Pov Ermal
Per oggi è finita. Saliamo in auto e andiamo verso casa.
"Aiuto quella prima!"
"Anche a me m'hanno fatto dannare oggi"
"Solo una ragazza si salva"
"Eh già"
"Amore mi dici cosa dovevi chiedermi?"
"A casa"
Sbuffo e dopo poco arriviamo. Mi butto sul divano e Fabrizio si siede vicino a me guardandomi e ridendo. È seduto composto, io sembro grezzo vista la mia posizione.
"Dai amore... Non resisto più! Vuoi vedere tuo marito morire?"
"Te lo stavo giusto per dire. Mettiti bene che è na cosa seria"
"Ok"
Mi sistemo e lui mi prende le mani.
"Ecco... Siamo sposati no?"
"Si esatto"
"Essendo due uomini non possiamo procreare quindi..."
"Si! Si! Adottiamo!"
Mi bacia e si mette a cavalcioni su di me, io subito gli alzo la maglietta e facciamo l'amore sul divano.
Siamo coricati vicini e abbracciati. Ci guardiamo negli occhi. Abbiamo ancora il fiatone e io tengo gli occhi socchiusi però riesco a vederlo mentre mi sorride. Io gli metto la mano sulla guancia e lui sul mio fianco. Ci osserviamo e lui si avvicina piano piano a me. Siamo a pochi centimetri di distanza e sento il suo respiro sul mio collo, mi lascia un succhiotto e mi morde delicatamente il lobo dell'orecchio. Poi sussurra.
"Portami via"
Io con voce un po' rauca gli rispondo.
"Sempre"
"Sei la mia droga"
"E tu la mia"
"Non mi stancherò mai di te"
Sorrido. Poco alla volta i nostri respiri tornano regolari e ci addormentiamo.
Pov Bizio
Mi sveglio ancora sul divano. Quanto è bello. Mi vesto e lo porto a letto, vado a farmi una doccia e poi vado in cucina, provo a cucinare la pasta, almeno quella.
Pov Ermal
Mi sveglio ancora nudo nel letto. Ho paura a svegliarmi da solo infatti ogni volta che lui non c'è nel letto lo chiamo.
"Brí! Dove sei?"
"Eccomi"
Mi raggiunge e si siede vicino a me, mi abbraccia e io poggio la testa sul suo petto.
"Dormito bene?"
"Sì"
"Oggi pomeriggio andiamo in orfanotrofio a vedere i bambini, eh?"
"Ok. Secondo te sarò un bravo padre?"
"Certo, i bambini saranno più che contenti di avere un papà come te"
"I bambini?"
"Si, due perché uno da solo si annoia"
"Oddio... Credevo che ne volessi solo uno... È bellissimo avere due figli!"
"Sono contento che sia d'accordo con me"
"Ma cos'è questo odore?"
"Ho provato a cucinare la pasta"
"Mmhh... Se ti è uscita buona è un miracolo"
"Ma vaffanculo"
Ridiamo poi io vado a farmi una doccia e lui va ad apparecchiare. Mi siedo a tavola e lui versa la pasta, la assaggio.
"Mmhh buona... È un pochino insipida"
"Eh vabbè"
Ridiamo di nuovo. Dopo pranzo, come concordato andiamo verso l'orfanotrofio. Subito veniamo attirati dell'attenzione di due bambini.
"Guardali Fab... Sono bellissimi"
"Eh già"
Mi abbasso all'altezza dei due marmocchi e li saluto.
"Ciao piccoli. Io sono Ermal"
"Ciao..."
"Come vi chiamate?"
"Io mi chiamo Giorgia e ho otto anni, lui è Francesco e ha sei anni"
"Ma siete fratelli allora!"
"Si, i nostri genitori sono morti un anno fa"
"Mi dispiace. Volete venire ad abitare con me e lui?"
Indico Fabrizio con il dito e loro annuiscono con la testa. Poi Francesco si avvicina a me.
"Ermal... Fabrizio mi fa paura..."
Scoppio a ridere.
"Ma no, stai tranquillo!"
Mi alzo e mi giro verso Fabrizio.
"Loro sono nostri"
Mi sorride e mi abbraccia. Salutiamo i bambini e andiamo a parlare con la direttrice.
Usciamo dall'orfanotrofio. Fra tre giorni io e Fabrizio avremo dei figli. Appena arriviamo a casa andiamo subito a letto e facciamo l'amore.
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