"Come vada vada voglio provare ad amarlo"

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Pov's Rose
"Ma allora ti vuoi svegliare? Io ti preparo la colazione e quindi faccio una buona azione e tu dormi come un ghiro"
"Ora vengo, dammi due minuti" mi decido finalmente a rispondere, prima di alzarmi e andare verso la cucina dove con mio grande stupore vedo che il mio fratellastro mi ha preparato una grossa tazza di latte al caffè con affianco quattro biscotti di numero integrali.
"Da quando sai quanti e quali biscotti mangio a colazione?"
"Sono un ragazzo dalle tante sorprese"
"Che ne dici se mi spieghi perché ieri non eri a casa, non dovevi metterti sotto con lo studio?" mi azzardo a chiedere una volta seduta
"Si ma la sera si esce, ho pomeriggi interi per studiare"
"Io non penso che capitoli interi li riesci a studiare in così poco tempo dato che penso che gli esami non siano troppo lontani"
"Tu fidati che li darò e fatti bene"
"Guarda a dir il vero ne dubito ma proverò a darti fiducia" dico alzandomi e andando verso la camera per scegliere l'outfit con cui andare a scuola.
Prima di uscire però "Pensaci tu a togliere le tazze, un lavoro quando si inizia si finisce"
"Sei proprio una scansafatiche, ma io dico se un giorno per esempio avrai una famiglia le cose le fai fare tutte a tuo marito?"
"Chi ti ha detto che mi sposo e quando mai ho parlato di figli?"
"Ho lasciato troppo svago alla fantasia, immaginati tu un piccolo Niccolò o una piccola Rose girare per casa"
"Hai detto bene, hai lasciato troppa libertà alla fantasia, chi ti ha detto che starò assieme a Nic per sempre? La vita è imprevedibile"
"Quanto sei pessimista, spera che resterai con lui perché dubito che qualcun altro possa sopportarti"
"Fammi andare a vestire va' senno arrivo ancora più tardi a scuola di come ci sarei arrivata normalmente" gli rivolgo il medio per quello che mi ha detto prima e finalmente entro in camera a cambiarmi.
Devo svegliarmi prima la mattina quando a scuola devo andare a piedi anche se non dista molto ci vuole sempre il tempo che ci vuole e devo cercare di essere più puntuale che già rischio l'anno per delle materie sotto, a proposito come faccio a recuperarle sono ben quattro: matematica, storia, psicologia e latino. Ma io dico cosa si fa a fare latino se è ormai una lingua morta? Ed a matematica basta saper fare le quattro operazioni no?Storia equivale per me a: pensiamo al presente e non al passato e psicologia devo dire che mi interessa come materia ma se non studio è normale che vado male.
Oggi abbiamo motoria quindi un leggins nero con la felpa arancione di Nic va più che bene.
Di solito la uso per dormire ma ieri dato che era ad asciugare non l'ho utilizzata ma è raro che la notte non dorma con essa che tra l'altro a pure il cappuccio quindi dovrei evitare di addormentarmici, se poi mi strozzo?
Una volta indossato tutto e avermi aggiustato, con il trucco, la faccia da spaventapasseri che mi ritrovo mi guardo allo specchio. La felpa è un po' sgualcita cosa normale dato che l'ho tolta adesso dallo stendino.
Accendo il telefono che da ieri sera non fa che illuminarsi per le troppe notifiche di instagram e decido di farmi un selfie e per dispetto taggo Niccolò nella storia scrivendo "Anche se l'ho lavata si sente ancora il tuo profumo nauseabondo."
Spengo il tel mi metto lo zaino sulle spalle e mi incammino verso scuola.
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"Allora te la fai con il cantante famoso è"
Non le sopporto più queste galline di classe che dalla prima ora e adesso siamo all'ultima continuano a pormi domande del genere, ma i fattacci vostri mai? Che poi ci si mettono pure i ragazzi a fare gli impiccioni. Spero di tornare al più presto a casa, sto per perdere le staffe.
Fortunatamente ma stranamente l'ora della Ricci, insegnante di scienze, passa velocemente e appena suona la campanella in meno di due secondi sono già fuori al cancello di questo istituto di istruzione.
Non mi va di pranzare, quindi vado direttamente in camera e mi stendo sul letto, come sempre.
