Io - 056

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Sei uno spettacolo delle grida vitali
e del silente immobilismo.
Sei una scultura bilanciata e maestosa.

Il fallo nella tua mano assordante
si abbina ai tuoi polpastrelli
come la bacchetta dell'arcano
incantatore delle Sacre Scritture
della fertile terra madre.

La tua mano morta dondola
aspettando di decapitarsi
dopo l'agonia della sospensione
del braccio, asfissiante come
il suo cappio di vene e muscoli.

Gli estremi delle tue unghie
si ricongiungono all'altare cardiaco
e si promettono un'unione
intricata e decadente dinanzi alla Chiesa
della linfa mentale.

Sei infine un'anima il cui amore è
teso verso un turbamento infinito e l'anello
che il Caos ti svelò all'alba della tua fioritura
delinea la tua imminente distruzione
nell'imperituro tessuto del respiro del mondo.

Sei la divinità del sesso
e dell'amore umano.
Sei la voglia di distruggere con la vita.

Canzonier dell'AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora