CAPITOLO 7

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Passarono esattamente 2 settimane quando finalmente Gold si era procurato tutti gli ingredienti necessari per la bacchetta che stava creando.
Non vedevo l'ora di riabbracciare Robin e raccontargli tutto quello che avevo passato per cercare di farlo ritornare da me.
Era ora di pranzo quando ancora una volta il campanello suonò, speravo fortemente che non ci fosse nessun ospite indesiderato e invece..
<<Emma?>> <<Regina perdon->> <<Puoi scusarti quanto vuoi, resta il fatto che sarei morta se non ci fosse stato Henry.>> <<Lo so, ma adesso è acqua passata, no?>> la guardai nervosa <<Non è cosi che funziona. Non tutto quello che è passato si deve gettare alle spalle. Vedi tu sei così. Qualunque azione sbagliata ti riguardi la vuoi dimenticare!>> <<Certo che la voglio dimenticare! Tu non vorresti dimenticarti della Regina Cattiva?!>> <<Prima avrei risposto di sì, ma ora non più perché è parte di me, ho compiuto troppe atrocità impossibili da dimenticare, e ora perdonami ma ho altro da fare.>> la bionda decise di afferrare la maniglia con forza mentre stavo chiudendo il portone bianco, così da evitare una porta in faccia <<Smettila!>> dissi io spazientita <<Se in questo momento non ho voglia di parlare con te, perché dovrei continuare a farlo? Per un tuo bisogno?>> feci un gesto delle mano e feci teletrasportare la Salvatrice a casa sua e potei finalmente sigillare quella porta e tornare al mio lavoro.

Passarono 5 ore esatte ed Emma si ripresentò davanti casa Mills <<Ti hanno mai detto che sei testarda?!>> dissi colma di ira <<Spesso, ma non sono qui per litigare>> <<E allora perché sei venuta?>> <<La bacchetta. È pronta.>> <<Davvero?>> dissi sorpresa <<Alle 18.10 al negozio di Gold.>> guardai l'orologio posizionato sul mio polso, erano le 17.20 e non vedevo l'ora di poter riabbracciare il mio Robin Hood <<Sarò lì>> dissi elettrizzata.

