-Non hai toccato il Death Note, ne sono certo. Seven... che cosa sei?-
Questa è stata l'ultima domanda posta da Light, prima che Seven si voltasse sorridente per entrare dentro l'edificio, lasciandolo senza alcuna risposta.
Dire che questa scoperta l'aveva lasciato sbigottito era un'ossimoro.
Una persona che conosceva il suo segreto senza che lui lo volesse. Era un disastro!
Come aveva fatto a capirlo!?Cosa ancora peggiore era che non poteva ucciderla!
Come si poteva uccidere un umano senza nome?
Ma, la domanda più importante, è umana?
A quel punto, sembrava evidente che Seven non era umana. Era qualcos'altro. Qualcosa che andava oltre le conoscenze del genio.
Era intenzionato a portare a termine il suo discorso alla fine delle lezioni, ma Seven era scomparsa dal suo campo visivo. Iniziò a cercarla per tutto l'edificio. Ma quando la vide, lei era già in compagnia di L. Non potendo parlare di questa questione delicata in compagnia del suo nemico, la sua unica scelta fu quella di andarsene, confondendosi tra la folla di alunni.
Seven notò una massa di capelli castani allontanarsi da lei. Sorrise vittoriosa e divertita, riconoscendo la figura di Light allontanarsi. Poi tornò a concentrarsi sulla figura di L.
-Cosa volevi chiedermi, Ryuga?-
-Mi farebbe piacere riaprire il nostro discorso terminato al bar.-
-Quello sugli Shinigami? Pensavo non ti interessasse il sovrannaturale.- Sorrise.
-Diciamo che vorrei mettere in chiaro un paio di idee che frullano nella mia testa.-
-E non posso sapere quali?-
A ciò rispose scuotendo la testa.
"Tipo riservato." Pensò la ragazza incamminandosi verso il bar, seguita a ruota dal detective.
Gli occhi neri di lui puntati su di lei come a scrutarle l'anima. Sembrava voler indagare su di lei. D'altro canto, Seven non si sentiva per nulla agitata dal suo sguardo. Si stava divertendo nel vedere Ryuga tentare di capire le sue intenzioni. Insomma, non ci voleva un genio per capire che voleva solo tenerla d'occhio. Le era chiaro come il sole di quel mondo.
All'arrivo al bar, entrambi si sedettero ad un tavolino. Seven poggiò il suo libro sulla superficie liscia del legno, per poi guardare Ryuga negli occhi.
-Prendi qualcosa?-
-Una tazza di té andrà bene.-
La bevanda calda non tardò ad arrivare. Era ancora fumante. Davanti Seven, un piattino di coccio bianco con sopra tre macarons al cioccolato.
Il detective non indugiò oltre nel mettere diverse zollette di zucchero al suo interno."Sarà una loro tradizione." Pensò Seven, accennando alle diverse zollette di zucchero messe nella bevanda calda.
-Allora, Ryuga, cosa ti interessava?-
Il detective portò la tazzina alle labbra, bevendo un sorso del suo té, per poi posarla sul poggiabicchiere.
-Pensavo di essere stato chiaro. Sono molto interessato agli Shinigami. L'ultima volta ne hai accennato in maniera alquanto confusionaria.-
-L'ho fatto perché hai detto di non essere interessato.-
L finì di bere la sua bevanda calda, in seguito si voltò verso il libro di Seven. Sapeva alla perfezione che la ragazza gli avrebbe impedito di leggerlo, tuttavia, continuava a non comprenderne il motivo. Che quel libro nascondesse qualcosa? Molto probabile.
-Il tuo discorso mi ha affascinato. Tuttavia, vorrei che ti spiegassi meglio.-
-Con molto piacere.- Iniziò lei con un sorriso stampato in volto. -Dovresti sapere che Shinigami significa Dio della Morte.-
Lui annuì. -È l'unica informazione utile che sono riuscito a trovare. Tuttavia non si conosce con precisione come uno Shinigami uccida e se sia davvero una divinità. Lo si accomuna solo ad un tristo mietitore.-
-Gli Shinigami sono delle vere divinità. Hanno il potere di uccidere con solo il volto di una persona.-
"Proprio come Kira."
Seven iniziò così il suo discorso sugli Shinigami. Disse tutte le loro caratteristiche e leggende correlate, tuttavia, preferì non citare il Death Note. Non voleva di certo terminare lì il suo gioco.
-Però, sai? La mia storia, o meglio, creatura preferita è un'altra.- Continuò lei, volendo cambiare discorso. Voleva solo vedere come avrebbe reagito il detective. Nulla di più, nulla di meno.
-Uhm.- Mugugnò il corvino. Gli occhi neri concentrati sulla sua tazzina vuota. I residui di té e diversi pezzetti di zucchero, ormai giallognolo, sul fondo.
-Gli Shinitenshi.- Iniziò lei con assoluta calma. -Gli Angeli della Morte.-
Spazio autrice
Che bello terminare così i capitoli~
Il caro Light ha capito che Seven non è umana~
Uh uh~E cosa saranno mai questi angeli della morte?
Beh. A questo punto, penso di aver lasciato in giro abbastanza indizi da far capire cos'è Seven. Ce la potete fare! Su su~
Intanto lasciate un commento, una stellina e noi ci rivediamo Lunedì!
Zau!
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Death Note || Another Dimension
FanfictionTrascorreva una vita noiosa ed eterna. Un'entità sottovalutata dai suoi simili perché non compiva i propri doveri. Lei è diversa e come tale deve fare cose diverse. Spingersi oltre. Solo quando avrà superato quel confine, saprà che è solo l'inizi...