Ethan mi ha lasciato un messaggio dicendomi che sarebbe tornato stasera sul tardi quindi ho casa totalmente libera e potrei fare quel che voglio è solo che non ho ideao o forse si.
Accendo il computer e su un sito inizio a vedere se c'è un lavoro disponibile da qualche parte, ho intenzione di comprarmi una moto anche usata va bene, ma ne ho bisogno.
Mi manca quella cianfrusaglia, mi manca sentire il rombo che a molte persone infastidisce per il troppo rumore che fanno ma per le mie orecchie è musica, una di quelle melodie delicate e armoniose.
Mi manca guidarla, sopratutto quando piove, quindi quando non dovrei portarla perchè con la pioggia rischio di cadere sopra l'asfalto fresco perchè bagnato.
Mentre continuo a girare alla ricerca del lavoro la sua notifica mi fa spostare lo sguardo dal computer al telefono posizionato accanto a me. Mi ha risposto dicendo "guarda che se puzzo come dici tu è per colpa tua che quando stavo da te non mi ti scollavi di dosso, nemmeno mi permettevi di farmi una doccia"e sotto ha aggiunto il PS scrivendo "si proprio brutta figlia mia."
Invio "in verità quello appiccicoso eri e sei ancora tu" e continuo con la mia ricerca.
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Dopo un quarto d'ora se non di più finalmente trovo un lavoro adatto a me, proprio qui vicino.
A sei, sette minuti da casa c'è un bar e serve qualcuno che vadi a servire i tavoli, eccomi.
Non ho un curriculum quindi non so cosa penseranno di me, sarò sincera alle domande che mi faranno e speriamo mi prendano.
Mi cambio velocemente mettendo un bel jeans blu chiaro con una camicetta bianca sopra e le mie adorate puma,vprendo la giacca, dopo aver ritoccato un po' il trucco e mi dirigo verso il "Bar Gabriele."
Speriamo bene.
Mentre cammino a piedi non posso far a meno di pensare a quanto mi servirebbe una moto, vorrei tanto riaverne una.
Se fosse per me io creerei un centro dove i ragazzi possono imparare a portarle, sempre su permesso dei genitori ovvio, come se fosse una scuola guida ma non solo.
Vorrei far capire cosa si prova a stare sopra quel rottame, come lo chiamano i miei.
Le sensazioni, le paure che svaniscono, l'adrenalina che sale, la voglia di urlare anche di felicità, insomma vorrei far capire che non è solo un motore.
Rido pensando al fatto che è da un po' che non salgo sopra ad una moto cosa che non è assolutamente da me dato che almeno una volta al giorno io prendo e vado a farmi un giro, non importa dove e nemmeno l'ora.Per me è diventata un bisogno primario, non posso stare senza. Ricordo come molte volte ho pianto ma nessuno poteva notarlo per via del casco, ricordo di come una volta mi stavo quasi per scontrare con una macchina ad un incrocio perché ero distratta, era una di quelle giornate no e non prestavo attenzione alla strada, infatti mi accorsi che stavo per sbattere solo perché il signore che portava la macchina aveva suonato ripetutamente.
Devo assolutamente ricomprarmene una ma non la prima che capita. Devo sentirla mia, devo sentirla di appartenenza, devo sentire quella strana forza che mi attrae a lei e l'unica volta che è successo ciò è stato con la Ducati Monster che avevo tempo fa. Quella è stata l'unica moto che ho considerato amica, si avete capito bene, ho detto proprio amica. Ha visto più lei i miei pianti e le mie poche risate che qualche persona a me cara e questo perché io anche alle tre di notte se ero frustata prendevo la tuta da motociclista e partivo, lontana dalla vita. Volevo e voglio ancora oggi alcune volte starle lontana. La vita fin ora non mi ha concesso molta felicità quindi io prendevo e guidavo anche troppo velocemente, le multe prese è impossibile scordarle, e lasciavo indietro i miei problemi. Ma solo le moto o meglio quella moto riusciva per un po' a farmi dimenticare dei miei problemi anche se certe volte bisogna ammetterlo neanche lei riusciva a riuscire in questo intento, ma solo quando ero esageratamente stressata.
