N-5 [Reputazione]

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Capitolo numero cinque

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Capitolo numero cinque

“Reputazione”


Friday Night

Luke e Carl, dopo aver spaccato il culo a quei quattro tizi, ritornarono a casa silenziosamente, entrando dalle finestre della camera del maggiore, anche se, per fare ciò, il biondino si ruppe quasi un femore mentre Carl, più volte, aveva rischiato di farli scoprire: non sarebbe stata la cosa migliore, dato che si trovavano appesi ad un albero, come delle scimmie.

Fortunatamente un ramo enorme di quell'albero, che Luke aveva tanto odiato in precedenza, giungeva proprio dinanzi alla sua finestra.

«Porca di quella Katy Perry, ci siamo riusciti» esaló, affannato, il tredicenne, con il petto adiacente al pavimento, con la guancia sinistra spalmata malamente sul pavimento liscio e le braccia che si muovevano a caso.

Infatti il ragazzino, dopo essere quasi caduto dal ramo, era riuscito a balzare all'interno della finestra aperta.

«Terra, finalmente siamo sulla terra ferma!» l'urlo gioioso del ragazzino fu strozzato subito dalla mano sudaticcia e sporca di Luke, il quale fulminò, non tanto bonariamente, il fratellastro.

«Sei per caso coglione? Vuoi farti scoprire, testa di rapa? Vai di là ora, svestiti e nascondi questa roba da qualche parte: né mamma, né papà, li devono trovare» Carl annuì lentamente, con ancora la faccia spiaccicata al pavimento e un accenno di sorriso sulle labbra.

***

Saturday evening

Era sabato sera, ovvero il giorno dopo quella grande missione, e Luke, ovviamente, voleva godersi la fine di quella stressante giornata: di prima mattina, infatti, era stato obbligato da Liz ad aiutarla con le preparazioni della giornata, dato che a pranzo avrebbero ospitato i vicini per un barbecue; dopo essersi ingozzato di salsicce, hamburger e patatine fritte, la signora Anne si era presentata, alle sei del pomeriggio, con un'enorme torta.

«come farò a far entrare tutto questo cibo nel mio stomaco?»  domandò ad alta voce il biondino, facendo scoppiare a ridere tutti i presenti.

Aveva chiacchierato, durante quella "terribile" e asfissiante giornata, con il più piccolo della famiglia Styles, ovvero Harry Styles, ventenne che, da poco tempo, era ritornato in America, dopo un bel viaggio a Londra.

E ora Luke, alle dieci di sera, si trovava seduto sulla poltrona più comoda del salone di casa sua annoiato, con il telecomando tra le mani.

«... nelle ultime ore si parla solo di ciò: "H-Protector" e "Bad-kid"; questi sono i nomi con cui tutti noi conosciamo i protagonisti di un video, oramai conosciuto in tutto il globo, divenuto virale in pochissime ore, pubblicato su YouTube, piattaforma gratuita.
Il video pubblicato online ha una bassa qualità audio, le immagini sono sfocate e non chiare.
Molte persone, proprio su Internet, sospettano che tale video sia solo un fotomontaggio, ma una cosa è certa: tutti amano questi speciali ragazzi dal coraggio invidiabile, ripresi da una telecamera scadente mentre salvano una ragazza da un possibile stupro, da parte di quattro ceffi loschi. La polizia sta cercando di ricavare possibili informazioni da tale video, ancora reperibile online.
Ecco a voi il servizi-»

Luke spense la televisione, sconvolto.

I suoi occhi blu, di un colore così variabile da fare invidia al mare illuminato da tonalità diverse di luce in differenti orari, erano spaesati.

«CAAARL!» urlò il biondino, il suo tono di voce traspariva rabbia, ma anche paura.
La sua voce era di un volume così elevato che Carl, pur indossando le cuffie, lo riuscì ad udire.

Il tredicenne, a tale richiamo lontano, sbuffò scocciato, dato che disturbato durante l'ascolto della sua canzone preferita; dopo altri sospiri annoiati e urla da parte del fratellastro maggiore, il ragazzino, con un salto, scese dal letto a castello, dirigendosi poi, correndo, verso il salone.

«Cosa vuoi, per la miseria, Luke?» sbottò il ragazzino, apparendo in salotto con un espressione scocciata in volto; diavolo, aveva anche ragione ad esserlo: stava chiacchierando con una ragazza stra-figa, mentre ascoltava canzoni da lui amate; perché doveva rompere il cazzo quello sfigato di suo fratello?

«Prendi un attimo il cellulare e cerca "H-Protector e Bad-kid" su youtube» ordinò, il biondino, con voce sconvolta e incredula.

Carl agrottó le sopracciglia, rise subito dopo.

«Perchè dovrei cercare una stronzata del gen-» la sua voce divertita venne bloccata da uno sguardo fulmineo.
«fallo e basta: per una volta nella tua vita, fa qualcosa senza protestare» sbottò irritato Luke, quasi urlando contro al minore.

Carl, confuso da quella reazione, borbottò qualcosa in contrario, prendendo però dalla tasca sinistra il proprio cellulare, cercando poi "H-Protector e Bad Kid"

«O porca pupazza» mugugnó il ragazzino, osservando, sorpreso, la miniatura di un video che durava più di venti minuti, il quale rappresentava lui e Luke dall'alto; da cosa aveva capito fossero loro? Bèh, i vestiti di Luke e Clarabella era troppo riconoscibili... Soprattutto Clarabella.

Aprì il video e sì, si ritrovò ad osservare una ripresa, troppo scadente, di lui e del fratello mentre combattevano contro quei quattro stupratori; si poteva anche udire la voce, anche se in modo distorto e metallico, di Luke.

«Dio, come diavolo è successo?» borbottò in domanda Carl, puntando gli occhi azzurri in quelli altrettanto chiari e limpidi di Luke.

«Non lo so, ma dobbiamo essere più attenti d'ora in poi, per la nostra privacy, dato che oramai tutto internet ci conosce e moltissimi potrebbero imitarci o peggio...» Carl annuì comprensivo, chiudendo subito dopo il video e gli occhi, sospirando rumorosamente.

«Quindi oggi niente ispezione della città?» domandò quasi speranzoso il tredicenne.

Luke, che accennò un sorriso prepotente e per nulla scoraggiato, scosse il capo vigorosemente.
«Ti pare? Ora dobbiamo solo essere più attenti alla nostra vita privata e alla nostra reputazione, ma saremo proprio come Spiderman! Non sei entusiasta?» borbottò il maggiore mentre Carl si buttava di schiena sul grande e morbido divano.

«Wow, non vedo l'ora di farmi quasi uccidere da un pazzoide» esclamò sarcastico il ragazzino, roteando gli occhi al cielo.
«Anch'io!» esclamò entusiasta, invece, Luke, sotto gli occhi esasperati del minore.

Supereroi In Prova|| MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora