandoci completamente al buio, e capisco che abbiamo pochi secondi prima che crolli o prenda fuoco per il corto circuito.

-No – gracchia lui. – Lasciatemi...Andate...

-Collabora, o ti prendo a calci! – gli urlo. Lui smette di fare resistenza, probabilmente per lo shock di sentirmi parlargli in questo modo, e io e Luke, seguendo le luci arancioni di emergenza che si sono accese nel corridoio, riusciamo a trascinarlo fuori dalla sala del trono, che crolla del tutto appena siamo in salvo.

Caos. È la prima parola che mi viene in mente appena mi guardo intorno. Mentre i muri scricchiolano, le lampade appese al soffitto oscillano, si spengono e si staccano, le componenti elettroniche saltano sprizzando scintille ovunque, soldati imperiali completamente in preda al panico corrono da tutte le parti, in cerca di una via di fuga. Cerco di chiamare qualcuno con il ComLink, ma mi accorgo che ha smesso di funzionare.

-L'hangar! – strillo nell'orecchio di Luke.

Un po' spingendolo, un po' strattonandolo, riusciamo a trascinare Vader, in mezzo a tutto questo bailamme, nell'hangar, verso una nave. Stanno tirando su la rampa. Mollo Vader e corro verso i soldati, agitando le braccia e urlando di aspettarci. Riesco a fermarli, torno indietro, e aiuto Luke a trascinare Vader fino alla rampa. Ma a quel punto, Luke crolla, tirando Vader giù con lui. Vader non oppone alcuna resistenza e io mi sento invadere dal terrore.

-No! -. Mi butto in ginocchio accanto a lui, lo afferro per un braccio, lo tiro. Cerco di dare un senso alla visione del mio maestro sdraiato esanime sul pavimento. – No, ti prego, non adesso, non adesso!

-Trillian...-. La sua maschera sembra allontanarsi poco a poco.

-Alzati! Ti devi alzare!

-Trillian...

-Ci sono le capsule mediche sulla nave! Ti prego, alzati!

-Trillian, no -. Vader mi afferra un polso e me lo stringe. Gira la testa verso Luke, che non piange, talmente devastato da essere ben al di là delle lacrime. Cerco di controllare la rabbia, ma il ruolo di offrire a Vader qualcuno a cui aggrapparsi mentre si scioglie dalla vita spetta a me, non a Luke.

– Aiutami a togliere la maschera – sussurra Vader a suo figlio.

-Ma morirai – protesta Luke.

Vader parla a voce così bassa che non riesco quasi a sentire cosa dice. - Niente può impedirlo, ormai. Almeno per una volta...Lascia che vi guardi entrambi con i miei veri occhi.

Luke mi guarda cautamente, ma io non cerco di fermarlo. Vader morirà, sia senza la maschera che senza. Lo so con la stessa certezza con cui so che la Morte Nera sta per diventare una palla di lamiera avvolta dalle fiamme e in picchiata verso lo spazio profondo.

Lentamente, esitando, Luke rimuove la maschera dal volto di suo padre. Ci si presenta un volto devastato da cicatrici, in mezzo alle quali gli occhi, identici nella forma a quelli di Luke, vagano tra me e lui senza riuscire a metterci a fuoco. Ha ancora il respiratore davanti alla bocca. Inaspettatamente, sorride.

Memorie di un'apprendista SithDove le storie prendono vita. Scoprilo ora