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T.

"Almeno mi auguro che in questo posto del cazzo il cibo sia decente." sbuffai mentre poggiavo delicatamente la maschera idratante sul mio viso, mentre con occhio attento cercavo di posizionarla per bene guardandomi allo specchio.

"Tecnicamente il cibo dovrebbe essere dei migliori, qui. Niente di quello schifo di cibo industriale che siamo soliti mangiare in città." rispose Lui ignorando il mio tono rude, mentre era intento a grattarsi sguaiatamente la pancia nuda, dopo essersi steso sul letto.

"Ancora devo capire il perché di questa tua scelta." commentai.

"Di venire qui?"

Annuii, stendendomi a mia volta su quel letto a baldacchino dallo di stile barocco.

"Avevo voglia di un viaggetto."

"Di solito i tuoi viaggetti consistono in posti super affollati, con una gran vita mondana e locali dove riuscirebbero a rifilarti un drink da milioni di won."

"Fai troppe domande ragazzino. Usa quella bocca per succhiarmi il cazzo, piuttosto." concluse, intento a slacciarsi violentemente la cintura.

"Ho la maschera indosso, se non te ne fossi accorto." puntualizzai freddo.

"Non me ne frega un cazzo. Con o senza, ora mi fai un cazzo di pompino." annunciò con un tono che non voleva sentire ragioni, mentre con una mano afferrava la mia testa per portarla violentemente al suo bacino, con l'unico scopo di dargli piacere.

——

"Il cibo era delizioso, Signor Presidente. Non potevamo desiderare di meglio." ringraziò l'uomo accanto a me con un gran sorriso che, quasi quasi, lo faceva sembrare un uomo gentile ed onesto.

"Queste parole sono musica per le mie orecchie. Ho ingaggiato i migliori cuochi del paese per servirvi il meglio. Posso solo immaginare il tipo di cibo a cui lei e suo nipote siate abituati."

"Devo ammettere che tengo molto alla nostra alimentazione, soprattutto a quella di Taehyung: per mantenere un tale grado di bellezza c'è anche bisogno di una dieta sana e dotata dei migliori prodotti."

Incredibile come, neanche davanti a degli estranei, non si degnasse di tenere la bocca chiusa riguardo la cura che mettevo per il mio aspetto fisico.
Potrebbe sembrare una cosa positiva, certo.
"Ci tiene a mettere in mostra la tua bellezza."
"Vuole ripagarti dei tuoi sforzi di prenderti cura del tuo corpo."

No, il motivo era molto più malato di quanto si potesse credere.

Io ero solo un trofeo da esporre, di cui vantarsi, di cui parlare alla gente.
Io ero bello, lui ne traeva vantaggio.

Mi ero già stancato di sentire quel tipo di conversazione, così portai la mia attenzione ad altro: non mi ero particolarmente impegnato ad osservare i dettagli della stanza in cui ci trovavamo, cosa che invece ero solito fare ad ogni Sua cena di lavoro. Troppo sopraffatto dalla noia per dare ascolto ai discorsi di quelli dei piani alti.

Il palazzo era stato palesemente appena ristrutturato. Mentre gli altri edifici del villaggio parevano cadere quasi a pezzi, questo, mantenendo sempre uno stile rustico, era certamente messo a nuovo.
La parte più bella della stanza erano delle enormi vetrate che rivestivano tutte e quattro le pareti, dando spettacolo a quei meravigliosi campi illuminati dalla luna da poco arrivata all'apice della sua altezza.

Istintivamente mi alzai, sistemandomi lo scialle color smeraldo sulle spalle.
Mi feci attrarre dalla vetrata più vicina, volendo ammirare il paesaggio da un punto di vista più ravvicinato.
Quando notai che quella vetrata dava su un balconcino, non ci pensai due volte a tirar giù la maniglia e fuoriuscire da quella stanza.

𝔯𝔞𝔤𝔞𝔷𝔷𝔬 𝔠𝔬𝔫 𝔩'𝔬𝔯𝔢𝔠𝔠𝔥𝔦𝔫𝔬 𝔡𝔦 𝔭𝔢𝔯𝔩𝔞Where stories live. Discover now