Cap.1

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16 settembre 2018
Pov Ermal

Ebbene eccoci. Sposati da 13 giorni e al primo giorno di scuola. Oggi si ricomincia. Abbiamo deciso che il viaggio di nozze lo faremo a Dicembre, durante le vacanze di Natale. Siamo in macchina e stiamo andando a scuola. Tutti insieme.

"Fab..."

"Dimmi"

"Domani è un anno che ci conosciamo, dopodomani è un anno che stiamo insieme. Ti rendi conto in un anno dove siamo arrivati?"

"Si che me rendo conto. E sono felicissimo di questo traguardo. A casa te devo chiedere na cosa"

"Ok. Ma il programma è come l'anno scorso?"

"Si"

"Quindi oggi due ore, domani tre e da dopodomani cinque"

"Si esatto"

Parcheggia l'auto e prima di scendere mi bacia. Entriamo a scuola e ci sono già tutti. Silvia è la più energica.

"Salutate la nuova bidella!"

"Ciao Silvia..."

Ridiamo tutti quanti poi Andrea si avvicina a noi due.

"Ragazzi... Io e Silvia abbiamo fissato la data del matrimonio. Ci sposiamo il 26 ottobre"

"Ah che bello"

Rispondo contento mentre Fabrizio mi stringe la mano. Andrea si allontana e Fabrizio si avvicina al mio orecchio.

"Ermal te la dico ora sta cosa che nun ce riesco a tenerme"

"Ok"

"No anzi a casa che è meglio"

"Va bene"

Chissà che mi deve dire. Raggiungiamo il resto del gruppo e alle 8:30 esatte Silvia suona la campana e noi ci dirigiamo ognuno nella propria classe, io ho la nuova 5 alla prima ora e alla seconda dovrei andare nella nuova 1.

Pov Bizio

Io ho alla prima ora la nuova 1 e alla seconda la 5. Mi siedo alla cattedra e apro il registro elettronico e nel frattempo entrano i ragazzi. Subito iniziano a chiacchierare ma io li zittisco subito.

"Ragazzi silenzio per favore. Allora, io sono il vostro professore di italiano, mi chiamo Fabrizio Mobrici e sono di Roma"

Nessuno risponde. Tutti sorridono eccetto una ragazzina, ha la testa bassa.

"Hey tu ragazzina... Tu con la testa bassa"

Perfetto. Ho attirato la sua attenzione e ora che i nostri occhi si incontrano noto una cosa. Ha gli occhi spenti.

"Come ti chiami?"

"C-aterina De Narcisi"

"Stai bene?"

"S-si prof..."

Riabbassa lo sguardo e io inizio a fare l'appello. Poi i ragazzi iniziano a chiacchierare di nuovo.

"Ehy! Silenzio per favore"

Un ragazzo si alza e mi chiede il permesso di parlare.

"Prego"

"Senta professore, non so che idea si sia fatto su di noi ma comunque sappia che non siamo come crede lei"

Me lo dice con tono minaccioso e allora io lo guardo con aria di sfida.

"E come siete?"

"Eravamo insieme anche alla scuola media. Facevamo impazzire i professori e abbiamo scelto tutti la stessa scuola per continuare. Quindici contro uno"

"Va bene. Non c'è problema"

Sono convinti che possano mettermi i piedi in testa. Aspettate ragazzi, io agisco in silenzio.

"Uuhh il prof non ha paura"

Il ragazzo si gira verso i suoi compagni ridendo. Poi si volta di nuovo verso di me.

"Si prepari prof. L'unica che non farà niente sarà quella sgualdrina"

Indica Caterina e allora io mi arrabbio alzando seriamente la voce.

"Come ti chiami?"

"Danilo Molinari"

"Intanto ti siedi. E poi ti scusi con la compagna che non ti ha fatto niente e tu l'hai offesa pesantemente"

"E quindi? È una poco di buono, io dico solo la verità"

La campana dell'ora suona e sono costretto a cambiare classe.

"Per qualsiasi cosa ci sono ragazzi. Non esistate a venire a chiedermi qualche informazione"

Mi lascio la classe alle spalle. Ci sarà da lavorare molto su questi ragazzi.





Ragazzo Paradiso - Metamoro Where stories live. Discover now