Furono finalmente le 18.00 ed ero pronta. Arrivai nel negozio con il sorriso stampato sul volto, ad aspettarmi c'erano: Henry, Emma e Gold.
<<Bene, adesso?>> dissi rivolgendomi quell'uomo che mi porse la bacchetta <<Sarò io a svegliarlo?!>> dissi sconcertata <<Certo, sei l'unica che possiede sia magia oscura che chiara>> disse Henry <<Se non dovesse bastarti la magia posso sempre aiutarti io>> aggiunse Emma, io le sorrisi e le feci un cenno con il capo.
Arrivammo al cimitero, speravo con tutto il cuore che quella fosse stata la mia ultima volta in quel luogo, mi avvicinai accanto alla sua tomba e con un gesto delle mani per riportarlo da me, di nuovo, in una teca di vetro che aprì nuovamente con molta delicatezza, presi la bacchetta tenuta con cura fino a quel momento e l'agitai lungo il corpo del ladro, vidi delle piccole scintille cadere ed appoggiarsi sul mio amato finito quel potrecidemento molto breve, ma che richiedeva una massima concentrazione, ridiedi la bacchetta ad Henry che insieme a Gold ed Emma osservarono la scena.
Aspettammo una decina di minuti ma non accade nulla, neanche un movimento, nulla, sembrava che tutte queste settimane fossero state inutili e che "l'Operazione Risveglio" doveva aspettare come la mia felicità.
Fin quando non vidi la mano del mio Ladro muoversi leggermente, una forza magica travolse tutti noi compresa me, che caddi a terra inerme, mi rialzai con fatica per vedere se l'incantesimo avesse effettivamente funzionato e lo vidi, era in piedi anche se molto confuso, non persi occasione per correre verso di lui e abbracciarlo più forte che mai, non avevo mai provato una sensazione così forte in vita mia, il mio cuore batteva all'impazzata, le mani tremavano e le mie lacrime cadevano sulle mie guancie rosse <<Robin..sei tu?>> dissi a quasi a stento <<Ovvio Milady>> era la sua voce, la sua meravigliosa voce, che in questi mesi mi era mancata più che mai, gli presi il volto e potei finalmente rivedere quei occhi azzurro cielo, mi accarezzò il capo e mi baciò dolcemente, riuscivo finalmente a percepire le sue labbra contro le mie, la sensazione più bella al mondo <<Mi sei mancato troppo!>> dissi io piangendo dall'emozione, tremavo troppo da poter stare in piedi <<Regina stai tremando!>> disse lui, guardandomi dall'alto verso il basso <<Perché non riesco a credere che tu sia davvero qui!>> nel frattempo sopraggiunsero Henry ed Emma <<Bentornato!>> esclamò lo sceriffo <<Per fortuna sei qui, non sai cosa mi ha fatto passare la mamma>> disse lo scrittore <<Sono davvero curioso di sapere cosa sia successo, ma per quanto sono morto? Sai, si perde la concezione del tempo>> spiegò Robin con una risata finale <<Cinque mesi>> risposi io, nel mentre ero abbracciata a lui smisi anche di tremare <<Cenetta da Granny?>> propose Henry <<Cosi ti possiamo raccontare tutto>> aggiunse Emma, cercai di fare segno alla Salvatrice che avrei gradito fare una cena solo io e lui, ella capì all'istante <<Oh, Henry che ne dici di lasciare i fidanzatini da soli per oggi?>> lo scrittore annuì senza problemi <<Volete un passaggio?>> domandò la donna, scossi la testa, appena si furono allontanati abbastanza io e Robin iniziammo a parlare <<Allora cos'è successo in questi mesi?>> <<Intendi fra lacrime, depressione e rabbia? Nulla.>> <<Saranno pure passati mesi ma tu non cambi mai>> disse sorridendo e infine mi diede un bacio a stampo tenendomi per i fianchi <<Ho cercato di risvegliarti, ma ci sono stati degli effetti collaterali, come in ogni cosa che faccio..>> iniziammo a camminare mano nella mano <<Quali effetti collaterali?>> disse preoccupato e cercai di sviare la domanda <<Mi sei comparso 2 volte, eri tu?>> <<..no, almeno non credo..>> disse confuso <<È strano perché è come se mi avessi avvisato di quello che sarebbe accaduto>> <<Ed è successo qualcosa?>> non risposi <<Regina?>> <<Mi sono trasformata nella Regina Cattiva>> <<Cosa?!>> <<Ma non devi preoccuparti per questo, è tutto risolto.>> fece un respiro di sollievo <<In tutto questo dov'è Roland?>> <<Oh, sta con la tua combriccola, non l'ho più visto una volta che sei..>> <<Tranquilla.>> eravamo arrivati da Granny in un batti baleno, e una volta entrati stranamente non c'era nessuno <<C'è qualcuno?>> dissi io <<Ci sono io.>> disse una voce femminile che portava un vassoio pieno di piatti da lavare <<Ruby?>> <<Oggi mi occupo io d->> fece cadere il vassoio che teneva fra le mani <<Tu, tu sei vivo?!>> esclamò rivolgendosi a Robin <<Beh, se mi vedi è perche sono vivo.>> con un gesto della mano ripulì il disastro che aveva appena fatto quel lupo <<Io, wow, cosa vi porto?>> disse lei ancora sotto shock <<Mi è avanzata un po' di lasagna>> continuò lei <<Andrà benissimo, grazie.>> dissi io, nel frattempo ci sedemmo al tavolo indicato da Ruby <<Ti amo.>> dissi a bassa voce una volta seduti tavolo <<Anch'io,Milady.>> <<Dovevamo dircelo più spesso..>> affermai ed in quel preciso istante mi prese le mani <<Ora potremmo dircelo tutte le volte che vuoi, non credo che ci saranno nuovi mostri a darci fastidio>> disse con quel sorriso che gli calzava a pennello ed io feci lo stesso.

La serata passò in fretta e ritornammo a casa Mills <<Mi è mancato questo posto>> <<Sul serio? Non hai detto a me che ti sono mancata ma, a questo edificio si?! Scometto che tieni più a questa casa che a me>> <<Ma no Regina, non potrei mai preferire questa casa te, perché sei tu la mia casa>> <<Quanto romanticismo ladro>> all'improvviso mi prese per i fianchi e mi strinse a sé <<Beh Milady, sarei tanto stanco, dove posso dormire?>> <<Sul fieno>> <<Simpatica>> abbassai il capo ridendo, Robin si staccò da me e salì le scale sino ad arrivare nella mia camera, intanto io mi tolsi la giacca nera e i miei amati tacchi anch'essi neri, lo raggiunsi in fretta ma lo scenario che vidi era ben diverso da quello che mi aspettavo, sdraiato sul letto c'era lui, con gli occhi ben serrati "mi aspettavo una serata diversa" pensai ridendo, mi stesi accanto al fuorilegge e in poco tempo mi addormentai stretta a lui.

𝗨𝗡 𝗟𝗜𝗘𝗧𝗢 𝗙𝗜𝗡𝗘?Where stories live. Discover now