Per questi motovi a mamma e ad il suo compagno gli ho fatto passare i guai perché si accorgevano che io nel pieno della notte prendevo e scappavo proprio come quella bestia di mio padre. Non riesco nemmeno a chiamarlo "padre"per quanto mi faccia schifo ma non so se dire purtroppo o fortunatamente ho preso la stessa sua passione. Purtroppo perché l'ho presa da lui e io non voglio assomigliarci per nulla e fortunatamente perchè questo suo amore per le moto è un qualcosa di unico. Anche lui i primi tempi quando non picchiava nessuno prendeva e usciva e tu potevi sentire il rombo della sua Aprilia rs 660 totalmente nera.vAbbiamo sia io che lui sempre avuto delle moto da corsa e non delle vespe o motorini, insomma sempre qualcosa di tanto tanto adrenalinico.
Poi a sedici anni conobbi il gruppetto dove già si trovava Jiulian e lì con i soldi che guadagnavamo o grazie alla droga o grazie alle lotte o ancora grazie alle corse riusci a prendere la mia Ducati che tenetti nascosta a mamma perché quell'uomo in questo arco di tempo era andato finalmente in carcere.
Il compagno di mamma invece è molto bravo fa come da padre ma da quando c'è io non posso rientrare alle tre, devo vestirmi meno scollata, meno trucco e all'inizio lo pure facevo però poi basta, io decido come essere.
Devo però ringraziarlo perché quando si sono conosciuti la mamma era in depressione e ne stava uscendo era da poco che aveva iniziato ad alzarsi da quel cavolo di letto che non lasciava mai e Marco nonchè compagno di mamma gli ha fatto capire ovviamente che doveva riprendersi perché serve una mamma in famiglia.
Con il passare del tempo ho poi addirittura iniziato a chiamarlo papà perché comunque veramente mi fa da padre.
Ora sono tutti felici e contenti, sono passati anni da quando quel viscido se n'è andato, loro si sono trasferiti io sto sempre nella mia amata Los Angeles con Ethan che va all'università e Logan tranquillo va alle elementari.
La mia vita non è stata mai una delle migliori e penso che è grazie, non del tutto ovviamente, alla mia vita famigliare se poi sono decollata sempre più vicino al suolo.
È importante avere dei genitori che ti sappiano sostenere e che ti rimprovino quando necessario. Molte volte i ragazzi non si accorgono dell'importanza di avere entrambi i genitori disposti a fare di tutto per i figli, si lamentano se caso mai quel giorno sono stanchi e gli chiedono di non uscire per una volta perché non vogliono riprendere la macchina. O ancora molte volte quando vengono per abbracciarli si lamentano perché troppo attaccati. Io non ho una mamma che fa così, non so da quanto tempo non mi abbraccia e per quanto riguarda mio padre bhe nemmeno chiama per chiedere "Come stai" quindi potete immaginare come mi possa sentire ma comunque vado avanti cercando di non pensarci ma non è semplice.
Non è semplice vedere che i tuoi genitori si quasi disinteressano di te o almeno anche se ci tengono a te non lo dimostrano minimamente.
Non è semplice sentirsi per niente apprezzati da loro, credetemi vorrei il loro affetto e non solo "Buongiorno la colazione sta la, pensa a tuo fratello, acccompagnalo a scuola e vacci anche tu. Io vado a lavoro ci vediamo stasera" quando molto ragazzi si sentono dire "Buongiorno amore della mamma" a me forse nemmeno da piccola mi hanno mai detto così.
Mia madre è molto fredda e rare sono state le volte in cui è stata dolce e anzi da quando c'è Marco prova anche ad esserlo ma proprio non ci riesce, all'inizio era tutta bella affettuosa ma ora è tornata la persona impassibile di sempre.
Mio padre nemmeno rare volte era dolce, era proprio distaccato.
Rientrava da lavoro cenava e se ne andava subito in camera sua.
Quindi l'amore non so proprio bene cosa sia in realtà, non ci credo più di tanto ma con Niccolò voglio provarci, come vada vada voglio provare a amarlo.

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Ciao raga so che vi ho scritto che avrei postato entro ieri ma non ho avuto tempo perché sono stata fuori tutta la giornata ma comunque eccovi il capitolo, che ne pensate?Fatemelo sapere e se vi è piaciuto e votate per favore💞

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