Missing Moment 01 ~ Capelli Verdi •Jamille•

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Tra Capitolo 37 e 38

Camille's POV

«Sono sette dollari»,afferma il cassiere.
Gli consegno i soldi prendendo poi il sacchetto.
«Arrivederci», saluto.
Esco felice dal negozio. Sarà uno scherzo stupendo. Dio, non vedo l'ora di vedere la faccia della prof!

Aspetto alla fermata il bus e, dopo circa quaranta minuti, mi ritrovo davanti al cancello della scuola.

Okay, Camille, ripassiamo il piano. Il secchio c'è, la corda anche, l'acqua la troverò direttamente nello spogliatoio, il sacchetto è nello zaino. Ce la posso fare, dopotutto non è la prima volta che organizzo uno scherzo. Certo, di solito con me c'erano o James o Clary ma cosa ci vorrà mai? Dopotutto chi non sa attaccare un secchio ad una corda?

«Tu. Devo ricordarti l'ultima volta cosa hai combinato? Se non ci fosse stato quello scemo del tuo ragazzo saresti ancora in punizione...»

Oh, ecco il mio uccellaccio del malaugurio. Mi sembrava strano che non ti fossi già fatto sentire! E poi l'ultima volta me la sarei cavata anche da sola!

«Ah, Davvero?»

Sì, davvero...

Do una veloce occhiata all'orologio del cellulare. Cavolo, sono quasi le sei, è tardi!

Velocemente inizio a correre per raggiungere gli spogliatoi della palestra. Cavolo, perché questa scuola deve essere così maledettamente grande? Dopo più di dieci minuti raggiungo la palestra e mi fermo un attimo a guardare la squadra di calcio allenarsi. Dio, che fisici.

«Attenta alla bava!»

Ignoro la mia coscienza e mi fermo ad osservargli un altro po'. Poso lo sguardo su Jonathan. Sta correndo affianco ad un altro ragazzo che non conosco, guardandolo sembra più piccolo. Non mi soffermo molto su di lui, la mia attenzione è completamente indirizzata allo splendido ragazzo dai capelli biondi. Il suo sorriso, quello sguardo dolce che ha sempre rivolto a me e Clary, la sua risata mi hanno destabilizzata sin dalla prima volta. Ne sono stata ossessionata per anni e anni. Ogni volta che mi si avvicinava iniziavo a balbettare e arrossire e Clary non perdeva occasione per farmi imbarazzare. Per John, però, sono sempre stata un'altra sorellina da proteggere. Certo, il nostro "rapporto" è sempre stato più stretto rispetto a quello che ha con Izzy e Maia ma credo sia per il fatto che io passassi molto più tempo a casa loro rispetto alle nostre amiche. Lo vedo posare per un attimo lo sguardo su di me e mi riprendo dal mio stato di trans. Sono certa di essere arrossita. Gli sorrido imbarazzata prima di sparire verso il corridoio che porta agli spogliatoi. Entro dentro quello maschile chiudendomi la porta alle spalle e appoggiandomi poi a quest'ultima.

«Cavolo, perché devo sempre fare queste figure?», mormoro al nulla.

«Già, me lo chiedo anche io...»

Fantastico, adesso parlo anche con la mia coscienza, come ho fatto a ridurmi così?

Andando avanti così finirò molto presto in manicomio...

Sbuffo prima di allontanarmi dalla porta.

Bene, è ora di dare vita al piano.

In venti minuti finisco di posizionare il secchio e la corda.

Controllo che il meccanismo funzioni e, una volta accertatami di questo, tiro fuori dallo zaino il sacchetto del negozio. Prendo un respiro profondo mentre apro la confezione.

Andrà bene, oltre John nessuno mi ha vista e non potranno dare la colpa a me. In più nei film funziona sempre.

«Davvero? Nei film? Si può sul serio dare retta a ciò che vedi durante una puntata dei Simpson?»

Città Dei Mondani || Clace (Prima versione)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt