"Se in primisi non ami te stessa non puoi amare nessun'altro"

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Pov's Niccolò
"Ora mi incazzo però" urlo esasperato lanciando il telefono sul divano
"Da quando tempo non vi sentite?" mi chiede Adriano dopo aver sorseggiato un po' di birra
"Da cinque giorni, ci siamo dati gli auguri a natale e basta"
"Pensi che gli è successo qualcosa?"
"Non lo so credimi, non so perché fa così non riesco a capire se ho sbagliato qualcosa io"
"Tu non hai sbagliato proprio niente.
Ci sei stato vicino sempre e l'hai anche cambiata, l'hai fatta tornare la ragazza brava che era prima"
"Lo so"
"Hai il numero dei suoi?"
"O mio Dio ma che genio che sei" dico correndo ad abbracciarlo "Ho quello di sua madre perché all'inizio Rose non voleva andare dalla psicologa e non mi rispondeva al telefono perché sapeva che l'avrei convinta ad andare e quindi la madre mi chiamava e me la passava così che la facessi ragionare"
"Allora chiamala dai"
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"Pronto" risponde una voce delicata
"Ehy Maria sono io Nic"
"Ciao caro come stai?" mi domanda la mamma di Rose
"Bene se non fosse che sua figlia non mi risponde al cellulare da giorni"
"Come mai?"
"È quello che volevo chiederle, le è successo qualcosa?"
"Quante volte ti devo ripetere che non mi devi dare del lei"
"Si scusami"
"Comunque sta bene, l'ho sentita poco fa e mi ha detto che stava bene"
"In che senso l'hai sentita?"
"Per telefono"
"È uscita?" sono confuso, molto
"Niccolò ma tu sai che è tornata a Los Angeles?"
"Cosa? Quando tempo fa siete partiti?"
"Quando tempo fa è partita"
"Cioè"
"È andata a vivere con Ethan perché voleva tornare dove è nata"
"Non mi ha detto niente"
"Almeno di Roma si però?" domanda sapendo sicuramente la risposta.
La sua voce ora trasmette preoccupazione perché sa che Rose sta nascondendo qualcosa insomma a me diceva tutto, ogni minima cosa.
"Siete venuti a Roma?"
"Si" mi risponde e io termino la chiamata riattaccandole in faccia.
Sono scosso, era qui nella mia città e non mi ha detto niente, potevamo benissimo uscire, vederci.
"Allora?"
"Cosa? "
"Che ti ha detto? "
Gli dico tutto e istintivamente prendo la bottiglia di birra che Adriano stava bevendo e la lancio a terra.
"Calmati" mi dice
"Come posso calmarmi? Non ce l'ha faccio, perché mi sta facendo questo? Le sono sempre accanto ma a lei sembra non interessare non può tornare quella di prima"
"Chi ti ha detto che lo farà?"
"Non mi parla più è andata a Roma e non mi ha detto nulla, non mi risponde da giorni e è tornata a Los Angeles e tra l'altro convive con Ethan che non sopporta per niente"
"Cosa vuoi fare?"
"Non lo so"
"Mica vuoi partire?"
"Ti ho detto che non lo so"
"Ok però non urlarmi così che io non c'entro nulla"
"Lo so perdonami ma sono nervoso"
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Il giorno seguente...
È arrivato il 31 dicembre, è la vigilia di capodanno.
Ancora non risponde, dopo la chiaccherata con la madre ho deciso di dirle che sapevo tutto e lei ha solo visualizzato.
Io non capisco cosa le stia succedendo e io non posso stare tutti questi giorni senza avere sue notizie.
Non fa mica come prima che mi chiamava e mi diceva come stava, cosa aveva fatto durante la giornata.
Non scherziamo più, non ci attacchiamo davanti al computer a baciarci come se stessimo l'uno davanti all'altro.
Non ride più con me, non mi chiama più alle tre di notte perché gli mancavo, dimenticandosi del fuso orario, se li è giorno da me è notte.
Non mi canta le mie canzoni diventando paonazza in viso per la vergogna.
Non cantiamo più insieme.
Non ci emozioniamo più quando ci raccontiamo le nostre storie del passato più tristi.
Non si arrabbia più quando le faccio le foto di nascosto.
Per dirla breve non mi calcola per niente e questa cosa mi fa male...male da morire.
Non passiamo più quei bei momenti che di certo se li passassimo dal vivo sarebbe meglio ma almeno riuscivamo a guardarci negli occhi per quell'oretta anche se da uno schermo.
Non posso di certo restare qua e far finta di niente.
Devo andare da lei e prendermene cura perché non posso lasciarla sola con il suo passato.
Perché è proprio questo uno dei problemi principali, non riesce a perdonarsi, non riesce a mettere una pietra sopra su quella Rose che prima era insopportabile, insolente e scorbutica con tutti perché sa che ha fatto star male un po' di persone per il suo caratterino di allora che rischia di tornare.
Questo non lo voglio, deve restare quella che è da quando sta con me.
Quindi cosa posso dirti se non che cara Los Angeles ci rivedremo presto e per un bel po' di tempo.
Rose non ti abbandonerò mai, ricordalo.
Io ci sarò sempre per te e anche se sei complicata a me non interessa e poi a me le cose semplici non mi sono mai piaciute.
Io ci sarò comunque vada.
Forse non resteremo assieme per sempre ma almeno io provo a far durare la nostra relazione in eterno perché so che a te non posso affidarmi dato che hai paura di amare.
Ma più che altro se in primis non ami te stessa non puoi mai amare nessun'altro.
Ed ecco che sbuca il secondo problema e con questo finiamo quelli che fanno parte della lista dei principali, cioè che non sai amarti.
La vita è una, goditela.
Non puoi odiarti per quella che eri, quella che allontanava ogni persona, gli urlava contro, quella tossica e quella autolesionista.
Si, ti dico la verità non è un bel curriculum però stai cambiando.
Sbagliando si impara.
Tramite i tuoi errori hai capito che dovevi finirla e diventare una persona migliore e ci stavi riuscendo quindi qui la domanda mi sorge spontanea, perché stai buttando tutto all'aria ora?
Perché ogni tuo progresso lo stai buttando nel cesso?
Perché?
Ah ma io non te lo permetto, aspettami che sto arrivando.

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Ciao raga!
So che il capitolo è più corto rispetto agli ultimi che ho fatto ma vedrete che il prossimo sarà lungo.
Comunque Nico sta per andare a Los Angeles e (SPOILER)quello che vedrà non sarà molto bello
PS: quando scriverò i capitoli dove parla Nico aggiungerò sempre una sua foto😍

Opposites🖇Where stories live. Discover now