Cap. 4 (Epilogo)

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Finita la cena, Arthur riaccompagnò Merlin a casa e i due parlarono per un po' in macchina.
Davanti al portone di casa poi, il moro tentennò, indeciso sul da farsi.
<< Merlin, la porta non si apre solo guardandola. >> disse Arthur.
<< Lo so, stavo solo pensando... >>
<< A cosa? >>
<< Vorrei che tu salissi a casa mia per offrirti una tazza di the e parlare ancora, magari chiarire quello che è successo al parco. Insomma, non ho doppi fini. >>
<< Per me va bene, non è certo la prima volta che salgo a casa tua. Comunque "quello che è successo al parco" è un bacio. Chiamiamo le cose con il loro nome. >>
Presero l'ascensore fino al quinto piano, dove abitava Merlin, senza parlare ma lasciando che le loro mani si sfiorassero.
Entrati in casa, Merlin andò a preparare del the mentre Arthur si sedette sul divano.

Quel bilocale era molto diverso dalla casa dei suoi, dove avevano cenato, ed anche da  casa sua, dov'era andato a vivere pochi mesi prima. Era notevolmente più piccolo ma fin dall'inizio Arthur l'aveva trovato confortevole, tutto sembrava essere al posto giusto nonostante il disordine: rappresentava perfettamente il suo proprietario.
Ma l'arrivo del moro con due tazze di the fumante interruppe il flusso dei suoi pensieri.
<< Pensavo ti fossi addormentato! Ti avevo chiesto se volessi lo zucchero o il miele, ma non hai risposto, quindi ti ho messo il miele. >> gli disse sorridendo.
<< Ero sovrappensiero, scusa >> rispose prendendo una tazza in mano.
Sorseggiarono la bevanda in silenzio, lanciandosi qualche occhiata di nascosto.
<< Dunque... Ieri al parco... >> iniziò Arthur tentennando.
<< Ieri al parco... >>
<< Ci siamo baciati. >>
<< Ci siamo baciati... >>
<< Smettila di ripetere quello che dico!>>
<< Ok scusa, va avanti. >>
<< Tu te ne sei pentito? >>
<< Io... >>
Merlin ci pensò su, indeciso.

Non poteva dire che gli fosse dispiaciuto perché, per quanto fosse stato breve, era stato bellissimo. Ma aveva anche paura che non fosse stato lo stesso per Arthur, e che questo li potesse allontanare.
Prima che potesse decidere cosa dire, il biondo posò la tazza sul tavolino di fronte a loro.
<< Io non me ne sono pentito. Non era previsto, è vero, ma l'unica cosa di cui mi pento è proprio che sia durato così poco. Perché è probabilmente dalla prima volta che ci siamo visti, davanti alla libreria, che sento che tra noi c'è un legame particolare, un sottile filo che ci lega anche quando siamo lontani. Se per te non è lo stesso, faremo finta che non sia successo niente e continueremo come nulla fosse; ma se tu provi almeno un po' di ciò che sento io, perché non provare a... Andare oltre? Perché non provare a vedere se potrebbe funzionare tra noi? >>
In tutta risposta, Merlin posò la tazza vicino a quella di Arthur e lo baciò.
Se la prima volta era stato delicato, dolce e quasi timoroso, stavolta fu pura passione. Merlin scoprì di adorare mordere le labbra di Arthur ed affondare le mani tra i suoi capelli dorati, mentre Arthur realizzò che il peso (in realtà quasi inesistente) di Merlin su di sé lo faceva sentire completo.
In poco tempo, i vestiti finirono sul pavimento ed i due si ritrovarono avvinghiati sul divano con solo gli slip addosso.
Ma quando il moro allungò la mano verso  i boxer di Arthur, lui riprese il controllo della situazione e lo fermò.
<< Aspetta, con "andare oltre" non intendevo dire questo. >> disse baciandogli la mano   << Non che non ti desideri, tutt'altro, ma fino a mezz'ora fa neanche riuscivamo ad ammettere che ci siamo baciati. Per cui almeno per stare ci fermiamo qui. >>
<< Va bene... Però rimani qui stanotte? Dormiremo soltanto, promesso. >> gli propose Merlin.
<< Va bene, questo si. Ma prima voglio sapere una cosa, e stavolta devi darmi una risposta a parole e non soltanto saltarmi addosso. >>
<< Forse effettivamente avrei dovuto trattenermi e risponderti, prima. >> ammise.
<< Decisamente, per quanto mi sia piaciuto ciò che è successo. >> disse sorridendo malizioso il biondo, per poi tornare serio << Tu cosa provi per me?>>
<< Io... Da quando ti ho incontrato, la mia vita è decisamente cambiata. Penso che ormai non potrei più stare senza di te. Quindi si, vorrei provare a stare con te. Penso che potrebbe funzionare. >>
Arthur gli sorrise per poi prenderlo per mano.
<< Ora andiamo a dormire, è stata una giornata decisamente intensa, non credi? >>
<< Abbastanza. Però la tua famiglia è adorabile. Tranne tuo padre, lui all'inizio mi ha messo i brividi. >> rispose Merlin guidandolo verso la camera da letto.
<< È sempre così con mio padre. Però in fondo è una brava persona. >>
<< Questo non lo metto in dubbio. >>
Una volta sotto le coperte, Arthur strinse la vita di Merlin con un braccio e gli fece poggiare la testa sul suo petto.
<< Buonanotte Merlin >> gli sussurrò dandogli un bacio sulla fronte.
<< Buonanotte Arthur >>

Little Talks (Merthur)Where stories live. Discover now