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E’ solo una conversazione
No, ragazza, no sono ubriaco
Tu non mi conosci
IO non ti conosco, ma voglio farlo

Non voglio rubare la tua libertà
Non voglio farti cambiare idea
Non devo costringerti ad amarmi
Voglio solo prendere il tuo tempo

Non voglio rovinare il tuo venerdì
Non sprecherò le mie battute
Non devo prendere il tuo cuore
Voglio solo prendere il tuo tempo

Avresti potuto ruotare gli occhi
dirmi di andare all’inferno
avresti potuto andare via
Ma sei ancora qui
E io sono ancora qui
Dai, vediamo fin dove arriviamo

Lili
È passata una settimana da quando i soldati sono venuti a casa nostra e devo dire che con Kj mi sono legata molto, è un ragazzo davvero simpatico che vuole solo essere accettato e amato. Diciamo che noi due siamo diventati migliori amici visto che ormai Camila non la vedo molto spesso dato che è sempre con Charles a parlare o fare altro......
Invece Cole non mi ha più rivolto la parola da quel giorno, cioè, mi risponde sempre "si" oppure "no" ma non abbiamo mai fatto una conversazione. Non parla neanche con gli altri, è chiuso in se stesso.




Ora sono stesa sul divano a leggere un libro e vedo Kj correre verso di me "Lili! Tu non puoi capire cos'ho appena scoperto!!!" urla mentre si siede sul divano sopra i miei piedi. Tutta questa agitazione e nervosismo non è da lui "Cosa sta succedendo?" gli chiedo e poi chiudo il libro sedendomi "Ho appena scoperto che in città verrà lo scrittore Nicholas Sparks a fare un firmacopie! Ma ci credi? Non era il tuo scrittore preferito?" spalanco gli occhi incredula e sento il mio cuore battere a mille, cosa? Davvero? Cioè, Nicholas Sparks sta venedo in città? Mi sento come una bambina a Natale dopo aver ricevuto i regali "Dimmi che sto sognando" la mia vice trema e le sbatto le palpebre velocemente, lui scuote la testa e fa un sorriso "Possiamo andarci? Così potrò incontrare qualche ragazzo! Ti prego Lili" inizia a supplicarmi e io mi alzo dal divano portando una mano sul petto "Non riesco a crederci" sussurro e i miei occhi diventano lucidi. Da quando ero bamina seguo Sparks, è il mio scrittore preferito in assoluto, è così diretto, sincero, dolce. In ogni suo libro ringrazia sua moglie e le dice che la ama davvero tanto, che lei e i loro cinque figli sono tutto per lui, secondo me questo è un uomo vero. Sparks è un uomo che non ha paura di amare, di esprimersi, di respirare ed è per questo che lo ammiro cosi tanto. Porto una mano sulla fronte e annuisco decisa "Preparati, tra dieci minuti andiamo in città" dico girandomi verso Kj, visto che gli avevo dato le spalle. Lui annuisce contento e si alza avvicinandosi a me "Saremo proprio in tempo" dice salendo le scale e io sospiro ributtandomi sul divano. Probabilmente i miei genitori si incazzeranno a morte, visto che non mi fanno mai uscire di casa, ma non posso mancare un evento così importante. Sono cresciuta con lui, i miei pensieri giravano attorno ai suoi libri romantici che in un certo senso mi hanno aiutata a sognare, a credere, perchè a casa nostra queste cose non si possono fare. Non puoi volere un futuro diverso, hai tutta la vita programmata, cioè, tu devi sposare con l'uomo che decidono i tuoi genitori e poi ovviamente gli devi avere dei figli da lui, prefelibilmente maschi, e fare la casalinga per tutta la vita. Ho sempre voluto fare la scrittrice, diventare come Nicholas Sparks, essere libera, ma non potrò mai farlo, però mi ci sono già abiuata a questo pensiero di schiavitù. Mi alzo dal divano e vado davanti allo specchio per sistemarmi i capelli, poi vado verso la piccola libreria che abbiamo in casa e prendo l'ultimo libro di Sparks cioè Ogni Respiro.
È una storia d'amore davvero commovente e fatta di emozioni forti e intense, ma alla fine ogniuno deve fare una scelta tra amore e dovere, tra passato e presente, tra rimpianti e felicità.
Sento dei passi dietro di me e mi giro di scatto vedendo Cole con dei ciuffi ribelli in fronte, una tazza di caffè in mano e nell'altra una giacca, aggrotto la fronte confusa e quando mi vede sobbalza sul posto. I nostri occhi si incatenano un'altra volta, sento qualcosa che neache io so spiegare "Dove stai andando?" gli chiedo timidamente guardando verso la giacca che tiene in mano "Ad aiutare i tuoi genitori con il lavoro" si limita a rispondere e poi esce da casa. Faccio un sospiro profondo, perchè quando vedo lui mi succedeno queste cose? Quando sono con gli altri non sento tutte queste emozioni in una.
Kj urla dalle scale "Sto arrivando" sorrido leggermente e poi ritorno nel salotto vedendo Kj scendere le scale e venire verso di me, ma poi fa un espressione abbastanza confusa "Ma i tuoi genitori?" chiede mentre si sistema la giacca "Dobbiamo tornare prima che lo facciano loro" gli dico e poi mi avvio verso l'uscita con lui.










PERSO DI TE// Sprousehart StoryWhere stories live. Discover now