Capitolo 28

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-Cara Michelle, penso che diventeremo grandi amiche!- Il sorriso di Martina è contagioso e non so perché ma è come se la conoscessi da una vita, come se mi ci potessi fidare sin da subito ma ovviamente sono diffidente. Ho già permesso a suo fratello di diventare mio amico e ho paura che se mi lascerò andare del tutto finirò nei guai. -Signore, ecco il vostro tè! Non dite che non sono un gentiluomo!- Daniel fa il suo ingresso nella camera da letto con un vassoio su cui sono appoggiati due bicchieri di tè. Nell'altra mano regge una lattina di Coca-Cola e dal mio sguardo verso di lui capisce subito che non mi accontenterò solo del tè: quando si parla di cibo sorprendo tutti. Ho sempre fame e la cosa bella è che non ingrasso! Ridacchia e scuote la testa. Di rimando io gli sorrido e gli faccio l'occhiolino. Martina ci guarda con aria interrogativa. -Ragazzi cosa sono quegli sguardi? Cosa mi nascondete?- Martina mi guarda con aria maliziosa. Poi, quando Daniel posa il vassoio sulla scrivania e si siede accanto a me sul letto di fronte alla sorella seduta sulla sedia della scrivania, Martina sembra avere un'illuminazione improvvisa e urla entusiasta: -Oh mio Dio, ragazzi! Siete fidanzati?!?- Arrossisco da capo a piedi. E' una ragazza sprint e la ammiro con tutta me stessa! Io e Daniel partiamo a raffica a negare ciò che ha detto Martina. -No, siamo amici!- E so che è la verità ma ammetterlo ad alta voce per qualche motivo a me ignoto, mi ferisce. Ho bisogno di aria, sono a disagio. -Scusate vado un attimo in cucina...-

Cammino svelta verso la cucina ma riesco a capire cosa dicono i due fratelli. -Martina ti ho avvisato del fatto che Michelle è timida e questi discorsi non li devi tirare fuori. Te l'ho detto che mi piace tanto e ho paura che se glielo dirò non vorrà più vedermi quindi ci devo andare con i piedi di piombo.- Strabuzzo gli occhi, tra poco mi escono dalle orbite! Che cavolo ho sentito?!? Altro che bere un bicchiere d'acqua in cucina, devo uscire in giardino e buttarmela in faccia l'acqua! Sento i passi di Daniel che escono dalla stanza ma per fortuna io sono quasi arrivata nel giardino. Mi siedo sull'altalena e dondolo leggermente,riflettendo. Ho sicuramente capito male, è impossibile che Daniel (Daniel Rossi!) provi qualcosa per me! -Michelle!- Sento Martina chiamarmi e decido di rientrare  cercando di far finta di non aver sentito quello che ha detto Daniel. Chiudo la porta in vetro che dà sul retro della villa e girandomi vedo che Martina viene verso di me e proprio mentre arriva Daniel in salotto mi abbraccia. Io rimango ferma e tesa come un palo fin quando non mi sciolgo al sorriso di Daniel che è dietro le spalle della sorella.

Martina si allontana da me e posa le mani sulle mie spalle, poi mormora sottovoce: -Scusami tanto Michelle, non volevo metterti a disagio. E' solo che mi sembri una ragazza tanto bella e simpatica che pensavo potessimo diventare amiche, se non vuoi lo capisco...- Le sorrido. -Ma dai, scherzi? Stai tranquilla, non è successo niente. Sei solare e simpatica da quanto ho visto durante queste due ore e mi piacerebbe essere tua amica. Ma non sono esperta in questo campo quindi non sconvolgerti se mi vedi titubante o noiosa.- Scuote la testa, come fa suo fratello e mi sorride. -Bene, direi che devo andare a casa. Si è fatto tardi e i miei si staranno sicuramente preoccupando.- Incrocio lo sguardo di Daniel che ribatte: -Manda un messaggio e digli che vieni con noi.- Aggrotto le sopracciglia, confusa: -Vengo con voi dove?- Ma lo chiedo inutilmente perché so che potrei andare ovunque con lui.

Daniel's Pov

-Un tavolo per tre, grazie.- Dico alla cameriera bionda che non smette di fissarmi da quando siamo entrati. Amo fare questo effetto sulle donne ma ormai sono concentrato su un'unica donna: Michelle. Da quando mia sorella Martina ha detto quella frase in camera mia mi sembra fredda e distante. Sarà per il fatto che ora siamo in un ristorante lussuoso e pieno di gente ricca che lei non ha mai avuto la fortuna di vedere. Ma quando la cameriera arriva al nostro tavolo e porta i nostri piatti (flirtando inutilmente con me, che non la accontento neanche di un'occhiata), vedo che Michelle mangia silenziosamente. E' come se fosse in un mondo tutto suo, in un sogno ad occhi aperti. Mia sorella se ne accorge e mi fa un sorriso di scuse. -E' colpa mia, ho rovinato quello che stavate costruendo pian piano...- Ma Martina è la persona più sincera e altruista che conosca (un po' come Michelle) e so che non lo farebbe mai di proposito. -Non è successo niente, ricordi?- E abbozzo un sorriso dolce verso Martina. Sento lo sguardo di Michelle addosso, ma quando mi giro verso di lei abbassa lo sguardo e arrossisce. Quando finiamo di mangiare, pago e usciamo diretti verso la macchina. Sento Martina dirmi di aumentare il passo e di lasciarla da sola con Michelle.

Michelle's Pov

Daniel si allontana diretto verso la macchina lasciandomi sola con Martina. Questa serata è andata uno schifo, io rimuginavo su Daniel e su quello che ha detto di provare per me, Martina continuava a scusarsi per ciò che aveva combinato e Daniel mi guardava ferito. In più ci si metteva quella stupida cameriera in cerca di attenzioni da parte di Daniel che guardava me invece di lei. Ridevo sotto i baffi: poveretta! Vengo distratta dai miei pensieri da Martina. -Michelle mi dispiace avervi allontanati, davvero. Non era mia intenzione...- Mi guarda tristemente. -Tranquilla, si sistemerà tutto. In fondo gli amici tornano più forti di prima dopo qualche ostacolo, no?- Le sfoggio un sorriso innocente. -Michelle, quella non è semplice amicizia. Ho visto come vi guardate ed è tutto tranne che amicizia. So che non ci conosciamo ma fidati di me.- So che ha ragione e anche se non riesco ad ammetterlo, Daniel mi piace. Il problema è che non so come dirglielo!

Ormai abbiamo raggiunto la macchina e arriviamo a casa sua in un baleno forse perché ho pensato per tutto il tragitto di ritorno. Martina scende e faccio lo stesso anch'io per salutarci. Entra in casa, lasciando me e Daniel da soli. Sto per rientrare in macchina per tornare a casa accompagnata da Daniel ma sento afferrarmi l'avambraccio da una mano grande e calda: Daniel. Sento il disagio e l'ansia farsi strada dentro me. E adesso? Quel minimo contatto mi fa arrossire: sono senza speranza, maledetta timidezza! Mi volto verso Daniel che, guardandomi negli occhi mi chiede: -Michelle, per favore, mi dici che ti prende? Perché sei così taciturna?- Basta, devo dirgli la verità. -E' che stavo pensando a quello che hai detto a Martina nella tua camera.- Daniel è visibilmente sorpreso e... intimidito? E' dolcissimo questo nuovo lato di lui. -Hai sentito tutto?- Mi chiede agitato. Annuisco poi balbettando gli chiedo: -T-ti piaccio davvero? Ho il presentimento di aver capito male...- Mi si avvicina pericolosamente e mi prende il viso tra le mani. -Non hai capito male e non volevo che lo scoprissi così ma è la verità. Capisco se tu non ricambi ma mi piaci tantissimo, piccola. Non sono bravo in queste cose ma non ho mai provato quello che provo con te; tu sei diversa dalle altre, Michelle ed il tuo essere diversa per la prima volta non è un difetto.- Ho gli occhi lucidi. -Io... non so che dire...- Non lo riesco a guardare negli occhi, tanto è il disagio ma tanta è anche la felicità. Quest'ultima viene spazzata via dall'agitazione, quando Daniel toglie le sue mani dal mio viso e si allontana da me andando verso la macchina dicendo con una voce bassa e ferita. -Capisco. Tranquilla, non ti darò più fastidio e non mi avvicinerò mai più a te se tu lo vorrai.- Urlo d'impulso: -Ma che stai dicendo? Io non voglio questo.- Si gira verso di me, con un'espressione confusa ma su cui si legge un briciolo di speranza. E' il mio turno di avvicinarmi a lui, gli prendo le mani tra le mie e parlo a cuore aperto. -Io ricambio, Daniel. Mi piaci anche tu. Mi sei piaciuto sin dal primo giorno che ti ho visto a scuola, solo che non volevo ammetterlo. Nessuno si è mai importato di me e mi sembra così surreale che per tutta la sera a cena non ho fatto altro che pensarci. Non voglio che tu ti allontani da me, non te ne andare anche tu, ti prego.- Sorrido con le lacrime agli occhi che ancora non mi hanno rigato il viso stranamente. 

Daniel mi sorride sollevato. -Non sai quanto mi rendi felice. Ti prego, permettimi di dimostrarti che non ti pentirai di avermi fatto entrare nel tuo cuore.- Annuisco senza parole, sorridendo finalmente felice per davvero. Mi si avvicina fin quando i nostri volti non sono separati da pochi centimetri. Il mio cuore batte all'impazzata e come la prima volta che l'ho visto penso che mi potrebbe uscire dal petto. Le gambe diventano molli: ho paura che non mi reggeranno. Le mani tremano dall'impazienza. Il cervello è in black out totale ma si riprende quando la voce di Daniel arriva alle mie orecchie come miele. Il suo profumo invade le mie narici e quando guardo i suoi occhi - illuminati dai pochi lampioni che illuminano la strada deserta - che mi guardano intensamente penso che la realtà è migliore dei sogni, finalmente. -Ripeto, non so come funzionino queste cose ma credo che si cominci con la cosa che ho sempre sognato di fare da quando ti ho vista.- Delicatamente, posa la mano sulla mia guancia. Chiude gli occhi nello stesso momento in cui lo faccio io e, come se fosse la cosa più normale di sempre, poso la mano sul suo petto. Dopodiché, schiudo le labbra e mi abbandono a lui. Il bacio è dolce e delicato. Quando si stacca, mi guarda negli occhi e mi sussurra: -Cosa mi stai facendo, piccola...- Subito dopo, prendo alla sprovvista entrambi: poggio la mano sulla sua nuca e lo bacio nuovamente. Questo però è un bacio deciso e meno timido, con più passione e fiamme. Daniel posa le mani sui miei fianchi attirandomi a sé e continua a baciarmi fin quando siamo senza fiato. -Però! Non ti facevo così determinata e sicura di te!- Mi regala un sorriso mozzafiato e mi sciolgo. -Non so come ringraziarti per avermi fatto sentire viva, felice come non lo ero da tempo. Mi hai fatto riemergere dall'abisso in cui ero sprofondata.- Io un modo ce lo avrei.- Assumo un'espressione interrogativa. -E quale sare...- Non mi lascia finire di dire la frase che mi bacia nuovamente.

E' dal dolore che si può ricominciare #Wattys2019 [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora